Una volta lavata e vestita. Seguo "Danielle" per un lungo corridoio, fino a portarmi nell'atrio "questo palazzo è enorme" mi guardo intorno "Angelica, vedo che hai accettato il mio prezioso invito" incrocio le braccia al petto "avevo altra scelta" lui mi sorride "penso di no. Ma adesso prova a rilassarti faremo solo una piccola passeggiata" mi prende sotto braccio e iniziamo a camminare "allora, cosa mi racconti di te" lo guardo e sorrido "io ero una senzatetto" lui mi guarda perplesso "davvero?" annuisco "ho vissuto dieci anni nella stazione di Milano guadagnandomi soldi suonando la chitarra è ho sempre sperato che i miei genitori mi venivano a prendere" abbasso lo sguardo "poi cosa è successo?" il principe sembra interessato "con i poco soldi che avevo sono riuscita a comprarmi il biglietto aereo per Londra e sono arrivata qui" Edward annuisce "come hai conosciuto Niall" lo guardo e sorrido "quando stavo ancora a Milano, una bambina si era persa e l'ho aiutata a ritrovare la mamma. Per caso incontro Niall e mi ringrazia per averli riportata la bambina. Mi ha offerto dei soldi ma ho rifiutato" lui spalanca gli occhi "perché hai rifiutato? Quei soldi ti avrebbero fatto comodo" io aggrotto le sopracciglia "non voglio essere comprata, mi sono guadagnata tutti quei soldi da sola, adesso viene uno e mi da una somma che io potrei permettermi vestiti e forse anche un appartamento in affitto? E tutto quello che ho fatto in dieci anni vado via così?" il principe spalanca le braccia "questo cara Angelica si chiama botta di culo" io scuoto la testa "tu non capisci, io stavo bene. Vivendo per strada, guadagnarmi qualcosa in maniera onesta, stavo bene con quello che mi potevo permettere, lo capisci questo?" lo guardo ed Edward annuisce "tu invece perché fai tutto questo? " il principe aggrotta le sopracciglia "non sono affari tuoi" gli metto una mano sulla spalla "Edward... ho capito tutto. Lo so che tutto questo non lo fai con piacere" incomincia a diventare tutto rosso e cambia la sua espressione "ah no? E sentiamo... perché?" lo guardo con attenzione "ogni volta che stiamo insieme, non mi tocchi, cambi radicalmente" mi interrompe "questo non è vero" annuisco "senti Edward, quando vorrai parlarne, sai dove trovarmi. Non posso costringere nessuno ma se hai bisogno d'aiuto, io ci sono" camminiamo ancora un po' senza parlare "non c'è una soluzione" sorriso guardando le rose che stanno in giardino "tutto ha una soluzione. Il tempo sarà la soluzione, noi saremo la soluzione e soprattutto sei tu l'artefice del tuo destino, quindi puoi cambiare le carte in tavola quando vuoi" dopo questo non dice niente più e ritorno nella mia stanza accompagnata da quell'uomo "tutto bene la passeggiata signorina?" annuisco pensando ancora alle parole del principe "come ti chiami?" mi guarda e sorride "il mio nome è Oliver" lo guardo "signor Oliver, per caso qualcuno minaccia il principe?" lui mi guarda con sospetto "che io sappia no signorina" annuisco "allora ci deve stare un'altra cosa" arrivati davanti alla porta entro e mi chiudo la porta alle spalle "Angelica, sei stata straordinaria" sorrido "grazie Zayn" vado vicino alla porta e faccio scattare la serratura, mi spoglio mettendomi qualcosa di più comodo e vado verso la libreria "cosa stai facendo?" prima che veniva la signora so - tutto - io ho visto un diario nella libreria e non l'ho ancora visto, può darsi che troviamo un indizio" "va bene, tu controlla, io vado, devo vedere se Liam o Louis hanno trovato qualcosa, poi ti dirò tutto" apro il diario e trovo un cuore a inizio pagina con su scritto il nome del principe. Questo sicuramente non è opera del principe. Vado avanti sfogliando le pagine e trovo, frasi d'amore, afonismi sulla vita, fino a quando trovo te foto, la prima sono due mani che si tengono per mano, l'altra sono il principe e un'altra ragazza che si baciano e poi vedo la stessa ragazza che pulisce l'atrio e il principe che la guarda di nascosto sorridendo. Confusa da queste immagini, vado più avanti. La ragazza si chiama Madison Fletcher e c'è una frase che mi incuriosisce e che forse mi toglierà ogni dubbio "sono scappata, vuoi sapere perché?" bene adesso scopriamo la verità, prima di questo mistero. Bussano alla porta e io metto tutto sotto al materasso. Aspetto la porta e trovo il principe non proprio sereno "perché ti sei chiusa dentro?" mi appoggio alla porta "perché mi stavo cambiando" dico una mezza verità "io non penso che starò con te oggi pomeriggio, ho del lavoro da sbrigare, quindi ora andiamo a mangiare e poi te ne starai in giardino, portati un libro, ascolta musica, non lo so e non mi interessa basta che non stai nel palazzo" annuisco e scendiamo per andare a mangiare. Stranamente, Liam, Louis e Perrie sono già seduti a tavola, ma subito noto la che c'è qualcosa che non va. Louis si passa in continuazione la mano tra i capelli, mentre gli altri due lo guardano come se da un momento all'altro potesse esplodere "a quanto vedo siete arrivati in orario" Edward sorride e si siede "Angelica vicino a me" mi ferma la sua voce e ritorno indietro per poter sedermi vicino a lui "Louis, ti vedo un pò nervoso, è successo qualcosa?" il principe la guarda con sospetto "no assolutamente" fa un sorriso tirato, mentre io continuo a guardarlo, faccio cadere il fazzoletto a terra e mi abbasso per prenderlo "Zayn, cosa sta succedendo a Louis?" premo il pulsante di attivazione così mi sente, ritorno al mio posto e aspetto una risposta "Eleonor si è sentita male. Colpa della gravidanza, ma ora sta bene, Harry l'ha soccorsa, ma Louis vuole andarla a vedere" guardo Louis che finalmente mi rivolge lo sguardo e io gli sorrido complice "Louis, oggi pomeriggio vieni a prendere una boccata d'aria con me, ci sono dei fiori in giardino veramente molto belli, potremmo scrivere un bel libro per la regina" il principe mi guarda arrabbiato "questa cosa non puoi farla da sola? In camera ti ho detto che non puoi incontrare gli altri. lo so ma Louis ne sa parecchio sui fiori, ma non ha una bella scrittura, è peggio della scrittura dei medici, credimi" il principe ci pensa su "è un gesto carino da portare alla regina, così almeno si può distrarre dai suoi tanti incarichi" il principe mi guarda e io sostengo il suo sguardo "va bene, ma porterai Oliver con te" annuisco e sorrido senza farmi vedere dal principe. Mangiamo in silenzio e quando il principe ci dice di andare, io e Louis ci dirigiamo verso il giardino, senza mancare ovviamente la presenza di Oliver "come facciamo a sbarazzarci di lui?" sussurra e indica Oliver "non ti preoccupare è innocuo, fammi fare a me" annuisce e giriamo vicino al giardino, quando finalmente vedo una figura inginocchiata a terra. Louis si pretende verso di lei, ma io lo trattengo "Louis, mi vai. prendere questi fiori, se me ne porti uno sono sicura che faremo felice la regina, io invece vado a raccogliere questi altri. Lo so che ti ho lasciato il compito qui difficile scusami" gli accarezzo un braccio "non ti preoccupare, porta Oliver con te, perché non voglio che tu ti punga con le spine delle rose, dopo il principe se la prenderebbe con me. io torno tra cinque minuti esatti" mi prende la mano e mi infila un bigliettino "va bene, allora ci vediamo tra cinque minuti" Louis annuisce e fa finta di vedere i fiori, per cercare quello che gli ho chiesto "vieni Oliver, aiutami, per piacere" gli sorrido e lo porto dalla parte opposta e mentre cammino d'avanti a lui leggo il biglietto che mi ha dato "grazie" sorrido e incomincio a camminare dalla parte opposta.
(POV ELEONOR) Mi sento un pò frastornata, ma mi sono subito ripresa. Menomale che il bagno più vicino era quella della cucina e Harry subito è venuto in mio soccorso. Mi ha aiutato e mi ha consigliato di andare a casa, ma non lascio da solo Louis, può aver bisogno di me e io voglio esserci, nel bene e nel male. Vedo una figura avvicinarsi e subito riconosco l'andatura di Louis, ma nessuno dei due si avvicina rapidamente per non destare sospetti, appena si trova più vicina a me lo sento parlare "tutto bene?" la sua voce è fredda "si" sento un sospiro pesante "mi hai fatto preoccupare tantissimo" non mi guarda, ma io lo sento "scusami" finalmente mi rivolta uno sguardo "Eleonor, perché non vai a casa e ti riposi?" scuoto la testa "no Louis, voglio starti vicina" lui chiude gli occhi "io lo so che tu mi stai vicina, lo sento, qui dentro" si mette una mano sul cuore "non voglio che capiti qualcosa di brutto e nessuno dei due" il suo sguardo si rivolge verso il mio ventre "Lou sono cose normali. Sono cose della gravidanza, dopo tre mesi, sarà molto più semplice, dobbiamo solo abituarci all'idea che avremo un figlio" gli sorrido e anche lui sorride "finalmente ho visto un sorriso sul tuo viso" mi avvicino ma poco "sei tu che mi rendi felice e il fatto che non ti posso abbracciare, mi fa male. Vorrei stare tutto il tempo vicino a te, sapere sempre come stai, e starti vicino. Non pensavo che sarebbe stata così la tua prima gravidanza" abbassa il suo tono di voce e abbassa lo sguardo "Lou, questo è il massimo che io possa desiderare, questo bambino è stato concepito con amore, non è un errore e anche se lo fosse, sarebbe stato un bellissimo errore solo perché è anche tuo. Io sto bene, tra poco questo gioco finirà e potremmo vivere insieme, forse in una casa tutta nostra e tu mi starai vicino tutto il giorno, con il tuo fare protettivo e ossessivo, va bene?" rido un pò e lui mi imita "va bene. Ti giuro che questa cosa si concluderà prima del previsto" annuisco "mi fido di te. Ma non accelerare i tempi. Non andare di fretta. Non commettere errori, come tuo solito. Sei troppo impaziente Lou. Ascolta i ragazzi. Loro ti saranno di aiuto" annuisce "Adesso vai da Angelica" annuisce di nuovo. Si gira e raggiunge rapidamente Angelica "Lou!" lo chiamo e lui si gira "prendi il fiore" alzo gli occhi al cielo e lui mi sorride strappano un fiore qualsiasi "sei il solito" incrocio le braccia "sei tu che mi distrai" fa un sorriso malizioso, che non fa altro che farmi sorridere ancora di più. Dopo che è sparito dal mio raggio visivo continuo a innaffiare i fiori.
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Ricchezza e povertà
RomanceC'era una ragazza, Angelica, che non viveva una vita facile, dormiva in strada e guadagnava cantando e suonando la sua chitarra. La sua passione era la musica, desiderava andare all'università di lingue per migliorare la sua pronuncia inglese. Era i...