6. Pic-nic all'aperto.

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E' la prima volta che esco da sola con un ragazzo.

Beh, è proprio la prima volta che esco con un maschio che non sia mio padre o altri parenti.

Perciò ho chiesto subito consigli a Vivian dato che è l'unica amica che ho e mi ha detto di essere semplicemente me stessa.

Sento il nervosismo che aumenta sempre di più ogni giorno che passa finchè arriva quel sabato mattina.

Non ho dormito tutta la notte per l'ansia che mi assaliva e continuavo a pormi domande di paranoia.

Se mi presento da schifo?

Se inciampo?

Se il mio non parlare lo annoia?

Insomma, sono andata avanti tutta la notte così, perciò mi sono alzata dal letto verso le 7:37 e dopo essere andata al bagno, sono scesa in cucina a prepararmi la colazione e già che c'ero l'ho preparata anche per i miei genitori che verso le 8 si dovrebbero svegliare come al solito.

Apparecchio la tavola mettendo il necessario e cercando di fare il minimo rumore possibile.

Mentre sto preparando dei pancakes sento una voce sussurrata dal corridoio.

"Ti giuro Sam, ho sentito dei rumori provenire dalla cucina, guarda! C'è anche la luce accesa! Oddio c'è un ladro nella mia cucina!" dice la voce di mia madre che sussurra.

Osservo inespressiva la porta aspettando la sua entrata.

"Sei in trappola ladro!" grida sbucando dal corridoio con in mano un ombrello pronta per picchiare il "ladro".

Quando vede che sono io lascia cadere l'oggetto e mi viene ad abbracciare. "Oddio, mi ha fatto spaventare tesoro!"

Si stacca da me e chiede "Cosa ci fai sveglia a quest'ora?"

Alzo le spalle.

"Quindi mi hai svegliato per niente?" domanda mio padre rivolto a lei.

"Tanto ti saresti svegliato tra poco" risponde mia madre ridacchiando. "E guarda, tua figlia ha preparato i pancakes per tutti!"

Spengo il fornello e tiro fuori i pancakas mettendoli nel piatto e li appoggio sul tavolo.

Papà sospira sonoramente e si siede al tavolo iniziando a mangiare, seguito da me e mia mamma.

*****

Sono le 9:26 ed io sono davanti all'armadio in accappatoio a decidere cosa mettere da 10 minuti.

Aaron ieri mi ha detto che passerà per le 10:00 e che avremmo mangiato fuori, quindi ho una mezz'oretta per prepararmi.

Dopo altri 5 minuti scelgo dei leggins neri con una felpa larga azzurro chiaro e le All Star nere.

Decido di non mettere nessun trucco e restare al naturale.

Mi guardo allo specchio sistemando il cappellino nero sui capelli e quando ho finito prendo il mio zainetto ed esco dalla stanza.

Scendo le scale, passo davanti al salotto dove la voce di mia madre mi ferma. "Dove stai andando?"

Afferro un foglio e una penna e scrivo "Esco con una persona, non aspettatemi per pranzo"

"Con Vivian?" domanda.

Scuoto la testa.

I suoi occhi si illuminano. "Un ragazzo?"

Indietreggio lentamente verso la porta d'ingresso.

"Dai tesoro, sono tua madre, ho il diritto di sapere con chi esci" mi supplica.

Una voce nel silenzio {#Wattys2019}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora