Capitolo tre.

379 32 3
                                    

Quando mi sveglio sono le 10am, ho saltato scuola, strano ma vero non volevo andarci.

Ieri dopo che Liam se n'era andato dal tetto iniziai a piangere, rimasi lì per un ora a pensare, avevo bisogno di silenzio, anche se quest'ultimo è proprio la cosa più rumorosa, perché il silenzio ti fa ragionare di più, ti sprona a pensare.
Poi inviai un messaggio a Ryan per avvisarlo del fatto che non mi sentivo bene e che sarei ritornata a casa.

Mi alzo dal letto e vado in cucina per fare una bella colazione, Deborah è a lavoro e Ryan a scuola, quindi sono da sola a casa, perfetto.

Ritorno in camera mia, accendo lo stereo e inserisco dentro il CD dei miei cantanti preferiti, i '30seconds to mars', la prima canzone che vado a cercare è 'Do or die' , è quella che mi piace in assoluto in questo album, inizio a cantare con tutta me stessa, la musica mi fa raffiorare bei ricordi, ricordi che non devono essere sepelliti insieme alla mia felicità.

Piano piano vengono su anche i brutti ricordi di conseguenza squoto la testa per allontanarli.

Mi metto a sedere sul letto e prendo da sotto il cuscino il mio vecchio diario rilegato in pelle nera, leggendo la prima pagina mi viene un piccolo sorriso.

24 dicembre 2008

Oggi è la vigiglia di natale, Jacke mi ha portato a pattinare sul ghiaccio, e sinceramente era più bravo quel bambino di sei anni che sarà caduto minimo tre volte, Jacke invece cadeva ogni volta che cercava di rialzarsi.
Era così adorabile con le fossette e il naso e le guancie rosse per via del freddo.
Dopo cinque minuti che cercava invano di rialzarsi si è arreso e ha optato per stare seduto e guardarmi pattinare, poi andammo a bere una cioccolata calda al bar più vicino.
Non ho mai riso cosi tanto in vita mia.
Poi ieri è stato il primo giorno che mi ha detto 'ti amo' cosa posso chiedere di più dalla vita?
Sono felice e innamorata, nessuno ma dico nessuno può abbattermi se c'è lui al mio fianco.

Senza che me ne accorga una lacrima scende lungo la mia guancia destra, mi mancano troppo i momenti felici.

La vibrazione del cellulare mi distolge dai miei pensieri, è un messaggio di Ryan.

Da: Ryan
Oggi finiamo prima, porto un mio compagno a casa lo devo aiutare con gli appunti di biologia.

A: Ryan
Non c'è problema, non mi vedrete nemmeno, sarò un fantasma.

Da: Ryan
Non ti ho chiesto di rinchiuderti in camera tua.

A: Ryan
Lo so ma lo voglio io.

Dopo aver guardato l'ora butto il cellulare sul letto, sono le 1.30pm, Ryan dovrebbe tornare tra 30 minuti quindi decido di scendere e preparare da mangiare. Una semplice pasta al pomodoro.

Sento le chiavi nella serratura, dev'essere Ryan ma la figura che entra in cucina non è lui, è proprio una delle ultime persone che avrei mai pensato di vedere a casa mia, dalla sorpresa mi cade il bicchiere di vetro che avevo tra le mani facendolo schiantare al suolo riducendolo in tanti pezzettini, in quel momento il contatto del bicchiere e il pavimento faceva un rumore assordante, quasi irritabile per le mie orecchie.

'Ehi, stai bene?' chiede preoccupato avvicinandosi a me.

Someone like you || Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora