La sveglià suonò e mi svegliai di colpo, mentre le note sublimi di Paolina accarezzavano le mie orecchie, rendendomi felice, alle 7 del mattino.
Mi alzai dal letto controvoglia, e dirigendo il mio sguardo verso l'armadio delle speranze scelsi cosa indossare. Per il primo e ultimo giorno di scuola volevo qualcosa di affascinante, ma senza sembrare una poco di buono per non deludere mia madre e le sue amiche pancine. Alla fine optai per un abito blu a maniche lunghe, calze 50 den, e degli stivaletti di velluto nero. L'emozione che avevo dentro passava tramite i miei occhi come una cascata di petali di girasole.
Finalmente l'ultimo anno.
La mia voglia era pari al numero di padri che possedevo: 0. Gli uomini portano solo guai, per questo sono diventata una stronza, non mi merita nessuno. Io non sono come tutte le altre, mi guardai allo specchio e sussurai: "Io sono la fottutissima Pauline Thailandia Frangipane". Senza rendermene conto la canzone Paolina continuava a risuonare in sottofondo e notai dalla finestra degli uccellini muoversi a tempo, cambiai e misi una canzone dei muse e il mio cuore cominciò a battere pensando a Chris Wolstenholme, l'unico uomo che avessi mai amato. Scesi di corsa, presi lo zaino e sgraffignai dalla cucina qualche biscotto e una tazza di caffè. Mia madre mi guardò con disappunto, per poi sorridere dicendomi: "Sei speciale, prendi l'ombrello verde mi raccomando e fai attenzione". Infatti fuori pioveva, ma io l'ombrello non lo aprii, perchè la pioggia era amica del mare che avevo dentro. Britney, mia madre, era una donna diligente, ma non mi capiva e non lo avrebbe mai fatto, perchè io ero speciale, io ero Pauline.
Mia madre aveva voluto tenere il cognome di mio padre Frangipane. Ma io da vera ribella lo facevo abbreviare in Frangy.
Presi la macchina e arrivai a scuola, accesi una black devil rosa e guardai il fumo disperdersi come le mie speranze. La stessa scuola, le stesse facce, le stesse emozioni dolorose. La campanella suonò, entrai a scuola, poi in classe, poi mi sedetti nell'ultima fila e misi i piedi sul banco, da vera alternativa. Sarei volentieri scappata, il mio blu interiore non poteva sospettare di vedere una novità nella scuola. La lezione di inglese stava per iniziare quando tuttò cambiò.
La porta si spalancò come le acque si mosè e entrò un nuovo studente. Con una maglia rossa, fisico scolpito, capelli mori e occhi verdi come le foglie profumate di alloro per la petalogia, io lo riconobbi: era Harold Colin Wolstenholme.
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♡ viola come la zona living ♡
FanfictionPauline Thai è una ragazza trasgry, ha problemi con il genere maschile e si sente superiore a tutti. L'unico uomo della sua vita è Chris Wolstenholme destinato a rimanere un sogno proibito. Fino a quando Colin, un nuovo alunno, non mette piede nella...