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" Troia, non meriti di vivere!
Fai schifo alla società!
Gay di merda!
Suicidati scherzando della natura"

Queste voci risuonano nella mia mente come lame sulla mia pelle.
Cosa avrò mai fatto di male per meritarmi un trattamento del genere?
Ogni volta queste parole risuonano nella mia mente, sempre più forti e dolorose.
Cazzo quanto fanno male!

"Andy stai ascoltando?"chiede la professoressa di storia risvegliandomi dai miei pensieri.
"S-sì professoressa" risposi io dopo alcuni attimi di silenzio tombale.
"Visto che eri così attento sapresti dirmi la data precisa dello scoppio della prima guerra mondiale?"
"Ehmmm...." fortunatamente in quel preciso istante suonò la campanella salvandomi il culo.

Finalmente l'intervallo.
La classe si svuota e io come al solito rimango solo.
Non ho amici. Non ho nessuno con cui passare il tempo a ricreazione, mai uno scambio di parola con nessuno per via della mia "malattia" così la definiscono.
Sono gay. Esattamente mi piace il cazzo e con questo?
I ragazzi fuori urlano e quando passano davanti alla finestra ridacchiando.

Qualcuno bussa alla porta...

Dal prossimo capitolo i fatti verranno narrati in terza persona (manco fossi una scrittrice professionista ahah)

Don't hurt yourself//Randy//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora