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"Nuovo giorno, nuova tortura" eh?

Oggi ci tocca stare insieme Nicolas, e non c'è scusa che tenga con papà, non questa volta, non dopo quel che ti è successo.

Certo però che era da un po' che non vedevo una così bella giornata di sole, si vede che la natura ti ha sempre voluto bene.

Oh no, non ce l'ho affatto con te se è quel che stai pensando, mi distrugge solo l'idea di dover scendere e guardare in faccia papà, mi si spezza il cuore, non voglio vederlo piangere in chiesa, so com'è quando lo fa.

La chiesa non la ricordavo così grande, ma tutto sommato l'ultima volta che ci sono stato avevo la tua età, è comprensibile che non la ricordi, anche perché quella giornata ho voluto rimuoverla più di ogni altra cosa.

È pieno di gente, be' immagino che la notizia di un bambino di 7 anni che è stato investito, in questa zona poi, abbia fatto pena a molta gente, però sono contento di stare in mezzo alla folla in un certo senso, posso nascondere meglio il mio viso mentre cerco di non scoppiare in lacrime, tu non lo vorresti.

C'è persino la famiglia di quella ragazzina che ti piaceva tanto, com'è che si chiamava?

Ah sì, la piccola Sadie, la sua famiglia e la nostra sono sempre andate d'accordo da quel che ricordo, anche se l'altra ragazza bionda non l'avevo mai vista prima d'ora, sarà una parente?

So che non dovrei pensare a certe cose, sono al funerale di mio fratello cazzo, però devo ammettere che non è per nulla male, sembra anche avere la mia età.

Odio i canti di chiesa,
li ho sempre odiati.

Ethan's pov.

«Ethan, su»

Mio padre mi stava scuotendo una gamba da sopra le coperte e faceva segno di muovermi ad alzarmi, sarà arrivato qualcuno?

Scendendo al piano di sotto noto un piccolo gruppetto di persone dalla bionda capigliatura, è la famiglia Wilson, saranno venuti a farci le condoglianze.

Fra di loro c'è anche la ragazza bionda di ieri, e sì, con la luce del sole alle sue spalle che penetra dalla porta di casa è ancora più carina.

«Ethan, piacere»

«Abigail, piacere mio»

le sue mani sono così minute e soffici.

«Sei una parente dei Wilson? Non ti ho mai vista insieme a loro»

«Sono la sorella di Sadie, sono tornata a stare qui da poco, ero all'estero a casa di parenti»

«Oh, come mai non stavi con i tuoi? Se posso chiedere»

«La scuola qui mi sembrava troppo da sfigati, capisci? Ho deciso di mia spontanea volontà di andare a stare da mia zia a Parigi per frequentare una scuola di lusso ma, dopo la sua recente morte, sono dovuta tornare per forza a stare qui dai miei, odio questo posto.»

«Capisco.»

Be', che mi sarei dovuto aspettare da un viso così candido e ben curato se non una snob.

«Be' almeno lì mi sono fatta un nome"

"Ah sì, suppongo fossi la reginetta della scuola, quella che tutti i ragazzi sognano e quella a cui tutte le ragazze leccano il culo"

Forse ho esagerato un pochino, ma d'altronde le ragazze così le fanno con lo stampino.

"Non mi tocca l'opinione dello sfigatello della scuola, tesoro"

Lo sfigatello della scuola?
Be' le voci girano in fretta, evviva, un'altra persona da cui stare alla larga.

«Ethan vieni a sederti dai"

Non avevo notato che tutti ci stessero guardando.

«Quindi avete già avuto modo di conoscervi? Victor e Madeline mi stavano dicendo che Abigail frequenterà la tua stessa scuola quest'anno"

«Già, se tutto va bene potrebbero persino essere nella stessa classe»

Nella stessa classe, rido, l'inferno sembra sempre più una meta turistica.











#SpazioAutore:

"capitolo" iniziale giusto per introdurre la storia, niente di troppo lungo o complicato, volevo solo sapere una vostra opinione (se mai nessuno si cagherà questa storia)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 19, 2018 ⏰

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