"Siamo così, dolcemente complicate..."
Dall'Universo 7 Whis aveva spedito a Cus un piccolo cd dove, tra le tante, l'angioletta aveva ascoltato la canzone dalla quale è stata tratta questa frase. Incuriosita, aveva deciso di chiedere al fratello la sua origine; tuttavia lui aveva ammesso di averla sentita per la prima volta in uno spot pubblicitario... di calze.
Lei fu incuriosita da tale rivelazione. Come mai hanno associato questa perla... ad uno spot di calze? - aveva pensato.
Ebbene: per lei, ciò che ne conseguì fu quasi un uragano.
Un giorno, nella sua stanza personale posta all'interno della dimora del suo Hakaishin, Cus si ridestò dalla sua meditazione con questa canzone di sottofondo. Inizialmente non riusciva a capire da dove provenisse, dato che lei ricordava benissimo di non averla inserita da qualche parte...
Solo dopo qualche minuto comprese cosa potesse essere accaduto.
In quel momento era in vestaglia quindi, per verificare la sua teoria, dovette velocemente rivestirsi.
All'improvviso, nell'indossare proprio le calze, si bloccò. Si sentì osservata, come se qualcuno la stesse riprendendo per qualche pubblicità di abbigliamento intimo...
In tutta la sua vita, Cus non aveva mai dato un urlo di imbarazzo così potente come in quel giorno.
A quel grido il Dio della Distruzione si spaventò. In quel momento si trovava nella cucina, mentre stava per addentare una mela, e subito credette che l'angioletta fosse in pericolo. Così, con il delizioso frutto ancora in mano, si precipitò verso le stanze di quella sontuosa residenza e, in un baleno, distrusse la porta che lo separava dalla stanza della fanciulla.
«Cus, stai be---»
Ma la sua domanda venne subito bloccata da un asciugamano che, fortunatamente, gli coprì all'improvviso il suo volto. L'angioletta, infatti, non appena vide il suo Hakaishin entrare in quella stanza, gli aveva lanciato quell'asciugamano per evitare di mostrarsi al suo compagno con le calze che stavano coprendo circa metà delle sue gambe.
«M-Mi dispiace, Lord Rumsshi... ma ho dovuto farlo,» disse Cus con un forte paonazzo che gli stava colorando le guance. «La prego di non togliersi quell'asciugamano: non... non sono in condizioni presentabili... Cerchi di capirmi.»
In pochi secondi, l'altro comprese cosa era appena successo... o, meglio, cosa stava per accadere se lui non si fosse allontanato da quel luogo in men che non si dica. Voltò le spalle all'angioletta, lanciando per aria l'asciugamano e, rosso in volto, uscì dalla stanza.
«Ok, ricevuto. Mi raccomando: acqua in bocca con tuo padre, in fondo io non ho visto niente.»
Cus tirò un sospiro di sollievo e, velocemente, si sistemò le calze e indossò la sua consueta divisa da Angelo. Nell'aria continuò a sentirsi quella canzone... e, anche se a Cus piaceva molto, il ricordo di ciò che proprio quella melodia aveva scatenato poco prima era ancora vivo nella sua mente.
La giovane giurò a se stessa che, la prossima volta che Whis le avrebbe regalato un altro cd, lo avrebbe distrutto sulla sua testa.
«Lord Rumsshi, mi faccia un favore: tolga subito quella musica di sottofondo, prima che io possa combinare altri danni al suo palazzo!»
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A tale of stars
Fanfic[Writober 2018] Sulla scia dei prompt offerti quest'anno, un'altra raccolta di brevi storie sui personaggi dell'Universo 10. 1. Invito. [Gowasu, Zamasu - pre Super] 2. Nuvole. [Cus] 3. Insonnia. [Zamasu, Rumsshi] 4. Segreti. [Zamasu (Black)] 5. Futu...