"Volevo il mare a far da testimone,
a conservare quei ricordi,
a fare finta di annegarli
senza lotta alcuna,
o nel sonno respinti
su qualche isola lontana,
come scheletri danzanti
di barche a vela
ormai in disuso,
abbandonate sulla lava
levigata dalle onde.
Ma loro, realmente,
diventan dei pesci,
che appena entrati in acqua
guizzano a prender fiato
e forma di memoria
variopinta e navigante,
con qualche sogno
già incompiuto:
e come pinne leggiadre,
si fanno strada silenti,
via dalle confuse luci
della superficie amena.
Dunque, ecco il mare,
il vero custode del cuore pulsante,
che batte fecondo
in fondo agli abissi."