17|sei bellissima

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📍Le Castellet, Francia
Giugno 2018

La leggera brezza mattutina mi scompiglia i capelli appena esco dall'hotel, mentre mi dirigo a piedi verso il circuito.
Oggi mi sento particolarmente di buon umore, sarà che i giorni passati con mia madre sono stati un toccasana, sarà che oggi parto seconda e ho ottime probabilità di vittoria, sarà che l'atteggiamento di Max mi è sembrato meno freddo del solito durante questo fine settimana, ma sono davvero sorridente e tranquilla.
Non ho ansia nè agitazione, la tristezza che avevo fino a poche ore fa sembra avermi del tutto abbandonata e mi sento particolarmente fiduciosa.
So di poter vincere questa gara e lo farò.
Dopo quel magico debutto con vittoria, sono arrivata troppe volte seconda dietro qualcun'altro.
È arrivato il momento di tornare davanti a tutti e far risuonare l'inno olandese nell'autodromo.
Faccio il mio ingresso nel box Mercedes con un sorriso enorme stampato in volto, salutando calorosamente i meccanici.

"Finalmente è tornata l'Alex che conosco!
È bello vederti di nuovo così solare." esclama Niki mettendomi un braccio intorno alle spalle, facendo aumentare ancora di più il mio sorriso.
Alzo il sopracciglio accorgendomi subito dopo dell'aria strana che ha l'austriaco, è più pallido del solito e sembra molto debole.

"Ti senti bene?" chiedo, visibilmente preoccupata.

"Sì, ho solo un po' di influenza, non preoccuparti." risponde sorridendo lievemente, tossendo subito dopo.
Annuisco poco convinta e desisto, tanto sarebbe inutile mettersi a discutere con lui sul fatto che dovrebbe essere a letto a riposarsi, si sente ancora un ragazzino e non dà conto a queste cose.
Mi giro di scatto sentendo un rumore di passi avvicinarsi e il flebile sorriso che spunta sul mio volto vedendo entrare Lewis, scompare subito dopo, appena fa il suo ingresso, alle spalle dell'inglese, la stessa ragazza che c'era a Montreal, Winnie.
Le cose con il mio compagno di squadra non sono ancora del tutto chiarite, ma in questi giorni mi sembrava essere tornato il Lewis di qualche tempo fa, e non aveva accennato nessun comportamento come quelli di due settimane fa nei miei confronti.

"Ma questa sta ancora qua?" domanda George sbuffando, facendomi scoppiare a ridere.

"Ho la sensazione che non ce la toglieremo di torno per un bel po'." continuo alzando le spalle, mentre lui alza gli occhi al cielo.

"Alex, c'è una piccola sorpresa per te." esclama Toto sorridendo, sbucando dal nulla all'improvviso e poggiandomi una mano sulla spalla.
Mi giro di scatto verso un punto dietro di me che l'austriaco sta fissando, per poi portarmi le mani alla bocca e sentire gli occhi riempirsi di lacrime.

"Valtteri!" urlo, correndo ad abbracciarlo e facendogli quasi perdere l'equilibrio.
Fra le gare, gli impegni in fabbrica, il brutto periodo che sto passando e le sue terapie di recupero, è da quando io e Lewis siamo andati a trovarlo in Finlandia che non ci vediamo.
Ci siamo comunque sentiti tutti i giorni, ma non è lo stesso che averlo qui di fianco a me a supportarmi.
Mi è mancato davvero tanto.

Mi stringe forte a sè mentre gli allaccio le braccia al collo senza riuscire a fermare le lacrime, vederlo camminare sulle proprie gambe dopo aver temuto il peggio è una gioia troppo grande.
Mi stacco dall'abbraccio asciugandomi gli occhi con il palmo della mano, quando il mio sguardo incontra quello di Emilia, della cui presenza non mi ero accorta, il mio sorriso si allarga ancora di più e corro ad abbracciare anche lei.
Mentre la finlandese saluta il resto del team, non posso fare a meno di sorridere intenerita dalla scena di Lewis e Valtteri che si abbracciano, con l'inglese che stringe il suo compagno di squadra forte a sè.

"Visto che è da molto che non passiamo un po' di tempo insieme, che ne dite di andare a fare un giro stasera?" propone Emilia guardando me e Lewis.

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