Claudio.
"Questa sera si fa festa Cla, non puoi mancare"
"Ovvio che no, ci sarò, come sempre d'altronde"
"Grande! Così ti voglio"
"Ovvio Pa' nonostante io domani debba svegliarmi all'alba per aiutare mia madre in azienda.
Che rottura di coglioni"Sono esausto, mia madre pretende di controllare la mia vita nonostante abbia 30 anni.
"Hai delle responsabilità, non sei più un bambino. Nonostante tu sia mio figlio devi rispettare le regole come qualunque altro dipendente, mio collaboratore o come le rispetto io stessa"
Sempre la solita cantilena che sento da anni e anni.
Alla fine però va bene così, mia madre è una grande donna.
Si è presa cura di me da quando avevo 5 anni e mia madre, quella biologica e alcolizzata è andata via.
Mio padre fortunatamente dopo molta sofferenza ha incontrato questa donna straordinaria, l'ha sposata e mi ha regalato addirittura un fratellino.
Fabio.
Una delle persone più importanti della mia vita."E con Sara? Se n'è fatta una ragione?"
Mi chiede Paolo destandomi dai miei pensieri.
"Beh Pa' o se la fa una ragione o se la fa.
Sara è andato via da due anni, ha scelto un'altra vita, mi ha tradito numerose volte nonostante neghi e a me alla fine va bene così.
Credevo di amarla ma ad oggi non credo si sia trattato davvero di amore..."Scrollo le spalle mentre leggo e compilo i documenti seduto sulla sedia girevole del mio ufficio.
"Nonostante l'amore che professava, non è più tornata. Sta facendo la stellina a Parigi, fin quando non si stancheranno di lei e te la rispediranno qui. Sarà allora che tornerà con la coda tra le gambe"
Dice serio, battendo poi una penna sulla scrivania.
Paolo è molto protettivo con me, non ha mai avuto una simpatia per Sara, e così appena scoperto dei vari tradimenti e avermi visto soffrire per un po', anche solo il suo nome è per lui intollerabile ."Beh se e quando tornerà, avrò il piacere di mandarla a quel paese dal vivo e non tramite telefono"
Scrollo le spalle e lo guardo con un sorriso.
È acqua passata ormai, e anche l'affetto che provavo è andato a scemare facendo restare l'indifferenza."Parlando di cose serie, tua madre mi sta stressando l'esistenza con la storia del modello di punta. Ho fatto casting a migliaia di ragazzi e nessuno fin'ora è stato approvato da lei. Sono s-t-a-n-c-o. Quindi stasera mi porterai in un posto dove ci sarà molto alcol che mi farai bere e godere. L'adulto tra i due sei tu, e quindi ti occuperai tu della guida."
"Ma se abbiamo un anno di differenza e Hello? Sto lavorando al tuo stesso progetto e sono stressato ed esaurito anche io. Ma va bene, stasera bado io a te. La prossima però non-"
"Non vi vedo lavorare! Non vi pago per parlare di stupidaggini, feste e quant'altro.
I nomi dei ragazzi candidati?""Sono qui, mamma"
Dico sconsolato.
"Levati quel muso, che non sei in guerra. Comunque bene.
Tu Paolo? Curriculum, appuntamenti, dati anagrafici, è tutto pronto? Non accetto un "no" come risposta o farai gli straordinari per una settimana"Dice puntigliosa, portandosi le braccia al petto, stretto nel suo tubino nero.
"Prontissimi signora Vittoria, sa che non la deluderei mai."
"Bene, bene, basta chiacchiere.
Voglio voi e i rispettivi ragazzi candidati nella sala passerelle tra un'ora.
Non voglio ritardi, equivoci o complicanze. Sono stata chiara?
Per qualsiasi cosa rivolgetevi a Rosa, la mia segretaria. Per favore non mi disturbate per cose futili che ho un incontro con i candidati stilisti insieme a Giorgio. Detto questo, muovetevi a lavorare"Gira sui suoi tacchi vertiginosi e si avvia alla porta.
"Ah Claudio, tuo fratello è a casa Tutto euforico per la sua festa di compleanno, mi raccomando a te.
Non voglio complotti alle mie spalle. Sei suo fratello maggiore e mi aspetto una certa maturità."Dice seria con una mano appoggiata alla maniglia della porta.
"A proposito di questo volevo parlar-"
"Non avrà la macchina, non sprecare neanche fiato.
A dopo"Esce dall'ufficio chiudendosi la porta alle sue spalle.
Sbuffo e mi lancio sulla mia sedia girevole.
Paolo ridacchia dall'alto della sua scrivania e io sbuffo sconsolato un'ennesima volta.
"Finirò in un manicomio"
Dico sconfitto.
"Finiremo in un manicomio, fratello, finiremo!"
"Allora questi ragazzi, sono pronti?"
Chiedo mettendomi composto e stirandomi la giacca nera con le mani.
"Si, sono pronti in sala. Andiamo?"
Chiede raccogliendo la cartellina con la penna nera.
Faccio lo stesso anche io e dopo aver messo il telefono in tasca ci avviamo alla porta.
"Andiamo"
Dico prendendo un sospiro profondo e sperando di trovare i ragazzi giusti e il ragazzo di punta per l'azienda.
Siamo ancora all'inizio ma io vi ringrazio per essere qui, con me, di nuovo e aver scelto di intraprendere questo nuovo viaggio insieme.
Vi abbraccio🌹❣️
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Oltre le difficoltà.
FanfictionDue mondi diversi, difficili da far unire, qualcuno oserebbe dire impossibile, forse però non è così... Mille ostacoli, tanto amore e non solo... Claudio 30 anni con una vita frivola e superficiale, figlio di una delle più grandi imprenditrici di mo...