The partygirl - 2

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Partorito (perché è stato un parto) con DadaNin ♥️
Ci chiameranno coppia che scoppia😉🤯

Avviso: Partygirl e bargirl sono collegati e distinti.
buona lettura della seconda parte!










Il ragazzo non ci aveva pensato poi molto. Aveva visto Anna scivolare e si era lasciato guidare dall'istinto, prendendola fra le sue braccia.
Portarla fuori,poi, era stato inevitabile.

Pensava di poter ballare così e non affrontare le conseguenze?

Aveva ballato per lui.
Dovevano parlarne assolutamente.

Attraversò la stanza e superò tutte le coppiette che si erano dirette fuori per pomiciare, mentre la rossa iniziò a stringere maggiormente le braccia al suo collo con una rassicurante delicatezza e vi nascose il viso.

Peccato che questa lietissima sensazione durò pochi secondi perché quando l'odore dolce, quasi diabetico, del profumo di Ruby riempì le narici di Anna e lei fu travolta dalla sua stessa furia.
La ragazza cominciò a scalciare e a dimenarsi, dispersamente desiderosa di scendere dalle braccia del ragazzo.
Non le importava se non si era mai sentita confortata come in quel momento, lui profumava di Ruby e questo la urtava come un pugno allo stomaco.

L'odore di Gilbert Blythe era da sempre uno dei preferiti di Anna, non sapeva definire esattamente da cosa fosse composto ma lo adorava.
Non lo aveva mai rivelato a nessuno, neanche Diana, ma usava spesso una vecchia maglia del ragazzo, ricevuta dopo che la sua era irrimediabilmente rovinata con dal suo caffè. Era nera, semplice, ma la sua peculiarità era che nonostante tutti i lavaggi, conservava ancora la particolare fragranza del ragazzo.

"Carotina smettila ci faremo male" la sgridò Gilbert, continuando a camminare un po' affaticato verso la sua meta.

Voleva portarla lontano da occhi indiscreti e rivelarle una volta per tutte i suoi sentimenti.

La danza provocatoria con cui la rossa aveva dato spettacolo per lui era stata una bella iniezione di coraggio; dopo tutto non balli così per una ragazzo se ti è indifferente.

"Lasciami brutto scemo! Sei solo un buzzurro, un rozzo e cavernicoloso insieme di atomi!! Lasciami andare!" Strepitò Anna tra le sue braccia, al che il ricciolo spalancò gli occhi.

Buzzurro, un rozzo e cavernicoloso insieme di atomi?

Pochi secondi dopo l'aria si riempì del suono della risata di Gilbert e Anna fu scossa dal torace di lui.
La rossa alzò lo sguardo e fissò il viso del ragazzo, i cui magnetici occhi erano chiusi e il cui sorriso di era allargato.

Poteva fargli una foto in quel momento e tenerla sempre con se?

Poteva registrare il suono di quella risata, che le faceva dimenticare tutte le sofferenze della vita?

Il ragazzo si calmò a stento e portò lo sguardo sereno e divertito sul viso dell'amata.
"Anna Shirley Cuthbert non smetterai mai di sorprendermi" Asserì solennemente.
Lei lo osservò rapita dal suo carisma, più letale della droga...almeno per qualche secondo, prima che l'odore della tenera amica dai boccoli aurei tornasse a riempirle le narici e, questa volta, le creasse un leggere senso di nausea.
"Gilbert Blythe fammi scendere immediatamente di qui!"Ordinò debolmente, troppo pacatamente per il suo temperamento.
Il corvino la osservò un secondo, notando il pallore insano che aveva assunto la sua pelle. Intuendo cosa sarebbe successo da lì a poco fece scendere Anna dalle sue braccia, trattenendola comunque molto vicino a se.
Fecero pochissimi passi, prima che un orribile acido logorò gli organi nel busto della rossa, che si piegò in avanti.
Fortunatamente i riflessi di Gilbert erano abbastanza buoni da toglierle i capelli dal viso prima che potesse sporcarli.
Il torace di Anna sussultò fortemente, prima che lei si abbandonasse al malore, accompagnato dai gemiti strazianti.
Anna stessa si aggrappò con tutte le sue forze al braccio del ragazzo, che le cingeva la vita.
Quando i sussulti e gli spasmi sfiancanti finirono, il corpo di lei iniziò a tremare debolmente, mentre lei cercava di tornare a sfoggiare la sua forza.
Il ricciolo era affranto per lo stato fisico dell'amata e il suo cervello stava lavorando estenuamente per pensare a un modo in cui alleviare le sue pene.
La ragazza si concede un attimo, fino a riacquistare una posizione eretta e tentare vanamente di camminare, risultando barcollante; fortunatamente  fu prontamente sostenuta dal braccio che Gilbert.
Egli la aiutò ad arrivare fino ad una fontanella dislocata nell'enorme giardino del maniero de Barry.

Oltre ogni aspettativa di AnnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora