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Mi svegliai verso le 7.15 del mattino di una calda giornata di maggio, feci una doccia fredda per svegliarmi un po', mi vestii con una maglietta bianca e dei jeans blu scuro, misi un po' di gel sul mio ciuffo rosso, presi il vecchio truck di mio padre ,che era fuori città, e invece che avviarmi sulla strada che porta a scuola, come al solito, presi la strada che portava da Veronica, la mia ragazza, così che poi saremmo andati da Pops per far colazione prima di entrare a scuola. Alle 8.15 ero parcheggiato sotto casa sua proprio come avevamo prestabilito la sera prima; ma Ronnie non c'era ancora. Le lancette dell'orologio che lei mi aveva regalato per Natale continuavano a scorrere: 8.20 8.25 8.30 ... Ma Ronnie non si era ancora fatta vedere, così provai a chiamarla sul suo cellulare, ma mi partì subito la segreteria telefonica, così decisi di scendere dalla macchina ed entrare nella Peembrooke. Aprendo la porta notai subito che la sedia sul quale di solito André sedeva, per fare da guardia, era vuota; salii le scale e vidi la porta dell'appartamento a terra, c'era una grossa incavatura al centro e incavature più piccole sparse come se una o due persone l'avessero buttata giù con più calci. Senza pensarci entrai e gridai i nomi di Veronica e i suoi genitori più e più volte e dopo aver urlato 3 o 4 volte sentii una voce molto debole, provenire dallo studio di Hiram. Con uno scatto entrai e vidi Hermione, stesa a terra, in una pozza di sangue, con una mano ben stretta alla spalla e capii che qualcuno l'aveva sparata. Mentre digitavo il numero per chiamare un ambulanza le chiesi dove fosse Veronica e le uniche parole che riuscii a dire con la sua vove tremante furono " chiama Hiram " . Dopo aver chiamato l'ambulanza , chiamai Hiram e gli dissi quello che era successo, lui con una voce calma mi disse che stava arrivando e chiuse la chiamata. Cercai delle bende e fasciai la spalla di Hermione così che uscisse meno sangue possibile e cercai anche di tenerla sveglia con domande del tipo: chi fosse stato e dove fosse Veronica, ma lei non riusciva a dire un'altra parola . Dopo 10 minuti l'ambulanza e Hiram arrivarono quasi contemporaneamente, caricarono Hermione prima su una barella arancione e poi sull'ambulanza che ancora suonava. Allora mi avvicinai a Hiram e gli chiesi se lui sapesse dove fosse Veronica , lui guardò in basso e scosse la testa ma in maniera troppo tranquilla , il suo volto non sembrava minimamente sconvolto dal accaduto , doveva per certo sapere che prima o poi sarebbe successo. Ma nonostante questo aveva gli occhi lucidi, come quelli di un marito a cui hanno appena sparato alla moglie, e come quelli di un padre al quale avevano portato via la figlia. Poi, dopo qualche secondo, alzò la testa verso il cielo azzurro e aggiunse : " L'hanno presa ... quei bastardi hanno preso mia figlia!".
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Ma noi restiamo
ChickLitVeronica Lodge e Archie Andrews, due ragazzi di Riverdale, innamorati persi.