Capitolo 9

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Sun POV

  « uhm... » 

Mi sento così comoda e l'odore delle mie coperte ha assunto un altro profumo... maschile... Vorrei non svegliarmi più... sto così bene. Mi sento sprofondare sul materasso e mi accoccolo ancora di più contro una superficie calda che mi sta di fianco. Appena lo faccio sento qualcosa battere contro il mio orecchio. Sembra quasi il rumore di un tamburo e si muove a un ritmo molto veloce. All'improvviso sento qualcosa di grande e muscoloso abbracciarmi stretta... non so come spiegarlo ma... è come la brezza fresca durante una giornata d'estate, e mi rilassa. Dopo qualche minuto qualcosa di bagnato inizia a lasciarmi brividi per tutto il collo e mi carezza il viso fino a baciarmi le labbra. Mi lascio andare... non c'è altro che vorrei fare adesso.

 « Sei perfetta »

Apro gli occhi non appena sento la voce di Jungkook e percepisco il mio cuore perdere battiti. Quasi fatico a credere che il ragazzo che si trova davanti ai miei occhi sia lui... è totalmente diverso. I suoi capelli neri sono completamente sbiaditi lasciando posto a delle sfumature bianche e argentee che brillano come le stelle e i suoi occhi hanno assunto una colorazione grigio chiara quasi innaturale. La sua pelle è candida come la neve e sembra emanare energia propria.

  « Penso proprio di star ancora sognando »

  « Questa volta non è un sogno Sun »  

Mi guardo intorno... S-sono... sul suo letto... in camera sua... con solo l'intimo addosso...

  « S-Sun cerca di calm- »  

Inizio ad agitarmi col risultato di cadere fuori dal letto

« QUESTA COSA NON HA FOTTUTAMENTE SENSO»

« Lo so ma... per favore lasciami spieg- » 

« I-Io f-fino a 10 minuti fa ero nel mio letto e-e ora io... io... COME CAZZO HO FATTO A FINIRE QUI!? » 

« Ecco vedi io- »    

« E PERCHÉ TU BRILLI COME UNA FOTTUTISSIMA LAMPADINA!? »

« Cos... Una fottutissima... lampadina? Questa mi è nuova »

Rimango a fissarlo... e mi metto a ridere istericamente. Tutta questa situazione è totalmente assurda. Jungkook deve aver capito che ho bisogno di qualche minuto per assimiliare la cosa, infatti mi lascia riflettere in pace nell'angolo della stanza in cui sono caduta ai piedi del letto.

« Per quanto io gradisca la vista, e ti assicuro che se fosse stato per me ti avrei lasciata più che volentieri in reggiseno... se non senza, sono abbastanza certo che più tardi me la faresti pagare se ti facessi rimanere così davanti a me. »  

Prima di riuscire a replicare sulla parte del "se non senza", si toglie la t-shirt nera che stava indossando e me la lancia addosso. Mentre lo fa rimango intontita a guardarlo. Deve essersene accorto perché dopo poco si mette a ridacchiare. Mi metto la maglietta, lunga abbastanza per farmi quasi da vestito e cerco di nascondere il rossore formatosi sulle guance infilandoci la testa dentro. 

« Che cosa sta succedendo? »

« E... complicato. »

« Non pensi di dovermi delle spiegazioni dopo... aspetta un momento... come sono arrivata da casa mia a casa tua mentre dormivo nella mia stanza? »

«Uhm... E complicato» 

« Hai intenzione di rispondere a tutte le mie domande con "è complicato" ?»   

« No... Ma è veramente... complicato»

Sto iniziando a stancarmi

« Ascolta... Se hai voglia di continuare a prendermi in gir- »

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