9 UN'AMARA VERITÀ (parte 1)

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ANDRIU
Lei dormiva davanti ai miei occhi.
Non mi ero spostato un attimo da lì,non appena si fosse svegliata dovevo essere io a dirle tutto e aiutarla ad accettare la situazione,era l'ultimo desiderio di nostra madre, dopotutto.

Ieri sera il sigillo si era quasi spezzato, forse per la mia vicinanza o sarà stato il richiamo del nostro sangue o il rivedere questo paesino, anche se per pochi anni ma aveva visto già Rosdubh, o forse semplicemente per quell'attacco di smisurata rabbia e angoscia, visto come lei ieri sera fissava Alex doveva essere furibonda.
Sì, sarà stata una scarica di sensazioni troppo forti e confluite in un'unico istante a far vacillare il sigillo,infondo la nostra vera natura ci permette di manipolare le emozioni e di gestirle a nostro piacimento quindi in un certo qual modo anche se incosciamente lei potrebbe averlo fatto con sé stessa.

Ne era la dimostrazione quella visione di nostra madre,che con il contatto aveva trasmesso anche alla mia mente.
Aveva rivisto il loro ultimo incontro, momento in cui lei per difenderla alzò quel velo nella sua mente e sigillò la sua vera natura,quindi il desiderio di Alis di scoprire la verità le aveva mostrato l'inizio del suo oblio.
Il tutto aveva un suo perché,e chissà se non l'avessi fermata facendole perdere i sensi forse adesso saremmo stati seduti in giardino a parlare del nostro passato per recuperate il tempo perduto.

Ma avevo avuto paura,paura che lei non si fosse accettata o peggio che avrebbe perso il controllo di sé.
Desideravo che lei tornasse se stessa ma non così,non con rabbia o angoscia,volevo che tornasse da me perché era la cosa giusta da fare,perché era una sua scelta consenziente.

Avevo quindi deciso di parlarle e raccontarle tutto e poi lasciarle la scelta di accettare o meno la sua vera natura.
Ora il suo corpo era in bilico tra ciò che era per davvero e ciò che era stata fino ad ora,infatti la sua pelle ardeva ancora e percepivo a tratti la sua aura manifestarsi,ma tra poche ore tutto ciò sarebbe finito,e sarebbe tornata in quel limbo.
Mi basterebbe farle bere il mio sangue in questo preciso istante per dar fine alla sua trasformazione.
Ma era un processo molto delicato,poiché non potevo permettere che tutto ciò la turbasse al punto da farle perdere la ragione e renderla così un mostro senza coscienza.

Ormai avevo deciso.
Volevo raccontarle prima tutto e poi farle bere il mio sangue,per poi concludere il passaggio usando i miei poteri su di lei per condurla tra i meandri della mia memoria e far riaffiorare in lei i ricordi di un tempo passato e man mano che le immagini si fossero fatte più nitide nella sua mente anche la parte demoniaca che era in lei si sarebbe fatta strada in modo meno invasivo,senza turbare la sua integrità.

IL suo sonno era stato alquanto agitato,si era lamentata più volte e continuava a ripetere frasi e nomi di cui lei non conosceva neanche il significato,ma io si.

Mi sollevai dalla poltrona e mi sedetti al suo fianco sul letto.
Le passai una mano sulla fronte,volevo essere certo che la sua temperatura fosse scesa, e poi accarezzandole la guancia le spostai un ciuffo di capelli che aveva sul viso.
A quel contatto ricominciò il suo vaneggio.
<Driu...Driu...nostra madre...Kat...troppo sangue...ho paura...non lasciarmi...non lasciarmi...madre...il sangue....c'è troppo sangue...lui è qui...ci troverà....Driu...Driu...non lasciarmi>.

Tra i vaneggi,notai le lacrime scenderle dagli occhi e le passai il palmo della mano sul viso per asciugarle, poi le accarezzai la testa e poggiando la mia fronte sulla sua le sussurrai "Alis sono qui,al tuo fianco,non ho nessuna intenzione di lasciarti,lo prometto,sta tranquilla nessuno ti farà del male" e per un attimo il suo respiro trovò la calma, sapevo che erano solo vaneggiamenti ma mi sentii comunque felice di poterla aiutare con la mia vicinanza.

Mi distesi al suo fianco con il viso rivolto verso il suo e le strinsi la mano nella mia e con l'altro braccio le avvolsi il fianco, proprio come facevamo da bambini, e in quella posizione trascorremmo il resto della nottata, che fu più o meno tranquilla.

DESTINO OSCURO La rosa nera(#wattys2019 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora