Bellissima creatura.

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Alla fine ogni nostra effimera speranza si è dileguata,
come il tuo sorriso
dal tuo viso.

Giaci tra queste bianche ed apatiche pareti; bianche ed apatiche come la tua espressione gli ultimi mesi della tua malinconica vita. Giaci su questo letto di obitorio, dove gli incubi di ogni essere umano sussultano per poi svegliarsi.
Avrei voluto strapparti via da questi dannatissimi demoni, ricucire definitivamente tutte le tue ferite e riuscire a salvarti.
Avrei voluto prenderti la mano, come una madre affettuosa fa con il suo bambino, quando insieme passano per una via affollata. Avrei voluto proteggerti, come un soldato fa con la sua patria.
Avrei voluto solo tenerti al sicuro da questa tempesta che si è abbattuta furiosamente su di te.
E ti chiedo scusa per tutto ciò che hai dovuto passare a causa mia;  ti chiedo scusa per non esser riuscita a salvarti.
E perdonami se sono stata la causa della tua dipartita.
Sono divorata dal rimorso, come il Cristiano sbranato dai leoni. Vivo con la consapevolezza di aver ucciso la persona più importante della mia vita.  E non me lo perdonerò mai e non so quanto durerà questo "mai", ma spero non a lungo.
Sento freddo in questa grigia stanza; vedo la Morte tenere lo sguardo fisso su di te, come il ladrone davanti al tesoro.
E lei sorride mentre la mano ossea, accarezza la guancia sgualcita del tuo pallido cadavere.
Le tue labbra sono serrate in un'espressione di malinconica dolcezza.
E vorrei che tu potessi ascoltare le parole di una persona che senza di te non sa come scalare questa montagna.
E vorrei che tu potessi aprire gli occhi e vedere per la prima volta le lacrime rigare il mio volto.
Vedresti il vero colore dei miei occhi, fino a poco tempo fa, serrati da una lastra di ghiaccio.
Capiresti quanto eri essenziale per me; quanto lo erano i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci e le tue risate.

Seppur il tuo corpo sia freddo come il ghiaccio ed il tuo viso sia pallido, rimani comunque la rosa più bella che io abbia mai potuto tenere tra le mani.
Emanavi una luce così bella e triste allo stesso tempo, tanto da far gelare il sangue a chiunque ti guardasse negli occhi.
Come un bambino riuscivi ancora a meravigliarti della semplicità della natura; come un uomo riuscivi ad affrontare qualsiasi vascello fantasma remasse contro la tua possente nave. Ma nulla era abbastanza. Alla fine anche il guerriero più forte cedette al suo destino.

Riposa in pace, bellissima creatura.

Ferite Sanguinanti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora