Capitolo 66.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov

"Non capisco perché ci metta tanto ad uscire.." Sbraita Addison, lanciando un'occhiataccia al suo pancione. "Andiamo.. stiamo aspettando tutti te. Perché diamine non vuoi uscire?" Chiede, come se la sua bambina potesse davvero risponderle.

"Magari le piace troppo stare lì dentro." Replica Blake, scrollando le spalle. Oggi Blake ed io siamo venuti a farle visita, dato che in queste settimane sono stata praticamente ovunque tranne che a Los Angeles. Oggi abbiamo chiacchierato per ore: mi hanno raccontato del matrimonio di Cassie, Addison non ha fatto altro che lamentarsi dei drammi della gravidanza e il povero Blake è stato la nostra vittima. Molte volte oggi ho desiderato di poter avere una conversazione seria con Addison riguardo questa storia del bambino, raccontandole i miei pensieri, i miei dubbi e le mie paure, ma lei ha già abbastanza paure per la sua gravidanza, e non è giusto tormentarla anche con le mie. Anche perché.. i miei amici sono fantastici, ma sono tutti degli idioti.

"Oh, scusate.." Mormoro, quando mi arriva un messaggio. È da parte di Jamie. Mi scrive: 'Sono in giro per delle commissioni e tra qualche minuto passerò davanti casa di Addison, vieni via con me?'

"Mr. Belloccio sente la tua mancanza?" Mi chiede Addison, ridacchiando. "Oh, sto scherzando!" Le lancio un'occhiataccia e nel frattempo rispondo a Jamie che sarò fuori di casa tra qualche minuto.

"Devo andare, sta passando a prendermi." Mi alzo dal divano e mi chino su Addison per darle un bacio sul pancione. "Ehi tu.. fai presto ad uscire, noi tutti non vediamo l'ora di conoscerti." Dico al pancione. "Ciao, tesoro." Dò un bacio ad Addison. "Chiamami per qualsiasi cosa, okay?" Le dico.

"Certo." Replica. "Spero di chiamarti presto... dall'ospedale." Aggiunge, con tono sarcastico. Io ridacchio e poi saluto Blake, che mi assicura che rimarrà con lei finché Jeremy non tornerà a casa. Esco fuori casa di Addison e noto immediatamente l'auto di Jamie che mi aspetta. Vado verso di lui, che scende dalla macchina tutto sorridente. Bello come il sole. Indossa dei jeans scuri, una maglietta bianca e uno di quei cappellini che ama tanto. Meraviglioso.

"Ciao, bel fusto." Mormoro, prima di dargli un bacio. Lui ridacchia e io gli dò una pacca sul sedere.

"Ciao, bellissima." Mi dà un altro bacio, stringendomi i fianchi. "Andiamo a casa o vuoi andare da morire qualche parte?" Mi domanda, aprendomi lo sportello della macchina.

"Mmmh.. andiamo a casa, ho voglia della tua famosa pasta alla bolognese per cena." Gli dico. Lui sorride.

"Sarà fatto." Risponde, chiude lo sportello e si mette al suo posto. Mette in moto ed io accendo la radio. Non conosco la canzone in questione, ma Jamie si e comincia a canticchiarla mentre guida. E io mi perdo ad osservare il suo profilo. Amo la sua voce. Amo sentirlo cantare. Amo guardarlo. Io amo quest'uomo alla follia, e sono terrorizzata all'idea di deluderlo con questa storia del bambino. Non ne abbiamo ancora parlato da quando siamo tornati da Toronto, ma sono sicura che prima o poi verrà fuori.

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"Spaghetti alla bolognese per la donna della mia vita." Esclama con enfasi, mettendomi davanti un succulento piatto di spaghetti alla bolognese.

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora