Capitolo 1

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05 agosto 2018

«Libertà!» Urlò felice Lena, abbracciata a Fred, mentre traduceva in parole il sospiro di Eva, appoggiata alla balaustra del balcone accanto a Bridget.

Erano le due di un pomeriggio molto caldo, ma la brezza che spirava al sesto piano di quel palazzo così fuori moda rispetto al resto dell'architettura lussuosa lì attorno era davvero inebriante.

Ormai per loro quattro era un rito passare le vacanze a Cap Ferrat nella casa dei genitori di Fred. Nonostante non ci fosse più nei quattro amici l'ebrezza della scoperta di quei luoghi, i posti avevano lasciato in loro un calore familiare che faticava ad andarsene.

Quattro anni prima Eva e Bridget avevano aiutato Fred a uscire dalla temutissima friendzone: gli avevano proposto un menù con cui stupirla, aiutato da quella vista meravigliosa – a metà del golfo tra Cap Ferrat e Villefranche sur Mer – e a convincere Lena a concedergli una possibilità.

Inutile dire che se non fosse stato per loro, pronte a uscire per girare due o tre locali di Nizza e aperte a conoscere qualche ricco ereditiere, Fred sarebbe ancora l'amico non corrisposto e lui e Lena non avrebbero usato la casa vuota nel modo migliore.

Le due ragazze erano tornate a mani vuote, ma almeno Fred era riuscito a dichiararsi e a diventare il ragazzo di Lena, dando così il via alla tradizione delle loro vacanze di gruppo.

Ogni anno tornavano sul luogo per aprire la casa ai genitori dell'unico maschio del compagnia, lasciando lo spazio necessario alla coppia che, nonostante la presenza delle altre due, non sembrava infastidita o le faceva di troppo, riuscivano a convivere al meglio.

Eva, come Bridget, era sempre nella stessa condizione di aridità emotiva di quattro anni prima: a Londra avevano intessuto delle storie, ma nessuna era riuscita a superare l'inverno, i ragazzi si rivelavano dei totali fallimenti. Ma non si davano per vinte, avevano interessi, amicizie e troppo amor proprio per piangersi addosso e disperarsi per dei rapporti che non erano riusciti a diventare vere e proprie relazioni.

Sapevano bastare a loro stesse.

Bridget tirò una ciocca di capelli a Eva per prenderla in giro e riportarla alla realtà, dato che stava sognando la cena di quella sera proprio sul balcone con la vista mozzafiato, un tripudio di luci dei paesi accanto e delle barche che, pacifiche, venivano cullate dal mare.

«Andiamo a farci un bagno?» Propose Fred alle ragazze, dispiaciuto di interrompere il momento di religiosa contemplazione di quei posti, ma voglioso di godersi il mare il prima possibile.

«Io prendo le parole crociate» rispose Bridget, prima di dirigersi verso la camera che avrebbe diviso con Eva per prendere le proprie cose.

«Io le casse per la musica» strillò eccitata Lena, con la testa già nella valigia.

«Non siamo qui per questo?» Eva sorrise a Fred mentre questi varcava la porta finestra. Legò i capelli in uno chignon spettinato sopra la testa e poi si diresse verso il proprio bagaglio. «Io prendo le creme solari per tutti».

Sorrise prima di mettere mano all'e-book reader, compagno ideale nelle notti senza uomini e nei momenti di relax in spiaggia; in fondo era stata la lettura a unire le tre amiche, sempre pronte a leggersi un libro nello stesso momento per dibatterne in seguito. Fred era un santo, perché per stare con Lena aveva adottato anche Bridget ed Eva, eppure ne sembrava contento.

«Io sono pronta». Bridget riemerse poco dopo dalla camera con un bikini, un prendisole e le infradito ai piedi.

«Anch'io» aggiunse Fred mentre scostava i capelli biondi dal viso.

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