Harry a 24 anni, sa cosa significa amare, perché l'ha provato sulla sua pelle, perché ha sofferto fino a non riuscire quasi più a respirare, perché la conosce la sensazione delle cosiddette "farfalle nello stomaco", quella felicità che ti fa credere di avere tutto il mondo ai tuoi piedi.
Quindi lo sa, lo sa benissimo cosa si prova ad amare. Eppure, sembra quasi essersi dimenticato di tutte quelle sensazioni meravigliose, sembrano ormai solo un lontano ricordo.
"Mi stai ascoltando, Haz?" Gli chiede Jake, poco prima di accostare la macchina di fronte al ristorante al quale erano diretti.
"Scusami, ero sovrappensiero" aveva risposto Harry, colto in fallo per l'ennesima volta, in quel periodo.
"La stessa scena che si ripete puntuale ogni giorno, quindi. Io che parlo, tu che pensi a non so cosa e che ti scusi, per poi rifare la stessa identica cosa il giorno dopo, quando sono fortunato, oppure addirittura dopo solo un paio d'ore" , continuò a dire Jake, evidentemente scocciato da quella situazione.
Harry non poteva che dargli ragione, quindi incassa il colpo e "Scusami, è un periodo un po' strano, non è colpa tua" cerca di giustificarsi, per la milionesima volta. Il problema era che quel "periodo strano" , andava avanti ormai da settimane. Harry non riusciva a far finta di nulla, non riusciva ad ignorare il senso di nausea costante che si portava dietro per tutto il giorno, la convinzione di non trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ma soprattutto con la persona giusta. Perché alla fine, tutti i suoi pensieri lo riconducevano lì. Era quello il dannato problema. Era Jake che era sempre troppo perfetto, sempre troppo accurato nel parlare, sempre troppo delicato nei gesti, sempre troppo scrupoloso.
Mai un cambio di programma, mai una cosa fatta solo per istinto, mai una sbronza, mai una nottata di passione se non sul suo letto o su quello di Jake, mai una parolaccia nemmeno per sbaglio. Harry dopo 6 mesi di relazione, iniziava a sentirsi intrappolato. Gli mancava la libertà di esprimersi come voleva, di andare in giro nudo per casa senza doversi subire il rimprovero di Jake che "Ma ti pare il caso di andare in giro per casa in questo modo? Non è nemmeno igienico, Haz" gli diceva, facendolo sentire in colpa di vestirsi, anzi di non vestirsi come diavolo voleva, in casa sua.
Quindi i paragoni che gli tornavano in mente, erano normali. Era normale pensare a Louis e al suo spirito libero, era normale pensare a Louis e alla sua naturale voglia di fare sempre quello che gli passava per la testa, era normale pensare alle nottate trascorse a fare l'amore ovunque, senza preoccuparsi dei gemiti troppo alti, ed era un fottuto problema quindi, perché Jake non era Louis, perché Louis non sarebbe mai tornato, perché Louis lo odiava e non lo vedeva ormai da 6 mesi, da quando lui l'aveva lasciato, proprio perché si era preso una cotta per Jake.
"Periodo strano, perché? Problemi a lavoro? Haz, condividiamo lo stesso studio legale, sai che puoi venire da me, se hai qualche problema" continua a domandargli Jake, cercando di capire la situazione.
"Non c'è nessun problema al lavoro, e proprio perché condividiamo lo stesso studio legale, dovresti saperlo" risponde Harry, più infastidito di quanto in realtà volesse sembrare. "Sono solo io ad essere strano, è solo un periodo Jake, mi passerà, stai tranquillo" cerca poi di rassicurarlo, per provare a concludere quella conversazione.
Ma Jake sembrava intenzionato a voler capire quella sera, così "Hai qualche problema con me? Ti ho fatto rimanere male per qualcosa, senza rendermene conto?" continuò a chiedere.
Harry sbuffando spazientito, si slacciò la cintura e frugò nelle tasche dei suoi pantaloni, estraendo un pacchetto di sigarette e un accendino. Prima ancora che potesse anche solo estrarre una sigaretta dal pacchetto, sentì Jake dire "Sai che non voglio che fumi in macchina, anzi, sai benissimo che preferirei tu smettessi proprio di fumare".
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The same things I did with you
Fanfiction"Non ho bisogno di farti delle fottute scuse per pulirmi la coscienza. Sono venuto qui per vederti, per parlarti, per provare a spiegarti quello che mi passa per la testa in questo periodo" inizia a dire Harry, e Louis capisce che la discesa verso i...