18 IN BILICO TRA VERITÀ E BUGIE

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Andriu

Dopo esserci congedati da Ekate eravamo rimasti un po a parlare, io ed Alis, sul da farsi l'indomani mattina.

Doveva tornare dagli Hunter se non volevamo destare sospetti e scatenare una guerra a Rosdubh,o almeno dovevamo convincerli che era tutto nella norma in questo posto.

L'arrivo di Viktor in questa dimesione aveva destato la congrega e li aveva insospettiti al punto da mandare Alis e gli altri qui.

Purtroppo con il passare del tempo e i nostri continui spostamenti in questa dimensione avevamo attirato un po troppo l'attenzione, quindi doveva essere trapelata qualche informazione su dove si trovasse Alis.
Era una nostra responsabilità dunque,non potevano permettere che accadesse qualcosa di male a questo paesino per causa nostra,infondo era una seconda casa per me.

Vicktor non avrebbe mai tralasciato nulla al caso, voveva di certo accertarsi con i suoi occhi della veridicità dell'informazione e non aveva di sicuro perso tempo nel seguirci nel nostro ultimo viaggio.
Lo avevamo percepito qualche giorno fà subito dopo essere arrivati qui infatti.

Ma la cosa peggiore era che erano sparite subito le sue tracce, doveva aver annullato la sua aura e quindi mi era difficile individuare la sua posizione precisa al momento, poteva essere ovunque.

Di certo non era solo, doveva sicuramente esserci anche nostro cugino Jack con lui, ma finché avrei avuto Alis sott'occhio e con la nostra protezione, non potevano attuare nessuno dei loro loschi piani.

Non avevo detto nulla di tutto ciò ad Alis,non volevo turbarla ancor di più,dopo gli avvenimenti e i racconti delle ultime ore.

Sarebbe cambiato tutto drasticamente per lei,non sarebbe più stata la stessa,doveva fare i conti con il suo nuovo io.
Volevo quindi darle il tempo di superare la cosa. Poi le avrei raccontato ogni cosa.

Non appena usciti dalla stanza ci dirigemmo nella sala della biblioteca per parlare un po e per bere qualcosa che avrebbe allentato un attimo la tensione.

Ovviamente lei era furiosa con Alex.
Come darle torto. Però infondo ero grato a quel gesto, anche se un pò avventato, ora tutto era come doveva essere,col tempo lei lo avrebbe accetato,e io l'avrei aiutata in questo.

Inoltre farle sfogare parte della sua ira su Alex sarebbe servito a darle una maggiore lucidità subito dopo ,poiché avrebbe dato sfogo alla sua parte demoniaca, al momento abbastanza irrequieta ,quindi non la ostacolai quando mi chiese di lasciarla da sola all'ingresso per aspettare il suo ritorno. Alla fine dei conti Alex se lo era meritato quindi non ero affatto contrario al pensiero che Alis gliele suonasse di santa ragione,mi preoccupava solo la mia povera villa,l'avevamo già distrutta più volte in due giorni. Ma pazienza era un danno trascurabile,niente di irreparabile.

Mi ritirai nella mia stanza al secondo piano e mi poggia un po sul divano a leggere un po.

Cominciai ad insospettirmi però per il troppo silenzio.
Mi aspettavo urla e oggetti rotti ogni dove di lì a poco,ma erano passate ormai un paio d'ore e niente,il silenzio assoluto.

Decisi di scendere a controllare.

E con mia sorpresa non trovai nessuno all'ingresso,né nella stanza di Alis o in tutta la casa.

Mi feci prendere dal panico in una frazione di secondo.

"LEILA!...LEILA!"...

"Mi stavate cercando mio signore?"

Apperve alle mie spalle la mia assistente,nonché governante in questo posto. Lei gestiva la casa e controllava che tutto fosse in ordine in questo posto, se ci fosse stato un movimento fuori dall'ordinario lo avrebbe di certo saputo.

DESTINO OSCURO La rosa nera(#wattys2019 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora