- 2 ❤. Parte 02 ❤.
Harry passa gli occhi su tutti i presenti, per poi spostare con uno scatto la testa alla sua destra e sorridere.
"Sasha, credo che ci sia qualcuno per te..."
La donna dalla pelle color cioccolato scuote la testa, per poi rispondere:
"Non sono quì per me, ma per te mio caro amico."
Allo sguardo sorpreso del moro aggiunge.
"Ti avevo detto che sarebbero venuti per proteggerti."
Il moro le sorride dolcemente, prima di riportare la sua attenzione su tutti loro.
"Quello dove sono io è il centro. Adesso voi sapete dove posizionarvi. Andate e... Ci vediamo quando tutto sarà finito."
Tutti annuiscono, chi con gli occhi lucidi e la paura nel cuore e chi invece si fa coraggio.
Con un ultimo sorriso, le coppie per l'incantesimo iniziano ad incamminarsi verso il loro posto.
Harry si volta verso il suo Draco, annuendo.
A quel punto il biondo si avvicina al suo compagno, dandogli un bacio dolce sulle labbra ed uno sulla fronte.
Ricordando come in un piccolo flash, lo stesso bacio dato nello stesso posto...
Ma nella doccia della loro stanza, con Harry in braccio al suo Draco, dopo aver fatto l'amore.
Harry riapre gli occhi che aveva chiuso, scoprendo che il biondo ha fatto lo stesso, per poi sorridergli in maniera innamorata e seguirlo con lo sguardo fino a che non raggiunge le sue spalle.
Da lì sposta gli occhi sulle altre coppie, scoprendo che anche loro hanno raggiunto le loro postazioni.
Portando il viso di nuovo dritto, muove in silenzio la Bacchetta di Sambuco, puntandola verso il basso con uno scatto della mano.
E da quel moviento, come una piccola goccia che cade in un mare, si formano dei cerchi luminosi.
Troppi per essere contati, ognuno di loro con un colore diverso, ma ad un tratto, tutto finisce, lasciando sul terreno solo due cerchi: il più grande, che si ferma tra le due persone che formano la coppia; ed un altro più piccolo che si ferma tra lui e Draco.
Proprio come Harry aveva disegnato sul foglio.
Sempre in silenzio il moro porta la Bacchetta sopra il Mantello, poggiandola su di esso per pochissimi secondi...
Per poi lanciare all'improvviso in aria il Mantello e puntare la Bacchetta su quest'ultimo, recitando a mente un'altro suo incantesimo.
Mentre recita il suo incantesimo, Harry porta gli occhi su Madama Pomfrey, annuendo, ricevendo un cenno teso in risposta, prima che quest'ultima punti la sua bacchetta sul moro, facendo scomparire il suo ventre gonfio.
Harry la ringrazia con un piccolo sorriso, per poi rialzare la testa.
Tutte le persone, tra i maghi e le streghe persone care ad Harry, sia il clan di vampiri, famiglia di Sasha, rimangono stupefatte di fronte all'immagine di potenza e serenità che dimostra il moro in una situazione del genere.
Ma la sorpresa dei vampiri diventa ancora più grande quando notano il leggendario Mantello dell'Invisibilitá diventare sempre più grande, fino a coprire tutti loro, per poi cadere e scomparire, lasciando in quell'immenso giardino solo Harry...
Che aspetta a testa alta il suo nemico.
Il silenzio intorno al moro regna sovrano.
Chiunque avrebbe paura ed inquietudine, ma lui sa che dietro di lui si trova il suo Draco e che, tutt'intorno a loro, la sua famiglia.
E non serve vedere le loro espressioni per percepire la paura mescolata ad impazienza.
A strapparlo dai suoi pensieri, ci pensa una grande nuvola di fumo, segno indiscusso della smaterializzazione di un Mangiamorte, ma non uno qualunque...
Quel Mangiamorte è Rodolphus Lestrange.
Ed Harry nella sua testa, così come in quella di molte altre persone, aggiungerebbe: o almeno, quello che ne resta.
Harry fermo, calmo e con sguardo fisso in avanti, nota Lestrange camminare, con un leggero zoppicare, verso di lui.
Lo vede superare il cerchio più grande, reso invisibile dal Mantello, per fermarsi ad una distanza di circa sei metri da lui.
Si osservano occhi negli occhi.
Smeraldo contro oceano in tempesta, prima che il proprietario di questi occhi ghigni in maniera malvagia.
Espressione resa ancora più impressionante dalla mancanza di tutto quello che rende umana una persona.
"Che piacere rivederti Potter..."
Comincia con voce da presa in giro Lestrange.
"È un piacere rivederti dico davvero... Come stanno i tuoi amichetti? La riccia ed il rosso? Ed i cari Sirius e Lupin?"
Chiede con un ghigno, sapendo di toccare dei tasti dolenti a cui Harry risponde con un sorrisino e voce fintamente dolce:
"I miei Padrini stanno in un posto migliore Lestrange, così come i miei due fratelli... Ma tu come fai a saperlo? Da quello che ricordo, sei stato così codardo da non presentarti tra le fila di Voldemort... Magari vicino a Bellatrix."
Conclude, vedendo il ghigno di Rodolphus scomparire lasciando spazio ad una espressione di disgusto e rabbia cieca.
"NON FARE I LORO NOMI! Non ne hai il diritto!"
Harry a quella risposta ghigna, scatenando l'orgoglio di Severus che osserva in silenzio quella scena.
"Ma come? Ancora a difenderli? Del resto..."
Si ferma portando il suo ghigno a farsi affilato.
"Non è per colpa loro se tu hai ucciso tutti quei poveri innocenti nel corso di questi anni? Per dimostrare il potere che hai dovuto sopprimere a causa loro?"
Conclude con voce gelida, che fa correre un brivido sulla schiena di tutti i presenti, tra maghi e clan.
Lestrange ritorna a ghignare.
"A chi ti riferisci? A quelle persone in difesa della feccia... O a quella più piccola?"
Conclude scoppiando in una risata, che però si attenua non appena vede che le sue parole dure e crudeli non hanno effetto sul ghigno che persiste sul viso del moro.
Harry scuote la testa, come se stesse parlando con un essere inferiore e lento di comprendonio, prima di dire:
"Sai che cosa penso? Che sia stato patetico tutto quello che hai fatto... E che infondo sei deluso da te stesso. Per non essere riuscito ad avere la mia attenzione in questi anni... Ma sopratutto a non avere questi."
Conclude mostrando i due Doni della Morte.
La rabbia adesso è scritta a chiare lettere sul viso sfigurato di Lestrange, prima che urli come il folle che è:
"DOVEVANO ESSERE MIEI! Loro dovevano essere orgogliosi di me... Ma invece mi hanno fatto QUESTO!"
Si ferma indicando se stesso, per poi alzare la testa di scatto e dire con voce carica di fermezza e rabbia:
"Ma lo saranno, non appena ti avrò distrutto una volta per tutte Potter!"
Conclude facendo partire dalla sua bacchetta una luce verde, facilmente riconducibile all'Avada Kedavra, che fa sussultare i presenti di paura e preoccupazione verso l'uomo dagli occhi smeraldo.
Harry rimane fermo immobile fino all'ultimo momento, osservando il volto di Lestrange ricco di orgoglio, sicuro della sua vittoria...
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Drarry (MPREG) & Luverus ~ The Bodyguard
FanfictionAl Vice Capo Auror, Draco Lucius Malfoy viene dato l'importante compito di proteggere il Bambino, adesso Uomo, che è sopravvissuto, Harry James Potter. Riuscirà, insieme a Severus e Lucius, nel suo compito? Nonostante la terribile minaccia che si...