Capitolo 1

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23.06.2014

"Voglio dire, non mi sembra giusto che dobbiamo sempre pagarne noi le conseguenze, e poi gli studenti se la prenderanno con te." Jaemin roteò gli occhi sospirando "Haechan, ti prego, sono solo budini, e poi siamo stati avvisati che se i senior avessero continuato a fare stupidi scherzi pericolosi ci avrebbero puniti, ringrazia che non tolgano il diploma ai colpevoli." "Non sono solo budini, sono l'unica cosa decente che ci danno da mangiare in quella mensa! E poi sono solo scherzi, e che me ne frega se tolgono il diploma agli altri, basta che non lo tolgano a me." "Che te ne frega, tanto questa settimana finisce scuola, e comunque la signora della mensa è finita in ospedale perchè è scivolta scappando dai topi che hanno messo in cucina." Haechan sospirò "Sarà una settimana orribile." "Vai in classe." rispose il minore sorridendo.

Jaemin si dirise nell'ufficio del preside per fare i soliti annunci, era lui il presidente del corpo studentesco dell'ultimo anno, e anche dell'anno precedente; Jaemin, di 18 anni, oltre ad essere bello con i suoi folti capelli corvini, occhi grandi e dolci e sorriso fantastico, era un ragazzo molto intelligente e diligente, aveva il massimo dei voti e si impegnava sempre in tutto quello che faceva, era sempre dalla parte giusta e si batteva in quello che credeva, non per niente gli studenti lo avevano eletto presidente seppur lui nemmeno si fosse candidato, lo adoravano tutti quanti, non c'era anima che lo detestasse ed era sempre rispettato dato che si faceva piacere dagli altri senza nemmeno provarci, come quando i ragazzi si mettevano nei guai e lui trovava sempre una soluzione per pararli il culo o per far passare a loro meno guai possibili.

Il ragazzo entrò nell'ufficio del preside che a quell'ora ancora non c'era e si sedette al suo posto prendendo il microfono in mano "Buongiorno a tutti gli studenti, oggi giorno 23 giugno 2014 si terrà l'ultima assemblea per il comitato del ballo di questa settimana che si terrà questo sabato, chiunque volesse partecipare è il benvenuto nell'aula magna. Annunci di oggi: il budino non sarà più servito in mensa come punizione per gli scherzi fatti nella cuicina e se non volete rinunciare anche al ballo vedete di smetterla di comportavi da poppanti perchè ci vado di mezzo io e non osate venire a lamentarvi con me. I biglietti per il ballo veranno venduti direttamente all'entrata della palestra la sera dell'evento e i soldi ricavati andranno in beneficenza alla casa di riposo di Seoul. Buona giornata e buona ultima settimana a tutti i senior di quest'anno, me compreso, dal vostro caro e amato presidente del corpo studentesco, Na Jaemin." il ragazzo sorrise finendo mettendo poi i fogli delle richieste per il ballo dentro lo zaino che avrebbero discusso e deciso nell'assemblea di quel pomeriggio "Hei preside, la disturbo?" Jaemin alzò la testa e sorrise vedendo Jeno "Hei." "Come va?" "Bene, e tu?" "Bene, ma abbiamo un piccolo problema negli spogliatoi, puoi venire a dare un'occhiata?" "Certo." rispose l'altro.

I due entrarono negli spogliatoi, era tutto buio e Jaemin prese un colpo quando Jeno lo mise contro gli armadietti aderendo perfettamente i loro corpi, anche troppo forse "Jeno potrebbero vederci.." "Non ti preoccupare, i ragazzi sono in palestra e hanno appena iniziato, nessuno manca all'appello ad eccezione mia e noi due abbiamo mezz'ora." disse Jeno prendendolo dalla mascella con le labbra a pochissima distanza da quelle del minore, Jaemin lo guardò lasciandosi poi baciare.

Lee Jeno era considerato uno dei ragazzi più belli della scuola con quei suoi capelli castani arruffati, bellissimi occhi che ad ogni sorriso diventavano due mezze lune, quei lineamenti virili e quel fisico pazzesco che faceva invidia a chiunque, era il capitano della squadra di basket ed era molto privilegiato, le ragazze lo amavano, ma lui, lui amava Jaemin, stavano insieme da due anni, da quando il minore diventò preside del corpo studentesco iniziarono a lavorare insieme per eventi scolastici e si erano avvicinati molto fino a mettersi insieme, non volevano dire niente a nessuno ed erano riusciti a tenerlo sempre nascosto e quelli erano gli ultimi giorni in cui avrebbero finto perchè avevano intenzione di uscire allo scoperto al ballo "Sono emozionato di far sapere al mondo che sei mio." disse Jeno baciando le sue labbra, l'altro sorrise guardandolo mentre accarezzava i suoi capelli "Voglio proprio vedere come reagiranno." "Chi se ne frega di quelli, siamo la coppia più potente della scuola." disse Jeno "Si ma nessuno lo sa." "Non ancora." rispose il maggiore baciandogli il collo.

I can't find my love. || JaenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora