Cap.36

761 23 0
                                    

Mi affaccio sul balcone di casa mia ammirando il panorama che ho intorno. La bedda Sicilia con i suoi alberi di frutti, il profumo di campagna e il mare a poca distanza che si infrange sugli scogli.
Ieri sono stata a telefono con Irama, mi ha informato che sarebbe partito con Einar per motivi lavorativi.
Presto capiterà anche a me di dovermi spostare ma per ora, dopo una settimana dalla conclusione della scuola, voglio riposare in compagnia della mia famiglia e soprattutto nella città in cui sono nata.

Ho una veste a fiori che sventola come una bandiera mentre mia madre in cucina intona la Complicità.
Mio padre si dice fiero di me e della strada che ho preso, mia madre lo stesso per non parlare di nonno Giovanni. Ha voluto una mia firma che ha incorniciato e messo in camera da letto.

Sposto i capelli dietro un orecchio.
Carmen Ferreri, la piccola Carmen che alle recite di scuola prendeva in mano il microfono e divertiva il pubblico con i suoi siparietti.
Io, che per strada camminavo senza essere minimamente notata adesso incontro alcune persone che mi chiedono foto e autografi e i manifesti con il mio volto gigante appeso ai muri.

La voce si sparge in fretta, un po' merito di nonno, ma quando in piazza hanno trasmesso il mio inedito giuro sarei potuta cadere stecchita sul palcoscenico. È stato un complotto tra i miei parenti e l'organizzatore dell'evento. Era per farmi conoscere visto che ho frequentato una scuola in cui sono stata chiusa per un anno.

Rientro in camera e accendo la tv, sullo schermo mi appare Irama. Ho un colpo al cuore. È stato ospitato in un programma sulla musica per un'intervista esclusiva. È molto bello e sembra cambiato leggermente dall'ultima volta in cui ci siamo visti.

Il presentatore gli chiede della sua vita sentimentale e io mi auguro che parli di me altrimenti mi sentirà al suo ritorno. Non me ne aveva parlato ma suppongo si tratti di un'intervista registrata visto che a quest'ora lui ed Ein sono già partiti.

-Be' sulla vita sentimentale non c'ho molto da dire perché sono innamorato solo della mia musica- afferma con disinvoltura. Cosa? Se lo vedo lo rovino. Con quel sorriso sornione poi... Meriterebbe uno schiaffo, che nervi!

-E poi volevo parlare di un'altra partner, una persona a cui tengo molto e che mi ha dato tanto. Il problema è che io non sono molto bravo a dimostrare affetto ma a riceverne si. Questa persona l'ho conosciuta durante le lezioni, è stata una spalla, un'amica e un'ottima compagna di banco per qualche tempo. Vorrei chiederti scusa Carmen se non ti ho detto mai ti amo, ma lo farò quando sarà il momento- ammette fissandomi con i suoi occhi chiari dalla tv. Ho la pelle d'oca e le farfalle nello stomaco. È vero, non mi ha ammesso di amarmi ma in fondo neanche io l'ho mai fatto. Dissi che credevo di amarlo ma in realtà ne ero già completamente cotta.

Suona il campanello e mia mamma dice che ci sono visite per me e che devo scendere giù. Faccio i scalini a due a due ma fuori non trovo nessuno. Due mani mi coprono gli occhi da dietro.

-Sei tu- dico, non ho bisogno di guardarlo negli occhi per sapere della sua presenza. Toglie la mano e mi ritrovo un girasole tra le mani.

-Come fai a sapere che li amo?- lui fa spallucce e si morde il labbro.

-Sesto senso- mente giocherellando con una mia ciocca di capelli.

-Perché sei qui? Non eri partito?- domando incuriosita da come mi risponderà.

-No in realtà ho detto una bugia, per una questione più ovvia. Sono qui, cara Carmen per dirti una cosa-

-Cosa?- replico mentre si avvicina e mi dà un bacio a stampo.

-Per dirti che ti amo e che in te è racchiuso tutto ciò che voglio al mio fianco- sussurra gemendo contro la mia bocca, è troppo sexy, non posso resistere. Penso a mia madre che è sopra, se ci sta guardando stiamo facendo una pessima figura.

-Vieni ho la moto parcheggiata qui e tua madre mi ha dato il permesso- mi rassicura con un occhiolino prendendomi la mano.
Salgo e mi aggrappo alla sua schiena.

-Con questo vestito sarà un viaggio tortuoso- commento sperando che non si alzi.

-Possono anche guardarti perché del resto tu sei mia, ed io ho tutto ciò che mi dai mentre tu avrai tutto ciò che ti meriti da me- sostiene prima di mettere in moto. Chi l'avrebbe detto mai che una scuola fosse in grado di darti carriera assicurata e l'amore vero, in pratica ciò di cui avevo disperatamente bisogno.
Durante il tragitto non indago oltre su dove mi stia portando perché qualunque posto è magnifico con lui accanto. È l'inizio di una fiaba, non la fine, che non incomincia né con c'era una volta, né con tanti anni fa.
I protagonisti non sono re, regine, principi e principesse. Non esistono zucche che si trasformano in carrozze, né cavalli bianchi. Non esistono fatine che esaudiscono desideri né draghi alati. No, non esiste nulla di questo. Esistono solo i sogni, il sudore, la fatica e la ricompensa. Esiste l'ambizione che può portare oltre ogni orizzonte immaginario. Esiste l'amicizia pulita, quella che dura negli anni. Esiste il litigio ed esistono le incomprensioni che fanno squilibrare i rapporti. Esiste la comprensione di uno sbaglio che ci fa essere lucidi e sicuramente non scalfisce il nostro orgoglio ma lo fortifica. Esiste il pianto che ci consola e i sorrisi che ci muoiono in bocca o colorano la vita. Esiste la lotta, la corsa, l'inciampo, la voglia di riscatto.
Ed infine, per ultimo ma non per importanza, esiste l'amore. L'amore quello di pancia, odiato, amato e poi odiato e amato ancora. Quello che ti sbalza gli stati d'animo, ti crea confusione mentale. Ti fa attorcigliare lo stomaco, ti scalda il petto.
Esiste tutto ciò, si tratta di storie di vita, e non sono forse fiabe anche queste? Perché la fantasia non ha confini, e chi non ne ha è morto dentro. Perché fantasia non vuol dire essere piccoli ma vivere di sogni grandi. Non garantisco che esista anche il lieto fine in ogni nostra storia di vita perché il destino non ce lo assicura. Ma sono convinta che se tu la ami abbastanza, la vita prima o poi ti ricambia con la stessa moneta.

FINE

Attenzione.
Tra un'ora ho un avviso per voi.
Leggetelo, ci tengo moltissimo.
E commentate in tanti.
A dopo.
M.❤

𝑼𝑵 𝑮𝑰𝑶𝑹𝑵𝑶 𝑰𝑵 𝑷𝑰𝑼̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora