In poco tempo mi ritrovai ad un tavolo per due con Matteo in un ristorante di lusso.
Il ragazzo mi chiese un sacco di cose su di me, sulla mia vita prima di Salerno, sulle nuove amicizie che avevo fatto e su quali fossero i miei progetti futuri, facendo sì che per la maggior parte del tempo io mi sentissi come se fossi la vera protagonista della serata. Effettivamente lui aveva questa particolare capacità di farmi sentire come se il mondo stesse girando intorno a me, come se fossi la cosa più importante e preziosa in quel momento, e devo essere onesta, non mi dispiacevano tutte quelle attenzioni da un ragazzo così carino.
Ciononostante, il mio pensiero tornava sempre a Luca. Non riuscivo a smettere di pensarlo e non vedevo l'ora di rivederlo.
Finita la cena, ci alzammo da tavola dirigendoci alla cassa. Aspettammo qualche minuto che qualcuno venisse ad assisterci e nel mentre Vegas si avvicinò molto a me, cominciando ad accarezzare l'ampia parte scoperta della mia schiena. Iniziai ad avere dei brividi per l'inaspettato contatto e lui se ne accorse:
"Scusa.. è che sei irresistibile."
Abbassai lo sguardo imbarazzata e accennai un sorriso per non mostrare il mio disagio.
Una volta usciti dal locale, facemmo un giro del centro. Insomma, non mi annoiai per niente con lui: sapeva farmi sentire una vera e propria regina, e non tanto per il lusso in cui viveva, ma anzi soprattutto per il modo con cui mi trattava.Luca's POV
Già sapevo che tra me e Nicole le cose non stavano più funzionando, ma dopo quella cena ne ebbi la piena conferma. Mi stava troppo appiccicata, dato che nessuno provava ad averci un dialogo, visto quanto era irritante secondo i miei amici. Per la maggior parte della serata la ignorai: lo so, è da stronzi, ma provate voi a stare con una che continua solo a lamentarsi delle sue amiche e a parlare male della "squallida tinta della mia amica unicorno". Con Rosalba non ci era mai andata d'accordo e lo sapevamo tutti, ma questo non l'autorizzava a parlarne male davanti a me. Sapeva che odiavo quando lo faceva, ma non le interessava assolutamente niente.
In uno dei momenti in cui lei continuava a blaterare e io la ignoravo, notai una coppia alzarsi in lontananza e dirigersi verso la cassa, a circa una decina di metri dal nostro tavolo. Osservai attentamente la ragazza finché non la riconobbi: era lei, Anastasia. Stava in piedi dandomi le spalle vicino ad un ragazzo molto più alto di lei che se la stava mangiando con gli occhi. Sussultai quando la mano del ragazzo le accarezzò la schiena. Una voce stridula mi risvegliò:
"Spero tu stia scherzando."
"Che?"
"Stai guardando quella tipa alla cassa, per di più con me al tuo fianco che ti sto parlando!"
Sbuffai, mentre lei si alzò furiosa sotto gli occhi di tutti:
"Sei un fottuto idiota Plaza."
Concluse la sua scenata sussurrando, in modo che solo io potessi sentire:
"Sono stanca di stare seduta vicino ad uno che preferisce guardare il culo ad una sconosciuta, piuttosto che ascoltare i miei problemi."
E se ne andò verso il bagno.
"Per cosa se l'è presa stavolta, Capo? Perché non hai notato la spuntatina di 0,3 centimetri ai capelli o perché non le hai fatto neanche un complimento sul make-up di stasera?"
Esordì sarcastico Ava, facendoci ridere tutti.
"Lascia perdere frà, è meglio."
La cena continuò tranquillamente. Nicole tornò al tavolo e non disse una parola.
Terminata la serata e una volta in macchina con Nicole, misi in moto e mi diressi verso casa nel pieno silenzio. Sapevo di averle mancato di rispetto ma non l'avrei fatto se quella ragazza non fosse stata Anastasia e se quel tizio non avesse cominciato a toccarla.Anastasia's POV
"Bene bambolina! C'è altro che desidera fare prima di rientrare nella sua reggia?"
"Mhh, a dire il vero la 'bambolina' è stanca di camminare su dei tacchi a spillo, ma allo stesso tempo sta passando una serata troppo piacevole per terminare così presto."
Lui rise:
"Bellezza, è tardi. Veramente, è meglio se rientri a casa." S'interruppe un secondo per poi dire:
"A meno che..."
"A meno che, cosa?"
"A meno che tu non abbia voglia di guardare un film. Così ti porto a casa e so che sei al sicuro, ma almeno non possiamo dire che la serata è già finita. Ci stai?"
"Ovvio che ci sto!"
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Solo Guai.
FanfictionTrasferirsi in una città del sud dopo aver speso gli ultimi 18 anni della propria vita in un paesino tranquillo del nord, non è così semplice come sembra. Anastasia sognava il sud da tutta la vita, amava l'idea di immergersi sempre in una realtà nuo...