8° Capitolo

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SOPRA NORA MOORE

NOTA: Capitolo Revisionato.

CAPITOLO CONTENENTE LINGUAGGIO SCURRILE, SCENE DI SESSO ESPLICITO E DI VIOLENZA. SI CONSIGLIA DI PASSARE OLTRE SE REPUTATO NON CONSONO ALLA LETTURA. L'INIZIO E LA FINE DELLA SCENA SARANNO ANTICIPATE DAI SEGUENTI SIMBOLI: 🔴🔴🔴

 L'INIZIO E LA FINE DELLA SCENA SARANNO ANTICIPATE DAI SEGUENTI SIMBOLI: 🔴🔴🔴

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19/06/2004 _ 28/06/2004 - New York

Quando incontrai per la prima volta Morgan, il mio istinto mi suggerì di ucciderla con tutte le mie forze. Un istinto viscerale che induceva la mia specie ha scontrarsi con quella con cui eravamo in conflitto dall'alba dei tempi.

Covavo un odio profondo per quei cani rognosi più di quello nei miei confronti; bestie contro mostri. Uno scontro alla pari che vedeva le nostre capacità in egual misura. Li disprezzavo, nonostante, proprio il mio peggior nemico mi avesse fatto ricredere.

Dopo uno scontro con un clan di pazzi in Europa fui salvato dalla bella quanto testarda lupa dal manto come l'oscurità. Divenne ben presto un'amica fedele e un'amante appagante.

Potevo vantare poche femmine nella lista delle mie conquiste tra cui, per l'appunto, c'era lei, Morgan, che svettava in cima alla vetta con orgoglio.

Chiariamo, io non ero un omosessuale e non che avessi qualcosa incontrario verso queste persone, ma senza offendere nessuno mi piaceva la bella passera, come sosteneva sempre un mio vecchio amico, ormai defunto.

Per ricapitolare, le dovevo la mia vita, ero in debito con lei per l'eternità, mia s'intendeva. Ciò nonostante, con il tempo, compresi che il mio amore per lei era indirizzato più come quello tra amici. Eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, anche se amavamo punzecchiarci.

Conoscevo la sua lupa Obscurity e ovviamente il suo potere da Alpha, ma niente mi avrebbe preparato a ciò cui avevo assistito due settimane fa. Ne ero rimasto affascinato e devo ammettere anche terrorizzato e impietrito dalle parole di quella bastarda di una strega.

Dentro di me ero consapevole che la mia piccola Morgan non avesse usato nemmeno una briciola del suo immenso potere e dovevo confessare, oltre ad eccitarmi come un'adolescente con gli ormoni in subbuglio, sentivo anche una certa paura scorrermi nelle vene come lava.

Partimmo quella sera stessa, ma dovemmo dividerci tre giorni dopo... Morgan scortò la strega ma non sapevamo dove. Rincontrandoci in un posto prestabilito, decidemmo di comune accordo di recarci in una piccola sede a New York.

Tra mezzi pubblici e passaggi gratuiti, se così si potevano chiamare delle buone scopate, riuscimmo ad arrivare, sani e salvi, nella grande mela. Il paradiso per quelli dannati come noi.

Come Los Angeles, anche New York era una città peccaminosa ed io avevo bisogno di sfogarmi sul serio.

Ci sistemammo in una pensione, un edificio al quanto moderno e confortevole. Era una zona neutrale, ci passavano, infatti, una moltitudine di razze. Il particolare strano? Da svariate generazioni era diretto da proprietari umani: erano sinceri e gentili.

L'Ultima Femmina Alpha - Fuggire non è la soluzione {In Pausa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora