La Cerimonia fu sfavillante, sobria e ricercata, esattamente come ogni anno.
Ogni anno, il primo giorno di Maggio, si celebravano i matrimoni tra gli abitanti della città. Le spose giungevano all'altare accompagnate da uno dei cittadini e si sedevano accanto al marito, in attesa. Il numero di persone sedute era sempre lo stesso, 40, e seguiva una selezione basata sul buonsenso e sul buoncontento popolare. Soltanto le coppie fidanzate da almeno cinque anni potevano registrarsi; ciascuna coppia doveva essere formata da due persone coetanee oppure con il marito più anziano della moglie di massimo cinque anni, non di più. Per le donne non era possibile frequentare un uomo più giovane, sarebbe stato sconveniente. Una volta registrati si doveva attendere l'accettazione della pratica da parte del consiglio, che la valutava in base al comportamento, all'attaccamento alla tradizione e alla buona volontà di entrambi i futuri coniugi. Dopo aver verificato che entrambi i componenti della coppia fossero bravi cittadini venivano messi in lista di attesa, dove rimanevano finchè non era il loro turno. Non c'era bisogno di saperlo troppo tempo prima: i vestiti, uguali per tutte le spose e tutti gli sposi, erano consegnati la mattina stessa della cerimonia. Le acconciature dovevano essere tutte uguali, così come il trucco leggero (Non era difficile: a Mos le donne avevano tutte lo stesso taglio di capelli). Il buffet era organizzato in due sale adiacenti.
Tutta la città partecipava alla Cerimonia.Per non creare contrasti i matrimoni venivano celebrati insieme, con le spose sedute davanti ai mariti. Dopo la firma dei documenti veniva annunciata l'acclamazione collettiva.
Quello era il momento che Gabriel odiava di più: troppo rumore. Troppa gioia.
Si trattava solo di un breve applauso ma a lui sembrava ogni volta che durasse anni.
Daniel, in compenso, era estasiato e felice di partecipare. Gabriel notò lo sguardo di pena della donna di fianco a lui, una signora di mezza età con due bambini accanto a lei. Si sentì avvampare. Lottò per non arrossire, pallido riflesso di rabbia senza controllo, dirigendo lo sguardo verso la madre. Era bella, come sempre. Non sembrava distrutta dal dolore. Era dignitosa ed elegante, esattamente come le altre madri. Gabriel provò un piccolo moto di orgoglio, subito spento dall'amarezza: senza Daniel sarebbero stati una famiglia perfetta, esattamente come tutte le altre. Quel bambino col maglione color panna seduto accanto a lui aveva rovinato tutto."Trovo meraviglioso che non cambino assolutamente niente, rende tutto molto familiare e rassicurante."
Stavano camminando verso l'auto. La mamma era di buonumore, esattamente come ogni anno. Daniel invece era semplicemente entusiasta: era finalmente un ragazzo grande! Era riuscito a vedere tutto, anche i piccoli dettagli. Anche per lui, finalmente, quel giorno sarebbe stato bello "esattamente come ogni anno".
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Mos
Science FictionGabriel vive credendo ciecamente ai dettami della Morale, organizzazione che governa il suo paese con lo scopo di rieducare i cittadini ai valori del buoncostume e del vivere civile. Niente è concesso se non la perfezione assoluta dell'individuo e d...