I sei mesi passarono. L'acqua era scorsa sotto i ponti, il vento si era ghiacciato e le foglie erano cadute. La città si era coperta di un mantello grigio chiaro, quasi fosse ovattata. I rumori, infatti, non si sentivano quasi, tranne, a volte, il roboante suono del vento che faceva sbattere i rami di un albero su una finestra.
La sveglia che Gianluca aveva sul tavolo suonò, con un'insistenza quasi assordante. Era ora di andare a riprendersela.
Indossò il suo piumino grigio, che aveva una fascia nera e il marchio della Nike stampato davanti, e si recò all'Università di Medicina. Sapeva che lei avrebbe tenuto lì una presentazione Powerpoint sul lavoro che aveva svolto in Erasmus. Si. Aveva guardato su Facebook. L'aveva un po' stalkerata, ma per un buon fine. Mentre camminava, pensava al suo ultimo incontro con Giulia, dove l'aveva lasciata dicendole che pensava ad un'altra ragazza.
<<Ma non sarà mica quella sfigata magra come un'acciuga, quella piantata al pub dal suo ragazzo?>>, ecco è tornata la Giulia di un tempo, acida e stronzetta. Ma poi aveva cominciato a piangere: <<Io mi ero affezionata a te, pensavo che ci fosse intesa, l'altra volta prima che tu ti "bloccassi" stavamo bene...>>
<<Giulia>> gli aveva risposto lui <<so che ora ti senti a terra, e mi dispiace. Ma credimi, penso che sia solo la tua autostima ora a soffrire, perché se ci pensi bene, non eravamo fatti per stare insieme. Spesso il dialogo non c'era e non abbiamo interessi in comune. Io ti voglio bene>> lei si era un po' calmata <<e penso che tu sia una ragazza speciale. Ma non credo di essere io quello adatto a te>>.
Giulia sembrava tranquilla ora, certo non era felice, ma gli rivolse un tiepido sorriso. Gianluca gli prese la guancia tra due dita e le diede un bacio sulla fronte.
Il ricordo di quella volta lo faceva sentire un po' in colpa, più che altro per avere "giocato" con lei, usandola per stare meglio dopo la storia con Celeste, ma era sincero quando diceva di non essere il ragazzo giusto per lei, ed era sicuro che lei avrebbe trovato qualcun altro di più adatto.
Varcò la soglia dell'università e salì le scale. Primo piano, Aula Magna. Una grande folla di persone si stava accaparrando un posto, come tanti animali che si buttano sulla stessa preda. Lui rimase in piedi, in un angolo, ad ascoltare in silenzio.
L'intervento di Celeste era uno degli ultimi e lui pazientò un po', ma col sorriso sulle labbra. Come si immaginava, lei fu brillante e parlò ininterrottamente per mezz'ora. Gianluca non capiva bene l'argomento, perché non era la sua materia, ma vide che le facevano tante domande, sembrava quindi che avesse suscitato molto interesse. Alla fine della conferenza, dopo che tutti i relatori ebbero parlato, si avvicinò a lei. Celeste ci mise un po' ad accorgersi della sua presenza perché stava parlando con alcuni professori, ma quando lo vide sobbalzò, e si sentì colta alla sprovvista.
<<Ehi, ma che ci fai qui?>> gli chiese.
<<Ti stavo aspettando>>, rispose lui.
<<Ok, ma perché mi stavi aspettando? Non ti avevo mica detto di venire qui, mi devi spiegare come hai fatto a sapere della conferenza. Ah. Probabilmente da Facebook. Questi social network, sarebbero quasi da...>>
<<No Celeste>> la interruppe lui, con una serenità d'animo che si raggiunge solo dopo tanto tempo passato a struggersi <<Ti sto aspettando da sei mesi>>.
Lei lo guardò, scioccata. Il suo viso era teso, duro, nervoso. Ci mise un po' a cercare di articolare una frase: <<Ma...perché, mmmh, ok ma...>>, e alla fine decise di non dire proprio niente. Gli fece un sorriso, lo guardò con gli occhi che sembrava che stessero per piangere e gli carezzò dolcemente la nuca.
Lui ricambiò il sorriso, la prese per mano e la portò via con sé.
FINE
>Spazio dell'autrice<
Ciao a tutti, spero che questo racconto vi sia piaciuto e vi abbia fatto emozionare. Scrivetemi se avete consigli, commenti, suggerimenti e anche critiche!
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Fiori celesti tra i sassi
RomanceGianluca, ragazzo dal cuore dolce e sensibile, è determinato a rincontrare Giulia, un'attraente ed espansiva ragazza, nonché donna dei suoi sogni. La rincorre su per la collina di Castelletto, nella bellissima città di Genova. Niente riuscirà a fer...