Capitolo 60.

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E anche questa volta l'immensa voglia di conquistarsi la Champions non è bastata.
Non è bastato il voler rivendicare una finale andata nel peggiore dei modi.
Non sono bastati il goal di Mario al secondo minuto, un altro suo goal e il goal di Blaise.
E come se non bastasse Paulo e Rachele sono lontani.
Lei a Madrid , lui nella loro casa a Torino a causa di un'espulsione rimediata all'andata della partita.

"Da una parte è meglio non essere lì. Non avrei sopportato di nuovo un tale dolore."
Esclama Paulo dall'altra parte del telefono.
"Però fa malissimo anche da qua , a chilometri di distanza. "

"Lo so amore. "
Risponde Rachele senza sforzarsi più di tanto di nascondere le lacrime che hanno cominciato a scenderle al fischio finale dell'arbitro.
Non sa nemmeno lei molto bene perché.
Se per lo sguardo doloroso e arrabbiato che Mario le ha rivolto alla fine della partita dove l'ha cercata subito.
O se perché anche lei a questa Champions ci tiene tanto, tantissimo.
Come ci teneva suo fratello che l'ultima volta che ha visto la coppa dalla grandi orecchie alzata di anni ne aveva 8.
E purtroppo non la vedrà mai più alzare.

"Stai piangendo amore ?"
Chiede Paulo , gli si spezza il cuore a sentirla così.

"Colpa della gravidanza , ormoni impazziti. "

"Darai la colpa alla gravidanza per i prossimi 9 mesi ?"
Rachele ridacchia asciugandosi le lacrime con la manica della felpa di Paulo che indossa.

"Non hai presente per quante cose darò la colpa alla gravidanza. "

"Stimolante da sapere. "
Ridacchiano insieme , Rachele vorrebbe essere solo fra le braccia di Paulo , stringerlo forte e impedirgli di sentirsi in colpa come sicuramente si sta sentendo.

"Non accusarti amore mio , per favore. "
Esclama poi Rachele tornando più seria.

"Non è facile. Ho mille pensieri. Se non avessi preso il doppio giallo , se avessi fatto goal , se..."

"Se niente Paulo. La squadra ha 11 giocatori e non ha solo Paulo Dybala.
Hai fatto una brutta partita. Capita. Ma gli altri non hanno fatto molto di meglio.
Non c'è solo un colpevole. Non sei solo tu. Non è colpa tua.
Non smetti di essere un bravo giocatore per una brutta partita.
Non smetti di essere amato per una partita.
Non smetti di meritarti il numero dieci soltanto per una partita.
E non smetti di essere una Joya per una partita. "
Rachele ha il tono duro e deciso , vuole far capire al suo ragazzo che sta dicendo delle cose vere anche se sono lontani e non può essere lì con lui per fargliele capire.

"Vorrei che fossi qui con me. Anzi che foste. Tu e nocciolina. Stringervi forte , isolarci nella bolla che creiamo quando siamo insieme. "

"Lo so , vorrei essere anche io li con te. Lo sai. "
Risponde Rachele cercando di non piangere di nuovo. Si sente in colpa anche se sa che sta semplicemente facendo il suo lavoro , che è la prima volta che li separa da quando lavora alla Juve ma non sarà di certo l'ultima.
"Sei da solo ?"

"No, c'è qua Fede , sta qua stanotte. "

"Sono più tranquilla sapendo che c'è qualcuno. Poi domani arrivo io , stiamo tutto il giorno io e te. "

"È tutto ciò che voglio. "

"Devo andare , è arrivato Mario. "
Esclama Rachele con voce un po' tremante , spaventata soprattutto dalle condizioni in cui può trovare il suo migliore amico appena si sarà girata.

Fix You. - Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora