Che possa regnare a lungo.

Primi misteri

A Maria sembra tutto così surreale. Ricorda vagamente questo castello, c'è stata poco meno di 10 anni fa,ma ogni angolo le fa riaffiorare in modo non così nitido i luoghi in cui Francesco e Maria amavano nascondersi e rincorrersi, può ancora sentire gli echi delle loro risate. Quante sgridate avevano ricevuto, non stavano fermi un attimo.
Quando andò in convento, Maria non era poi così felice, avrebbe preferito rimanere a corte, anche perché aveva una figura materna: la regina Caterina. Rammenta di quando la trattava come se fosse sua figlia. Le era sempre mancata Maria di Guisa nonostante non fosse stata chissà quale madre,anche perché il tempo trascorso insieme è stato davvero poco.
Maria considera la Francia casa sua,tuttavia il suo cuore è scozzese. Ma la Francia è dove è cresciuta,anche il suo accento oramai è francese.
Si chiede spesso di come sia la Scozia ed il suo popolo.
Ora però la sua priorità è la Francia, deve sposarsi per garantire l'alleanza.
Perché Francesco è così distratto? Sembra preso da altro, Maria non si aspettava nessun tipo di benvenuto particolare, ma almeno avrebbe voluto passare del tempo con il suo futuro marito.
Va a cercare Francesco e lo trova in una stanza piccolina, angusta e abbastanza buia.
Il giovane non si era accorto di Maria, quindi quando lei gli si avvicina e lui sussulta.
« Perdonatemi,non era mia intenzione spaventarvi.»
«Vostra Grazia,voi dovete perdonarmi, ero perso nei miei pensieri.»
Tra di loro non c'era assolutamente confidenza,lui non la chiamava con il suo nome... era troppo abituata a sentirsi chiamare Vostra Altezza e simili, certi livelli di formalità da Francesco non se li sarebbe aspettati, voleva che tra di loro ci fosse un livello di confidenza maggiore.
«Che state facendo qui,tutto solo?»
«Mi piace costruire spade, trovo sia molto rilassante..-» Francesco non fa in tempo a finire la frase che si ritrova una donna davanti ai suoi occhi.
«Natalia,non qui» le sussurra.
«Voi siete...?» Maria interrompe la loro fugace conversazione.
«Vostra Altezza, mi chiamo Natalia, sono un'... amica di Francesco.» Era stata un po' titubante nel dire "amica", nemmeno il tempo di rispondere che la ragazza si dilegua.
Maria è confusa, Francesco visibilmente imbarazzato.