31.Il regalo di Antos

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Pov. Deborah
Dopo aver pranzato da sola, decido di lavarmi i capelli e mentre aspetto che l'acqua si riscaldi, la mia testa fa spazio ai pensieri…
Questa mattinata è stata molto strana per me. Di certo non mi aspettavo un regalo del genere dal mio Pla, sono rimasta sbalordita dal suo modo intenso di pensare alle cose.

Il superlativo di amare. Non gliel’ho chiesto, ma credo che quello di cui parla sia un’amore talmente grande da farti girare la testa. Avrei dovuto spaventarmi dopo aver letto quella frase, ma non ce l’ho fatta perché infondo è ciò che voglio ed anche se siamo solo due amici che fanno l’amore, anche se in realtà non dovremmo farci questi regali, anche se non possiamo fare alcune determinate cose, noi continueremo a farle, perché ripeto che infondo è ciò che vogliamo e poi si sa, al cuor non si comanda, quindi perché sfidarlo se in realtà non vogliamo?
Mi sento felice! Finalmente credo di aver raggiunto un equilibrio ed il non pensare troppo al futuro mi sta aiutando tantissimo… Spero di non cadere dalla trave ancora per molto altro tempo.

Mentre asciugo i capelli, non so per quale miracolo riesco a sentire il campanello suonare, perciò li scuoto un po’ e vado ad aprire. 
Di sicuro sarà Placido...

Debby:"non dovevi venire più tardi?"
Urlicchio felice quando apro la porta, ma appena mi rendo conto che davanti a me c'è Antos e non il mio Pla, torno seria e rivolgo lo sguardo verso il basso.
Antos:"in realtà non ti avevo detto nulla ma sono venuto a portarti il tuo regalo. Auguri Iurato."
Debby:"ah..."
Antos:"posso entrare?"
Mi chiede.
Debby:"dipende. Se hai intenzione di infilarmi un’altra volta la lingua in bocca, no!"
Antos:"no, tranquilla"
Così lo faccio entrare ed un po’ impaziente, scarto il suo regalo.
Pov. Antos
Alla vista del tubino color blu elettrico a maniche lunghe, i suoi occhi sorridono al posto delle labbra. Non vuole dirmelo, ma so che le piace...

Sono sicuro che le starà così bene da far girare la testa a chiunque. Non vedo l'ora che lo metta, i vestiti aderenti le stanno così bene, le fanno risaltare le curve e sono consapevole del fatto che esse siano esageratamente belle.
Antos:"ti piace? Potresti metterlo stasera."
Dico.
Debby:"si... Ci penserò"
Antos:"scusa per l'altra volta… Non volevo farti arrabbiare"
Sussurro.
Debby:"fa nulla, l'importante è che non capiti più."
Antos:"no davvero… Non so cosa mi sia preso. Sono consapevole del fatto che fra noi potrebbe essere un po’ impossibile, ma ho voluto provarci lo stesso."
Debby:"Antos basta, davvero… Ho capito"
Antos:"no. Sono innamorato di te e questo non l'hai capito"
Dico tutto d'un fiato.
Debby:"che? No, non puoi..."
La vedo scuotere il capo mentre le tue mano raggiungono il suo viso. Da qui capisco che non la pensiamo allo stesso modo e questo mi distrugge.
Antos:"e se ci provassimo?"
La imploro.
Debby:"non funziona così, Antos. Non puoi decidere chi amare"
Antos:"non ci vuoi provare perché tu ami lui, non è vero?"
Debby:"no..."
Antos:"e allora come fai a sapere di chi parlo?"
Pov. Deborah
Debby:"perché... Perché lo pensate tutti!"
Rispondo ovvia alzando lo sguardo sui suoi occhi già lucidi. Giuro che se prova a farsi scappare anche solo una lacrima lo prenderò talmente tanto a legnate che inizierà a piangere sul serio.
Antos:"okk, sai che c'è? Stai con lui. Amalo e continua a non ammetterlo! Scusa se sono un idiota, scusa se mi sono innamorato come uno stupido, ma sappi che lui non ti renderà mai felice perché sarai tu la prima a non permetterglielo."
Debby:"ti sbagli. Mi rende felice ogni giorno, nonostante io glielo impedisca"
Sibilo chiudendo gli occhi per scacciare via la rabbia.
Debby:"sono io quella che non rende felice nessuno, perciò fai finta di non provare nulla e lascia perdere."
Aggiungo puntando il mio sguardo su di lui.
Antos:"okk, farò finta. Ma sappi che non è così facile lasciar perdere. Dopo questo non smetterò di amarti e tu non potrai farci niente."
Debby:"Antos, ti prego..."
Si avvicina lentamente al mio viso e dopo avermi depositato un bacio sulla guancia mi guarda negli occhi e tenta di sorridere.
Antos:"Ti amo..."
Sussurra per poi scappare via dal mio appartamento.

Quando la porta si chiude dietro di lui, prendo in capo fra le mani e cerco di razionalizzare l'accaduto. 
Antos innamorato di me? Ma come può essere possibile una cosa del genere? Mi chiedo esasperata.
"Basta Debb. È tardi e devi ancora preparati." mi rammenta la mia vocina interiore; così torno in bagno e continuo ciò che stavo facendo prima. 
Mentre mi guardo allo specchio, decido di arricciare i capelli e dopo mille complessi su come potrebbe starmi il vestito regalatomi da Antos, arrivo al punto e mi convinco ad indossarlo.
Dopo aver scelto le mie amate decolté a punta di un color rosso fuoco ed aver preso le calze autoreggenti color carne, indosso il tutto e mi guardo ancora allo specchio.
Debby:"okk... Non è poi tanto male, è neanche troppo cirto ma forse mi fa il culo un po’ troppo gigante… E le tette! No, no è troppo scollato, è meglio che lo tolga o Placido potrebbe ammazzarmi"
Dico a me stessa.
Quando però sto per sfilarmi le scarpe, qualcuno suona ancora il campanello. 
Debby:”oh Antos, spero per te che non sia tu…”
Ma dopo aver visto dallo spioncino il volto di Placido, getto un urlo di felicità ed apro in fretta la porta per poi saltargli imbraccio.
Pla:"heila! Almeno fammi entrare…"
Ridacchia.
Debby:"c’è tempo per entrare."
Ribatto secca per poi lasciargli un bacio a stampo sulle labbra.
Pla:"sei pronta?"
Debby:"no... Devo cambiarmi"
Pla:”cosa ti sei messa?"
Chiede mettendomi giù.
Pla:"mio dio…"
Debby:"si lo so, vado a cambiarmi"
Pla:"che? No, ferma! Ti sta da stupro, ehm da dio, ehm… Gesù santo, mi sta salendo la pressione"
Boccheggia diventando del colore delle mie scarpe.
Debby:"dai, non fare lo scemo. Vado a mettere qualcos'altro"
Pla:"e noo!"
Scoppio a ridere e fermo le mani sui fianchi per poi continuare a guardarlo divertita.
Pla:"girati un attimino..."
Sbuffo un po’ e poi gli volto le spalle. So che vuole guardare il mio sederone e giuro che con questo tubino è davvero qualcosa di indecente.
Pla:"E ma che culo!"
Urla piantandomi due manate sul sedere.
Pla:”no Deborah, toglilo e ti ammazzo”
Esala stringendo la presa. In un attimo i brividi iniziano a percorrere in fretta la mia schiena mentre il suo tocco mi fa avvampare.
Debby:"Pla, l'ultima volta che mi hai tirato una manata sul culo, ci è rimasta la stampa della tua mano per due giorni!"
Dico con un sorrisino stampato sulle labbra al ricordo di quella notte.
Pla:"e no, non toglierlo..."
Mi prega mentre io mi giro di nuovo verso di lui.
Debby:"perché non dovrei?"
Pla:"perché no. Sei bellissima"
Debby:"giuro che se stasera provi a lamentarti di qualcuno che mi fissa troppo, ti taglio il pisello"
Pla:"ma poi quella che ci perde, sei tu"
Debby:"me ne compro uno finto."
Dico schiettamente per poi tirargli una fiancata e dirigermi in bagno per truccarmi.
Pla:”hey! Non sculettare in quel modo o quel vestito te lo tolgo io.”
Sbotta incupendo la voce.

Spazio scrittrice:
Ed ecco a voi un altro capitolo! Cosa ne dite? Vi aspettavate questa dichiarazione improvvisa? Spero tanto che vi sia piaciuto e colgo l'occasione di augurare buona fortuna alla protagonista Deborah Iurato che nella vita reale, stasera stessa aprirà il concerto di Laura Pausini al Mediolanum Forum di Milano❤

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora