6 REMINISCENZE PASSATE

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La mia mente era bloccata su quelle due frasi《noi due siamo uguali...tu sei già mia solo che ancora non lo sai》
<che diamine significava?chi è quel ragazzo?>pensai perplessa.

Lui era ancora li,di fronte a me, aveva ripreso posto con le spalle al muro, con un braccio al petto e con l'altro rivolto verso il mento in modo da sfiorarsi con le dita le labbra,sembrava mi stesse studiando come se fossi un aliena,mi sentii decisamente in imbarazzo, anche se devo ammettere che l'immagine che mi si parava davanti non mi era indifferente e incrementava parecchio quella sensazione di confusione provata poco prima, infatti nonostante la maschera scura li coprisse parte del viso, era un ragazzo alquanto attraente,alto, capelli scuri e mossi che gli arrivavano quasi alle spalle, una barbetta appena accennata e con certezza aveva un fisico notevole poiché ciò che indossava gli aderiva alla perfezione.

<un diavolo tentatore>pensai.

<forse è per questo che sta giocando con me,vuole raggirarmi per corrompere la mia anima o cose simili. Dopotutto potrebbe essere davvero un demone>.

Lui sorrise sviando lo sguardo da me.

"Cosa c'è di così divertente da continuare a sorridere ogni volta che mi guardi ?"chiesi indispettita.

"Sei tu a farmi sorridere con i tuoi sciocchi pensieri!"ma di colpo si fermò fissandomi come se non sapesse poi cosa dire, portò gli occhi al cielo per poi rifissare lo sguardo su di me e continuare:"volevo dire mi diverte immaginare i tuoi pensieri dall'espressione del tuo volto".

"Smettila!"dissi infastidita.

"Di fare cosa?"mi rispose insolente.

"Di immaginare i miei pensieri,anche se sono quasi sicura che non c'entra nulla l'immaginazione"dissi con tono di sfida.

"Cosa vorresti dirmi?che pensi io stia leggendo la tua mente?"disse lui con tono beffardo, sorridendo e inarcando un sopraciglio.

Mi fece sentire quasi una sciocca,come se li avessi detto che gli asini volavano.

"Il tuo atteggiamento è irritante!"dissi con rabbia.

"E comunque non sono certa di cosa tu stia facendo,o cosa vorresti farmi credere,onestamente penso che non mi serva neanche saperlo, esigo solo che qualunque cosa ti sua messo in testa tu la smetta subito! Per non parlare del fatto che sei alquanto scortese, visto che non mi hai neanche detto il tuo nome!Mentre tu a quanto pare conosci il mio!".

Lui abbassò il volto come se all'improvviso si fosse reso conto di tutta l'assurda situazione creatasi,poi sospirando alzò su di me solo lo sguardo <quegli occhi erano come due lame taglienti> e incrociò poi le braccia al petto.

"Il mio nome è Alexander, ma puoi chiamarmi Alex".

"Allora Alexander,vorreste spiegarmi di grazia il significato delle frasi che mi avete detto poco fà! O mi sono immaginata anche quelle?"dissi con tono stizzito.

"Non c'è nella che io ti debba spiegare, devo aver bevuto troppo vino stasera e dico cose senza senso quando sono in balia dell'alcool"disse con un odioso sorriso sulle labbra.

"Non mi sembra affatto che tu sia sopraffatto dall'alcool!Anzi penso più che altro che ti stia solo prendendo gioco di me!E non ne capisco la ragione!"dissi davvero arrabbiata e incrociando le braccia al petto.

"Non lo farei mai...e poi ti sei fiondata tu qui a disturbare la mia quiete,quindi non capisco di cosa tu mi stia accusando".

Portai le braccia al lato dei miei fianchi con i pugni stretti sbattendo un piede per terra per la rabbia.

DESTINO OSCURO La rosa nera(#wattys2019 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora