Epilogo.

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Louis si svegliò sorridente quella mattina, qualche mese dopo che aveva detto a Harry che lo amava per la prima volta. Quello era il giorno in cui Harry avrebbe lasciato le mura grigiastre del Westminster e sarebbe tornato nella casa della sua famiglia, nella periferia di Londra. All'inizio era stato deluso dal fatto che Harry volesse tornare con la sua famiglia invece di unirsi a lui e Zayn, ma era comprensibile che Anne volesse passare del tempo con suo figlio, dopotutto come poteva biasimarla? Stavano cercando di fare un passo alla volta, e Louis non voleva accelerare i tempi nella sua relazione con Harry. Non fu veloce e passionale. Bruciò lentamente insieme a loro, riscaldandoli giorno dopo giorno. Poteva giurare che Harry fosse sempre più bello ogni volta che lo vedeva.

Si vestì lentamente, gloriosamente consapevole di avere tutto il tempo del mondo; non doveva far tutto di corsa, Harry avrebbe comunque fatto i bagagli quando fosse arrivato lui, raccogliendo le poche cose che aveva avuto modo di avere con sè e cercando di farle stare nella sua valigia.

Appena Louis salì in macchina si sentì improvvisamente consapevole, e realizzò che Harry si sarebbe seduto affianco a lui in un paio d'ore - fuori, nel mondo reale. Spazzolò via dal sedile le briciole che sicuramente Zayn aveva lasciato lì, ruotando gli occhi. Non riusciva a smettere di sorridere, e probabilmente doveva essere sembrato pazzo a tutti quelli che lo avevano visto in macchina, mentre guidava verso il Westminster. Non gli importava. Era un pazzo innamorato.

Salutò con la mano la receptionist mentre le passava davanti. Lei non alzò lo sguardo, ma questo non lo infastidì, ci era abituato. Quando aprì la porta di Harry, sorrise ancora prima di vedere il ragazzo. Si lasciò scappare una risatina quando vide Harry seduto a terra, la valigia vuota aperta davanti a lui e i vestiti in pile attorno a lui.

"Mi dai una mano?" suggerì, e Louis ridacchiò, abbassandosi per baciare velocemente Harry.

"Usciamo da qui, su."

**

Niall era seduto sul cofano della macchina di Louis quando quest'ultimo portò fuori Harry. Il più giovane sorrise quando sentì la brezza leggera scompigliargli i riccioli. Louis si fermò, momentaneamente stordito da quanto perfetto sembrasse Harry in quel momento, e iniziò a camminare di nuovo solo quando sentì la risata di Niall.

"Vuoi due siete completamente ridicoli da guardare," esclamò, mentre Louis e Harry si stavano avvicinando. "Siete così dannatamente innamorati da star male."

Louis ruotò gli occhi e Harry sorrise ancora di più, inciampando leggermente quando Niall gli si lanciò addosso.

"Sono così felice che tu stia tornando a casa, Hazza. Non volevo dirlo quando eri lì dentro, ma giuro che se ti avessi visitato un'altra volta in quel posto orribile sarei finito anch'io per essere un paziente," disse Niall scherzando; Harry scoppiò a ridere, allontanando Niall scherzosamente.

"Sei un idiota," disse, e Louis sorrise allo scambio di battute tra i due amici. "Lou?"

Louis si avvicinò per afferrare la mano di Harry. "Sono ancora qui." Disse nell'orecchio di Harry, facendolo sorridere.

"Lo so, scemo. Volevo chiederti se potevi aprire la macchina. La valigia mi sta fermando la circolazione del braccio."

Louis arrossì. "Certo, ovviamente. Ecco, passamela, la metto nei sedili posteriori."

Niall abbracciò nuovamente Harry. "Allora ci vediamo più tardi, amico?" chiese, e Harry annuì, salutando con la mano mentre Niall saliva sulla sua macchina, lasciando Harry e Louis soli nel parcheggio.

The More I See You - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora