Erano passati tredici giorni dall'incidente e in quei giorni Mark e Donghyuck si erano scritti in continuazione. Contrariamente a quel che credeva Donghyuck, Mark era davvero carino e in soli pochi giorni si era creata una bella chimica tra i due.
Era un giovedì sera quando Mark scrisse un messaggio a Donghyuck chiedendogli se volesse uscire con lui e magari prendere qualcosa da bere insieme. Donghyuck aveva evitato di rispondere al messaggio subito e ci aveva pensato ben due ore e mezza prima di accettare.
Il venerdì pomeriggio successivo Donghyuck si trovava in camera sua, davanti allo specchio, mentre ripetutamente di sistemava i capelli senza in realtà modificare niente in particolare.
"Jaemin, come sto?" chiese Donghyuck mentre era intento a stirarsi con le mani la maglietta che aveva indosso.
"In che senso come stai?" chiese confuso il ragazzo dai capelli color caramello che era seduto sul letto mentre continuava a guardare con strano interesse lo schermo del suo telefono.
"Beh se mi degnassi un attimo di attenzione forse."
Jaemin alzò lo sguardo dal telefono e scrutò perplesso Donghyuck."Ti sei truccato?"
"Sì, beh un pochino."
"Comunque stai molto bene."
"Dici? Non credi che stia meglio con la maglia bianca?"
"No, questa arancione ti sta meglio e così eviti di sporcarla subito, sai come sono le maglie bianche."
"Si okay, hai ragione."
"Perché sei vestito tutto in tiro, mh?" Chiese malizioso Jaemin.
"Uh beh, devo semplicemente uscire ma vol-"
"Uhuh hai un appuntamento?" Chiese Jaemin alzando ritmicamente le sopracciglia un paio di volte.
"No, beh non è un appuntamento." Donghyuck incrociò scocciato le braccia. "Smettila di fare quell'espressione perversa!"
"Dai dimmi, con chi è?"
"No, non te lo dico, non meriti di saperlo."
"Ma io sono il tuo migliore amico."
"Questo non vuol dire assolutamente niente." rispose Donghyuck afferrando il suo telefono dal comodino e staccandolo dal caricabatterie. "Bene, ora vado. Ci vediamo dopo." lo salutò Donghyuck precipitandosi fuori dalla stanza.
"Non è giusto!" urlò Jaemin vagamente infastidito dalla mancanza di informazioni da parte di Donghyuck.
Donghyuck uscì dal dormitorio e si diresse con andatura pacata verso la fontana della piazzetta. Il sole riscaldava piacevolmente l'aria attorno a lui e gli donava una sensazione di tranquillità che in quel momento non era affatto male. Infatti dire che era agitato era un eufemismo, anche se sapeva bene che tecnicamente quello a cui stava andando non era un appuntamento. A dire la verità nulla era stato specificato quindi avrebbe anche potuto ritenerlo come tale.
Appena la fontana entrò nel suo raggio visivo sorrise appena e accelerò il passo.
«Ehi.» salutò con un gesto della mano quando raggiunse la fontana.
«Ehi.» Mark ricambiò il saluto con un sorriso. «Vogliamo andare?»
«Certo.» sorrise Donghyuck arrossendo mente Mark intrecciata timidamente la mano nella sua. Il suo cuore stava battendo a una velocità fuori dal normale mentre un piccolo sorriso non poteva fare altro che comparire sul suo volto.
È vero che tecnicamente non era un appuntamento ma forse non c'era alcun bisogno di specificare.
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"I'll be your morning star
and you are my angel."
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αngel
Fanfiction➥ mαrkhyuck ─────•☾˙*。:•°✧•───── "mi vedo costretto ad assegnarvi delle ore obbligatorie di servizio civile qui al campus." Disse Donghae mentre compilava i moduli. "A Wong Yukhei spettano trenta ore, a Lee Donghyuck quarantacinque." "Eh? Perché i...