Buon Natale Ein❤

E allora resta, ancora cinque minuti.
Tanto lo sai. Che poi saranno ore.
E passeremo la notte con i sedili giù e con un'alba in più

Einar era triste. No scusate ho sbagliato.
Einar era vuoto. No, ho sbagliato di nuovo.
Einar era felice. No, non ancora.
Ad Einar mancava. Ecco. Ci sono.
Ad Einar mancava qualcosa. Qualcosa che lo faceva stare no bene, di più. "Una palla da calcio" pensava lui, perché si, il calcio era una delle sue più grandi passioni, non lo dava a vedere ma amava quello sport. "I fans. È tantissimo che non faccio un live" pensava ancora. Ed effetivamente era così, era più di un mese che non li vedeva e perlopiù non erano SUOI fans, ma fans anche di Carmen, soprattutto di Carmen.
"Valentina" era l'ultima opzione. E forse era così, si erano lasciati da 2 mesi circa e la mancata vita abitudinaria di Einar lo stava scombussolando troppo.

Ma no. Non era nessuno di questi motivi che gli mancava. Perché da tempo ormai al cubano mancava il sorriso. E no, non i sorrisi falsi che sa fare chiunque ma quei sorrisi che solo una persona riusciva a provocargli.
Quei sorrisi veri, dove si rispecchia la tua anima, quei sorrisi che fanno stare bene le persone, quei sorrisi che tutti vorrebbero baciare. Quei sorrisi che Einar ormai, non ha più. Perché? Perché manca la persona che li provocava e no, non era assolutamente Valentina.
Nella vita di Einar, da ormai troppo tempo, mancava Filippo.

Certo, si scrivevano ancora e si chiamavano, ma il cubano non ne poteva più. E quella vigilia di Natale, semi sdraiato sul divano del suo appartamento, con la felpa del cantautore indosso, un caffè in mano, ha capito che Filippo ormai, non è più solo un fratello per lui. Filippo è tutto, il suo sorriso, la sua luce, la sua corda, la sua ancora, il suo punto fisso, la sua felicità, il suo dolore, le sue lacrime e le sue risate, le sue gioie e le sue delusioni.
Senza di lui Einar non può durare un giorno di più.

Poi però sentì il mondo crollargli addosso.
Aprì Instagram trovandosi una foto del ragazzo del quale ormai capì di essere innamorato, sorrise preparandosi ad un nuovo screen da salvare nella cartella "Filo♡" sulla sua galleria.
Una volta caricato il post avrebbe voluto non vederlo.
C'è Filippo. Sul letto, con indosso solo dei pantaloni della tuta, stretto ad una figura minuta, anch'essa seminuda.
"E allora resta, ancora cinque minuti, tanto lo sai, che poi saranno ore. E passeremo la notte, con i sedili giù, e con un'alba in più♡" quella ragazza. Quel corpo Einar lo conosceva bene. Filippo si era fidanzato. Con Valentina.

"Lorenzo porca puttana dove cazzo sei!? È tardi cazzo" urlò Filippo dall'ingresso della casa del suo migliore amico.

"Arrivo bro. Arrivo" esclamò il moro di rimando scendendo le scale, entrarono in macchina e si diressero in stazione sotto le note di "Vuoi sposarmi"

Un sospiro di entrambi, una stretta veloce e un "Filo non fare cazzate" detto da Lorenzo e un "Vai, è pazzo di te" da parte di Valentina. Filippo sorrise a entrambi e salì sul treno che lo avrebbe riportato da Einar.

Mise gli auricolari nelle orecchie e fece partire la riproduzione casuale. Era pronto. Filippo era pronto a rivedere quel ragazzo del quale si è innamorato mesi prima.

Il viaggio passò velocemente, in effetti sarebbe stata un' oretta scarsa, per il monzese però è stato lunghissimo in parte. Ha messaggiato con il cubano per sapere cosa stesse facendo e fare in modo che la sorpresa venisse al meglio. Irama notò subito la freddezza dell'amico dopo aver visto la foto da lui pubblicata su Instagram e da un lato era felice di quella reazione ma dall'altro, sapere di avergli spezzato il cuore, lo distruggeva.

E ora eccolo lì, davanti alla porta dell'appartamento del cubano. Eccolo lì. Pronto a saltargli addosso per sentire i loro corpi completamente a contatto da quel 22 agosto.