POV HYUN
Nel sentire quelle parole, un senso di irrequietudine mi pervase, provavo paura e non poca, perché conoscendo Min Ho, sapevo che ne era capace. L'avrebbe fatto e questo mi spaventava.
Lo guardai girarsi e uscire dal bar, mentre il mio capo uscì dal suo ufficio, appena incontrò la mia figura i suoi occhi si ridussero in due fessure, guardandomi male, dopo avermi indicato iniziò ad urlarmi contro.
Capo- Sei una stupida buona a nulla! Ti ho fatto lavorare qui per quasi 2 anni e tu? Fai accadere queste scene con quel ragazzo! Ti avevo detto di risolvere la questione e tu vieni nel mio locale e fai tutta questa sceneggiata?! Mi sono stancato, sei licenziata!-
Sentì la rabbia crescere in me. lo guardai con odio e disprezzo poi sputai acida.
Io- Lei si è stancato di me? Proprio lei che cerca di portarmi a letto da quasi 2 anni! Sa cosa le dico? Si tenga pure questo schifo di posto dove le dipendenti vengono molestate se vogliono avere il lavoro! Se lo tenga pure! Non avrei mai chiarito con quel deficiente! E lei! Invece di molestare le dipendenti cerchi di lavorare! Mi sono stancata di tutto questo! Hyun vai lì, Hyun vai là, Hyun vieni qui... Si arrangi! Maiale schifoso! Ora la denuncio per molestie sessuali!-
Vidi il proprietario sbiancare dalla paura.
Capo- N-Non lo fare... T-Ti faccio lavorare ancora... M-Ma non fare nulla...-
Io- Non mi interessa il lavoro qui! E non si preoccupi, ora andrò a denunciarla. Arrivederci!-
Guardai i ragazzi, che capirono la situazione e lentamente mi fecero uscire da quel locale, per poi accompagnarmi alla stazione di polizia dove denunciai il tutto. Una volta usciti dalla stazione di polizia Taehyung mi fece sedere in una pancina lì vicino.
Io- P-Perché non me ne va nemmeno una giusta? Cosa ho fatto di male?-
Scoppiai in un pianto disperato, mentre le lacrime scorrevano perpetue dai miei occhi solcando le guance per poi schiantarsi a terra. Sentì una mano poggiarsi sulla mia spalla, per poi accarezzarla lentamente. Alzai lo sguardo e cercai di mettere a fuoco la figuara che mi si parò davanti. Appena i miei occhi incontrarono quelli dolci e gentili di Jungkook, scoppiai sempre di più a piangere. oramai ero in un mare di lacrime. Jungkook si sedette accanto a me nella panchina e mi circondò le spalle col suo forte braccio, per poi attirarmi verso di me, chiudendomi in un abbraccio. Sospirai sconfitta.
Io- Kookie.... Cosa devo fare della mia vita?-
Jungkook- Quello che vuoi. Essa ti appartiene, non puoi sprecarla in quel posto.Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca priva di applausi. La nostra vita e come grandi tele, devi buttarci sopra più colori, così che sia sempre colorata. Devi vivere come vuoi tu, non come vogliono gli altri. Scegli cosa fare.-
Sorrisi debolmente alle sue parole. In fondo e vero. Decido io cosa fare della mia vita, e possibile che sbaglierò ma almeno potrò dire di averci provato.
Con uno slancio mi buttai addosso a lui, cercando di non usare il piede che faceva male, ma ovviamente non ci riuscì, facendomi appunto male. Un gemito di dolore mi uscì dalle labbra appena il mio piede strisciò a terra. jungkook mi guardò con la preoccupazione negli occhi e subito iniziò a tartassarmi di domante come " cosa hai fatto? Ti fa male? Chi è stato? Lo ammazzo! Ti porto all'ospedale??"
Io- Calmati Kookie... Non è nulla, fa solamente un poco male, ma passerà!-
Taehyung- Non è nulla? Se prima non riuscivi nemmeno a reggerti in piedi da sola?-
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L'ULTIMA NOTTE - JEON JUNGKOOK - BTS -
FanfictionLee Hyun, una ragazza che abita da sola in una casetta in mezzo alla foresta, i suoi genitori morirono cercando di salvarla dall'attacco di un branco di lupi, l'unico ricordo che ha di quella sera è una cicatrice sulla guancia. I genitori prima di...