Jack Frost Cuore Di Ghiaccio.

Il Cavallo....

Jack POV

Il viaggio fu lungo e faticoso. Io e Google ci scambiamo spesso di posto per far riposare prima un braccio, poi l'altro. Andammo alla massima velocità, sicuri che Pitch ci avrebbe raggiunti da un momento all'altro. Non lo fece, anche se lo sentivo vicino. Era lo stesso per Google. Il suo radar era impazzito, sentiva Pitch dappertutto, si girava di continuo a controllare. Capii che era la sfera nel ghiaccio che emetteva una frequenza oscura costante, come il ronzio di una mosca.

Ai confini più lontani del Polo venimmo intercettati dalle fatine di Dentolina; troppo stanchi per rispondere ai loro squittii continuammo a volare. Un paio di loro ci precedettero così trovammo ad aspettarci Nord, che ci faceva segno di atterrare al centro di una piazza ghiacciata esterna. Quando lasciammo il globo cademmo a terra sfiniti. Dentolina e Bunny vennero ad aiutarci.

-Shonne! Che è successo?

-Shonne?

-C'è la ragazza li dentro...

Annaspò Google, cioè Shonne.

Dentolina, Nord, Bunny e Sandy ammutolirono (c'è da dire che da parte di Sandy era impressionante).

-Ali?

Disse Dentolina.

Il globo si compresse all'improvviso, il ghiaccio crepò e spire di sabbia vorticarono sempre più veloci in circolo. Aspettammo per un tempo indefinito che succedesse altro. Sciolsi il ghiaccio e comparve Ali. Rimase dritta in piedi per un paio di secondi, poi si accasciò a terra con un sospiro. Mi precipitai verso di lei, mi inginocchiai al suo fianco e le presi la testa tra le mani. Era incosciente.

-Ali...

Mi girai verso Nord.

-Cosa devo fare?

Nord sembrò riluttante a rispondermi, poi guardò Ali e il suo sguardo si raddolcì un poco.

-Portala dentro.

Sul balcone principale del Polo erano ammassati fogli, giocattoli rotti, penne, matite, righe e anche elfi. Nord lo sgomberò con un braccio e mi fece segno di mettere Ali sul tavolo. La poggiai delicatamente sopra un paio di peluches, che le misi sotto la testa a mò di cuscino. Ali mugugnò, sembrava stesse sentendo del dolore. - Nord?

Stava trafficando coi comandi del suo tavolo principale.

-Arrivo Jack.

Un urlo di dolore mi fece tornare ad Ali.

-Nord!

-Arrivo...

Ali aprì gli occhi all'improvviso. Erano completamente neri, spaventati, furiosi. Mi precipitai al suo fianco, poi salii sul tavolo e misi i miei occhi all'altezza dei suoi.

-Ali, ci sei? Guardami Ali. Guardami.

Il suo sguardo era opaco, non mi vedeva, il raggio dei suoi occhi mi attraversava. Tramava. La afferrai per le guance per tenerla ferma.

-Ali.

Non la smetteva di tremare.

Le misi le mani dietro la testa e appoggiai la sua fronte alla mia, i nostri nasi si sfioravano.

-Ali...

Ero disperato. Intorno a me era un caos di gente che si affaccendava a fare chissà che. Tutti parlavano, tutti si muovevano. Volevo che tutti stessero zitti e fermi, e l'unica persona che non avrei voluto lo facesse lo stava facendo.

Le accarezzai il collo, e sotto le dita sentii qualcosa di pungente. Era il mio ciondolo. Le avevo detto che l'avrebbe protetta. Mi abbassai a baciarlo e quello si illuminò, attivandosi con quel potere che gli avevo dato tanto tempo prima, cioè tenere lontano Pitch. Non sapevo che effetto avrebbe avuto ora che Pitch l'aveva il suo controllo, ma speravo positivo.