11 UN'AMARA VERITÀ (parte 3)

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Alis
Aprendo gli occhi mi ritrovai ancora su quel letto, in quella stanza.
Avevo quasi sperato che fosse stato tutto frutto della mia mente, uno dei miei dannati incubi, ma compresi dal mio tremendo mal di testa e dalla mia spossatezza che mi sbagliavo.

Percepii delle voci provenire dal piano sottostante che mi spinsero ad alzarmi e incamminarmi verso le scale.
Non appena fui vicino la sala della biblioteca riconobbi benissimo a chi appartenevano le voci di quella animata discussione.
Rimasi per qualche minuto poggiata al muro vicino la porta per cercare di capirci qualcosa.

"Come hai potuto Alex? Ti ho lasciato da solo con lei solo tre stramaledette ore! Ti rendi almeno conto della gravità della situazione? Avresti anche potuto ucciderla!DANNAZIONE!"

"Ma non è successo Driù, datti una calmata. Ho sbagliato lo sò perfettamente, ma non puoi davvero pensare che le mie intenzioni fossero di farle del male! Purtroppo non è una cosa che dipende totalmente dalla mia volontà, non riesco a controllarmi a pieno quando le sono vicino.
Ma questo non significa certo che le farei del male.
E successo! Basta! È inutile starci a rimuginare, infondo non cambierebbe le cose. E poi non dimenticare che il legame non mi permetterebbe di ucciderla in ogni caso, quindi non farne una tragedia!"

"Dovevi solo starle lontano qualche ora!solo qualche ora Alex nient'altro!
Adesso non si fiderà mai più di noi, penserà chissà cosa.
Sei stato un irresponsabile, ecco la verità, hai pensato solo ai tuoi dannati impulsi, spinto da quel dannato legame! Se lei decidesse di allontanarsi da quì senza volermi mai più parlare giuro che te la farò pagare a vita FRATELLO!"

"Bhe penso che potrai chiederglielo di persona perché ci sta ascoltando da un pò ormai!"

E a quel punto il silenzio piombò nella sala.
<dannazione>pensai tra me, maledetto ragazzo,comincio a detestarlo ogni secondo di più.

"Alis? Non mi sembra educato origliare tesoro...perché non entri semplicemente e ti accomodi,infondo ti sarebbe più semplice goderti lo spettacolo,Andriu stava giusto per illustrarmi qual è il modo più consono per intrattenere gli ospiti!" Alex aveva un odioso sorriso sul viso mentre si voltò verso Andriu.

"Sei un....!...Alis ti prego entra pure,non è il caso che tu ti nasconda.
Mi dispiace se la nostra discussione ti ha svegliata " la voce di Andriu era tornata alla sua naturale compostezza.

A quelle parole mi incamminai nel salone trovandomi davanti una scena sconvolgente.
Dovevano essersele date di santa ragione perché era tutto sottosopra in quella sala.
Spalancai gli occhi spostando il mio sguardo da destra a sinistra sù entrambi.

"Che eravate fuori di testa mi era già chiaro,ma dovete avere dei problemi serii per ridurvi in questo stato tra di voi!Che diamine è successo qui?" Ero sconvolta.

"Mi dispiace ma la situazione ci è sfuggita un po di mano. Io e Alex abbiamo avuto una piccola divergenza sui suoi modi di fare!"disse Andriu guardandosi attorno e poi linciando Alex con gli occhi, e notai un evidente occhio nero sul suo viso che man mano tendeva a sanarsi.

"Sì,Alis tranquilla io e tuo frat...io ed Andriu ci stavamo solo confrontando un pò su come gestire al meglio la tua permanenza qui"

"Oh,ma in questo posso aiutarvi io,non c'era certo bisogno di passare alle maniere forti,infatti toglierei immediatamente il disturbo se mi fosse possibile"dissi con un sorriso forzato e con voce acida.

Andriu guardò prima me con espressione colpevole e poi Alex con odio.

"Ecco idiota!questo è il risultato dei tuoi modi da principe dei miei stivali" disse avanzando verso di lui.

DESTINO OSCURO La rosa nera(#wattys2019 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora