Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
💘💘💘
Dakota's pov.
Jamie è rimasto a Londra per la premiere del suo film, alla quale io non prenderò parte perché ho un evento di beneficenza a cui partecipare. Mi dispiace tantissimo di non essere lì con lui, ma sono ugualmente orgogliosa di lui e anche della causa che sto sostenendo. Inutile dire che, da quando ho annunciato alla mia famiglia di essere incinta, tutti non fanno altro che preoccuparsi per me. Ma negli ultimi giorni per fortuna qualcosa li ha distratti dalla mia gravidanza: sono diventata zia. Addison finalmente è diventata mamma della piccola Ezer. È piccolissima, bellissima, e mi ha fatto piangere come non mai. Io sarò la sua madrina, e non riesco nemmeno a descrivere cos'ho provato tenendola in braccio. Erano tutti così commossi... Addison è la prima del gruppo a diventare mamma, e adesso anche noi abbiamo una piccola mascotte. La mia piccolina. Avrei voluto che ci fosse anche Jamie, ma la conoscerà presto anche lui. In questi giorni, infatti, stiamo passando la maggior parte del tempo a casa di Addison e Jeremy per aiutarli il più possibile. Sto già facendo pratica con i bambini.
"Tu sei la prossima!" Esclama Blake, dandomi un bacio sulla testa. "Come ti senti, mammina?" Mi prende in giro, scoppiando a ridere sulla poltrona.
"Chiamami di nuovo così e ti stacco le palle." Rispondo, con tono minaccioso. Lui continua a ridere e io alzo gli occhi al cielo, mentre il mio cellulare comincia a squillare. Sulla poltrona di fronte alla nostra, proprio in questo momento Addison sta allattando la piccola che, sentendo la mia suoneria, si stacca dal seno della mia amica. "Scusate." Mormoro, mortificata. "Vado di là."
"Tranquilla.. vai." Mi dice Addison, mentre stringo il mio cellulare in una mano e corro fuori in giardino per far sì che la piccola non venga disturbata da me.
"Pronto?" Rispondo. È Jamie.
"Hey, amore.. sono appena tornato a casa." Mi dice.
"Grande! Io sono da Addison." Lo informo. "È andata bene? Raccontami un po'.." Mormoro.
"Non c'è molto da dire. Ho fatto le solite cose." Mi dove. Posso immaginarlo benissimo mentre alza le spalle e pronuncia l'ultima frase. "Ho fatto le interviste, le foto sul red carpet, firmato autografi, bla, bla.. Piuttosto, come ti senti?" Mi chiede.
"Beh..." Sorrido e mi accarezzo istintivamente la pancia. Non si vede ancora nulla, ma adoro già farlo. Adoro l'idea che dentro di me ci sia questo minuscolo esserino che abbiamo creato noi due, tutto grazie al nostro amore. "Stiamo bene. Sembrerà strano, ma non avverto nulla di ciò che mi hai detto. Dormo come un sasso, non ho le nausee e mi sento sempre piena di energie." Lo informo.
"Vacci piano... non sforzarti comunque." Mi avvisa. "Lo sai.. i primi mesi sono i più.." Lo interrompo.
"I più delicati." Finisco la frase per lui. "Lo so, Jamie. Lo sanno persino gli alberi ormai." Lo prendo in giro. "Non sono mica pazza. Non farò niente di avventato. Starò attenta, non preoccuparti." Dico.
"Lo so, lo so... ma..." Mormora, sospirando.
"Cosa? Che vuoi dire, amore?" Chiedo, cercando di cavargli qualche parola di bocca. Quando fa così, nasconde sempre una paura o un timore che non vuole condividere con me per paura di fermarmi o che, parlandone, ha paura che diventi realtà.
"Mi mette ansia il fatto di non essere lì con te. Non me lo perdonerei mai se dovessi essere in difficoltà o se dovesse succedere qualcosa ed io non fossi lì." Mi dice. "Voglio esserci. Capisci?" Fa una pausa. "Stavolta è diverso. Per quanto ami Dulcie ed Elva, stavolta non aspettiamo un bambino perché non siamo stati prudenti o per mettere ordine nel nostro rapporto. Lo aspettiamo perché lo desideriamo e perché ci amiamo.. e voglio... voglio esserci. Vorrei esserci sempre. E mi fa male l'idea che..." Lo fermo.
"Jamie, tu sei sempre qui con noi." Sussurro. "Amore, ti penso continuamente. E sono sicura che anche questo piccolino si ricordi di te per tutte le cose che dici sempre alla mia pancia o per tutte le volte che hai cantato come un matto." Ridacchio. "Non essere così melodrammatico, tra qualche giorno sarai qui con noi. Finalmente. Dobbiamo solo avere un po' di pazienza. Okay, piccolo?" Chiedo.
"Non chiamarmi così." Replica, contrariato.
"Perché, piccolo?" Insisto, ridacchiando.
"Non mi piace. Sono più vecchio di te. E soprattutto: non sono un bambino. Non farlo più." Mi dice.
"Okay, piccolo." Continuo, ridacchiando ancora.
"Oh, Gesù." Mormora, sicuramente alzando gli occhi al cielo. "Per distrarti, ti comunico che oggi su HBO esce uno dei miei nuovi film." Dice, con tono serio.
"Lo so bene." Replico, orgogliosa. "Ho intenzione di guardarlo stasera dopo il mio evento, così anche stanotte, in un certo senso, mi addormenterò sentendo la tua voce." Gli dico, continuando ad accarezzarmi la pancia come farebbe lui se fosse qui.
"Col pigiamone?" Chiede, curioso.
"Ovvio. Addio biancheria sexy, Dornan. Ora sono una mamma. Devi pur rinunciare a qualcosa." Dico.
"Una mamma sexy." Mi corregge. "Il pigiamone ti rende calda e dolce, ma devo ammettere che mi fai impazzire con la biancheria sexy. Vedrò di farti cambiare idea, allora..." Aggiunge, ridacchiando.
"Guai a te." Lo avviso. Chissà che cavolo ha in mente adesso. "Ah, quasi dimenticavo.. mi ha chiamato tuo padre. Si è congratulato ancora per il bambino, e mi ha detto che muore dalla voglia di vederci. Perciò, ho pensato una cosa per tutti noi. Per natale." Gli dico.
"Natale? Di già?" Ridacchia. "Dimmi pure."
"Come ben sai.. mia madre sta già progettando di passare le vacanze ad Aspen con tutta la famiglia. Beh, quest'anno anche tuo padre fa parte della famiglia... quindi ho pensato che potrebbero unirsi a noi. Ma volevo prima parlarne con te, quindi, tu che ne pensi? Credi che sia una Buona idea?" Chiedo.
"Penso che sia difficile, quasi impossibile, portare via mio padre da Belfast. Soprattutto a Natale." Risponde, sospirando. "Non preoccuparti. È un'idea carina, ti ringrazio.. ma non riesco nemmeno ad immaginarlo fuori dall'Irlanda a Natale. Troveremo un altro modo per vederli, non preoccuparti." Dice.
"Va Bene." Sorrido. Blake esce in giardino e mi dice che Addison ha bisogno di una mano. "Okay, okay." Rispondo, poi lui torna in casa. "Jamie, Devo andare. Sono con Addison e ha bisogno di me."
"Okay. Non sforzarti troppo." Mi dice. "Ti amo."
"Ti amo."
——
Buonanotte a tutti! ❤️
STAI LEGGENDO
Damie • The love affair III
Fanfic▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Terza parte di 'The lov...