It's all written

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Gli ansimi ed i gemiti riempivano gli spogliatoi vuoti del campo da football. Nelle docce, in disparte il ragazzo affondava ancora una volta nel corpo atletico e flessuoso dell'altro che si reggeva alle piastrelle bagnate della doccia.
"Dio quanto amo scoparti il culo" disse mordendogli il collo.
"Non...no lasciarmi segni, te l'ho già detto" ansimò prima di venire copiosamente fra le mani del ragazzo. L'altro si spinse ancora una volta dentro di lui prima di venire nel preservativo.
"Non vuoi che si sappia in giro che il capitano della squadra si fa fottere come una puttana negli spogliatoi?"
"Dio sei disgustoso Aidan, vattene a fanculo" spingendo il corpo del ragazzo lontano da se.
"Intanto mi sembra di piaccia farti fottere il culo ogni volta dal sottoscritto"
"Tu non sai niente Aidan, adesso vattene" . L'altro lo guardò negli occhi, abbozzando un sorriso.
"Buon allenamento Jason" andandosene.
Jason sospirò appoggiando la fronte sulle piastrelle lasciando che l'acqua scendesse su di lui. Finiva sempre così quando c'era Aidan di mezzo, avevano iniziato quello pseudo gioco circa l'estate scorsa e non si aspettava di certo che dopo quella avventura la cosa continuasse. Il fatto è che poteva anche starci infondo erano al college, ma non aveva fatto i conti con i suoi sentimenti, Aidan era stato come una doccia fredda, non avrebbe immaginato di provare qualcosa per lui. Dopo la vicenda di Noah e quello stupido del suo fratellastro, si era avvicinato ad Aidan in quell'ultimo anno, avevano qualche corso insieme e qualche chiacchiera se la scambiavano. Il disastro era avvenuto quel estate, era con alcuni amici ad una festa sulla spiaggia, dove c'era anche Aidan, ma poi ricorda di essersi ritrovato ubriaco ed eccitato a fare sesso con il moro sulla spiaggia. La cosa poi ha preso una piega del tutto inaspettata trovandosi a fare sesso con Aidan praticamente ovunque, non ne avevano mai parlato e questo era stato un problema visto che come un coglione se ne era innamorato, ma sapeva la reputazione del moro quale era, sesso e solo sesso, a lui piaceva scambiare amante.
"Cazzo". Non poteva reggere quella situazione ancora per molto, stava male, soffriva ogni qual volta vedeva Aidan con qualcuno o provarci, e questo incideva sopratutto sul rendimento in campo, aveva la testa fra le nuvole, il coach addirittura si era accorto del suo cambiamento. Doveva chiudere qualunque cosa ci fosse con Aidan, non voleva ancora umiliarsi per poter avere anche per poco il ragazzo.

Aveva deciso di ignorare Aidan completamente, non l'aveva cercato e questo era stato decisamente un punto a suo favore, rivederlo significava cedere ancora una volta, e lui non voleva questo, si stava arrendendo ormai all'idea che Aidan non avrebbe mai provato qualcosa per lui.
"Ehi Jason"
"Ciao Travor" sorrise al compagno di corso.
"Complementi per la partita di domenica, siete stati grandi"
"Grazie, come sempre il lavoro di squadra ripaga sempre"
"Non sono stato d'accordo però sul ammonizione che hai avuto, voglio dire quello stronzo ti era praticamente venuto addosso"
"Già...ma è stato un mio errore attaccarlo verbalmente"
"Senti...sei libero domani sera?"
"Domani sera? Mhhh si perché?"
"Perfetto, ti passo a prendere alle nove, adesso ho un corso e sono in ritardo, ci vediamo" disse prima di andare via. Jason restò immobile non potendo replicare, Travor Wilson l'aveva appena invitato ad un appuntamento, certo era davvero un bel ragazzo, davvero molto bello, solo che non si aspettava che potesse interessargli visto che, poche volte si erano fermati a chiacchierare. Ma forse era meglio così , distrarsi con altre persone per non pensare al problema principale.
"Adesso te la fai con Wilson?"
"Lasciami in pace Aidan"
"Perché mi stai ignorando da giorni?"
"Smettila, non ho voglia di parlarti"
Aidan lo afferrò per un braccio trascinandolo, contro protesta del capitano, nel bagno, fortunatamente erano vuoti visto che erano tutti a seguire.
"Ho detto lasciami Aidan"
"Mi spieghi che hai?"
"Perché ti importa?" Sorrise amaramente.
"Ah adesso ho capito, non hai nessuno da scoparti e quindi hai pensato di vedere se fossi disponile per te"
"Ma che cazzo stai dicendo Jason" il moro lo bloccò fra lui e la porta dell'abitacolo. Jason sentiva le gambe venir meno, la vicinanza era troppa ed il profumo di Aidan gli inebriò le narici.
"Dici quello, ma guarda che effetto ti faccio"
"Lasciami andare Aidan...ti prego"
"Perché?" Avvicinando le sue bellissime labbra carnose alle sue. Dio non voleva quello, lui non voleva essere un'altro buco da scopare, lui voleva Aidan ma non poteva averlo, gli occhi gli iniziarono a pizzicare, non voleva mostrarsi debole davanti ai suoi occhi
"Ho detto lasciami andare" spinse il corpo del moro, assestandogli uno schiaffo, Aidan si toccò la parte lesa incredulo.
"Io...." uscì velocemente dal bagno, corse fino a giungere la porta della sua camera, dove si chiuse dentro.

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