Quella notte non avevo chiuso occhio. Avevo pensato per tutto il giorno a quello che avrei dovuto affrontare quella sera.
Avevo paura, tanta paura ma questo era il prezzo da pagare per poter tornare nella mia gang: dovevo passare la notte nel bosco da solo, senza alcun tipo di arma. Chissà chi e che cosa c'era in quel bosco. Erano ormai le venti passate quando partii con la mia auto verso quella lunga stradina che mi avrebbe condotto nel bosco. Fermai l'auto, ero arrivato, c' erano tre uomini che mi guardavano con aria di sfida, tra cui c' era il capo della mia gang. Parlammo per qualche minuto e dopo un lungo silenzio uno dei due mi disse: "Dovrai restare nel bosco fino alle otto di mattina, non un minuto prima, portati un orologio per guardare l'ora, nient' altro." Non ebbi il tempo di rispondere che si erano già allontanati ed erano saliti in macchina. Avrebbero atteso lì le lunghissime dodici ore che mi aspettavano dentro quell'inferno visto che quella era l' unica via d' uscita. Entrai nel bosco, tremavo dalla paura e a ogni rumore mi giravo di scatto ben sapendo però, che se qualcuno o qualcosa mi avesse assalito non avrei potuto difendermi. Il rumore dei miei passi tra le foglie secche risuonava nel mio corpo rendendomi quasi pazzo. Dopo un'ora non ce la facevo già più, non avrei mai sopportato altre undici ore così, sarei morto, ne ero certo. Erano ormai passate quattro ore e avevo camminato senza mai fermarmi; quando, senti un rumore e mi girai di scatto ... ero a terra con qualcosa sopra di me, era un lupo! Da questo punto mi ricordo solo il morso del lupo e poi buio ... Nonostante la paura e il buio non mi potrò mai dimenticare quel lupo, voi non vi potete immaginare quanto fosse bello. Con quella folta pelliccia morbidissima, grigia e bianca macchiata in alcuni punti di sangue, non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Mi risvegliai, dentro di me sentivo che mi stava succedendo qualcosa di strano, ma non sapevo cosa; mancava poco più di mezz'ora, mi misi in cammino per tornare indietro. Arrivai qualche minuto dopo le otto e fui ben felice di lasciarmi alle spalle quella foresta. Appena mi videro, i tre uomini, mi guardarono sorpresi, mi credevano morto, ma io ce l' avevo fatta, poteva tornare nella mia gang. Da quando ero stato morso dal lupo ed ero svenuto era successo qualcosa, ma non ero più io. Passavano i giorni e mi sentivo sempre più strano, sempre peggio.
Scoprì la causa della mia sofferenza in una notte di luna piena; quel giorno a mezzanotte, nel giro di pochi minuti cominciarono a crescermi: una pelliccia, una coda e dopo qualche minuto ... ero un lupo. Il morso di quel giorno nel bosco mi aveva fatto trasformare in un lupo, ma solo durante le notti di luna piena. Volevo uccidere e uscire da quella casa ma non potevo, se mi avessero visto cosa sarebbe successo? Non potevo rischiare. Rimasi tutta la notte a torturarmi per quella voglia che non potevo calmare. All'alba ritornai nelle sembianze di un uomo e questa storia proseguì per mesi e mesi. Fino a un giorno, un bruttissimo giorno: era, se non sbaglio, alla fine di marzo e come ogni notte di luna piena mi ero trasformato, la voglia di scappare diventava sempre più irrefrenabile e non avrei mai immaginato ciò che mi sarebbe successo. Erano le nove e non ero ancora ritornato umano, cominciavo a essere preoccupato. Andai avanti per circa un'ora e mezza così. La sensazione di non poter più tornare un uomo prese il sopravvento su di me e decisi che la notte successiva dovevo scappare, scappare nel bosco e non tornare mai più.
Quella giornata passò molto lenta. Arrivò la sera, sarei partito alle dieci; il bosco non era molto lontano da casa mia. Partii ... ma non avevo pensato che era estate e tutti a quell'ora erano ancora svegli. Uscii di casa, improvvisamente sentii delle urla provenire da tutte le parti, prima mi bloccai e, poi cercai di scappare ma tutto accadde in una frazione di secondo: un colpo e ... mi avevano sparato, giacevo a terra quasi completamente senza vita. Il dolore era insopportabile, chiusi gli occhi ... ero morto.