-Volevi andasse in questo modo?-
-No, per niente-
-..Bene-
-Bene-
-Io devo andare-
-Si, lo so-
-Sei sicura che...-
-Si. Adesso va-
Ed è davvero andato via.
Senza neanche pensarci un attimo di più, perché in fondo lo aveva già fatto in passato, non era affatto la prima volta, nonostante tutto...Dal principio.
Conoscete quella sensazione che fremita dentro i vostri corpi, quella sensazione che vi urla di andare avanti, di non fermarvi, neanche per un istante, perché prima o poi otterrete ciò che molta gente ha già, o che ha ottenuto con molta facilità, fin troppa, e che adesso guarda avanti senza sapere dove andare...
Quella sensazione si chiama speranza, e la speranza è alimentata dalla passione, che a sua volta è alimentata dalla forza e la forza è alimentata dal nostro costantemente essere pretenziosi, perché vogliamo sempre ciò che non possiamo ottenere, e ci battiamo per le cause più difficili e astruse.
Siamo forti perché crediamo in qualcosa di migliore.
Siamo forti perché ce lo imponiamo.
A volte, siamo forti perché il tempo ce lo ha imposto.Tendiamo ad essere invincibili, quando ad essere invincibili siamo più che lontani.
L'aria fresca mista ai raggi caldi del sole di fine Agosto batte sul mio viso appena i miei piedi poggiano sul prato verde che porta all'ingresso principale della mia nuova casa per almeno quattro anni.
Il tassista mi aiutata a scaricare i bagagli e finalmente mi trovo davanti l'immensa porta in legno di abete.
Entrando sento la mia mente parlare, il mio stomaco in subbuglio e le mie mani tremanti. Controlla l'ansia. Mi ripeto, fin quando non riesco.-Deve essere la nuova arrivata, Miss Turner, giusto?-
Giro la testa e mi ritrovo davanti il viso una signora di mezz'etá che mi sorride e scuote la testa. E chi è questa?
-Oh, si. Si, sono io-
-Che piacere! Seguimi, ti dirò tutto ciò che serve-
Se non aveste ancora capito, è il mio primo anno di College, e non mi sento affatto pronta al riguardo.
Seguo la donna, che mi guida verso un piccolo ufficio accogliente, dalle pareti chiare e con pochi piccoli disegni. I mobili sono in legno, punto forte di questo College; sto per sedermi quando arriva di corsa un ragazzo con il fiatone e la fronte sudata.
-C'è un problema... La prego, venga!-
Sembra impaurito, forse terrorizzato: la donna corre dietro il biondo ossigenato.
Appena uscita capisco cosa sia successo; non è esattamente l'inizio che mi aspettassi.-Ragazzi fermatevi! Ho detto fermi!-
Sento questa frase all'infinito, ma nulla cambia, l'autorità di questa donna è minima, e quei ragazzi non smettono di picchiarsi.
-Adesso basta!- urlo a sguarcia gola cosicché mi sentano, e automaticamente si fermino, e fortunatamente succede.
Gli occhi ora sono puntati su me, ma è molto meglio questo del caos di poco prima.
Uno dei due ragazzi si pulisce il sangue all'angolo della bocca, e l'altro mi guarda con aria adirata.-Cosa c'è?- mi viene spontaneo da chiedergli e il suo sorrisetto è ridicolo.
-La prossima volta- comincia e fa un passo avanti; -fatti gli affaracci tuoi-
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Nevertheless
RomanceQuando un'introversa con un passato difficile e un ragazzo tormentato e ribelle si uniscono come due fuochi adiacenti, e portano scompiglio, rivoluzione, e sentimenti fino ad allora nascosti nelle loro vite, si può scatenare solo il caos. Ma magari...