Era ormai tardo pomeriggio. La villa iniziava ad essere coperta dalla nebbia assumendo un aspetto inquietante. Era stata costruita apposta in mezzo al bosco, in modo che nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di insidiarsi nelle ombre della foresta.
Mentre la ragazza aspettava il suo ospite si soffermò a guardare il dipinto autentico appeso su una lunga parete di pietra.
Ritraeva una maestosa famiglia. Fin da quando era una bambina dai capelli corvini e lunghi fin sotto le spalle si era divertita ad ammirarlo nei minimi dettagli, forse perchè aveva sempre amato l'arte.
-Zora...- una voce dura e roca le giunse alle orecchie. La ragazza, che fino a poco prima era seduta sulla poltrona in mezzo alla stanza, si alzò facendo ricadere il lungo vestito.
Era semplicemente bellissimo addosso a lei, quella lunga distesa color latte che le metteva in risalto i capelli scuri e scompigliati, che ricadevano sulla schiena scoperta. La stessa scollatura che aveva sul retro del vestito si riproponeva anche davanti. In qualche modo la faceva sembrare più delicata.
Il suo sguardo, di un grigio intenso, scivolò verso la persona che aveva parlato e, quando lo riconobbe, sulle sue labbra rosse si formò un sorriso.
Lo stava aspettando.
-Harry Dalton, che piacere rivederla qui.- esordì posando il bicchiere di whisky sul tavolino di vetro davanti a sè.
Era un uomo di mezza età, non troppo alto e non troppo snello. I capelli ancora di un bellissimo castano chiaro e il viso scolpito lo rendevano molto più giovane di quello che sembrava veramente.La ragazza fece un passo avanti rivelando le scarpe col tacco alto.
-Sono venuto, come mi ha chiesto per portarle quelle informazioni che voleva- disse l'uomo posando una cartellina sul tavolino e invitando con gli occhi Zora a dargli un'occhiata.
-Grazie mille signor Dalton, è stato molto utile, ma non l'ho invitata soltanto per questo, non so se riesce ad intendere.- rispose Zora mostrando il suo sguardo malizioso e persuasivo che funzionava sempre.-Non riesco a capirla signorina- rispose l'uomo imbarazzato per lo sguardo della corvina.
- Ohh giusto, ho dimenticato quello che volevo fargli vedere di sopra mi può accompagnare un secondo?- disse Zora continuando a mostrare il suo sguardo persuasivo verso l'uomo.
- Ehm... si certo la accompagno volentieri - rispose Dalton imbarazzandosi sempre di più, ma non mostrando segno di alcun dispiacere.
Zora lo invitò ad incamminarsi verso le scale, ma si fermò poco prima di uscire dal salotto. Anche l'uomo lo fece ma si girò verso di lei con sguardo interrogativo
- Perchè si è fermata?- chiese l'uomo avvicinandosi alla ragazza.
Lei non rispose alla domanda di Dalton, ma si voltó verso il quadro.-Ha notato quel dipinto?- domandò lei indicando la parete al suo fianco.
L'uomo alzò lo sguardo e quando lo vide ne rimase pietrificato. -É abbastanza macabro, come fa a piacerle una cosa del genere? Cosa sono quelle bestie? Volpi? Io detesto le volpi.-
-Nel dipinto ci sono esattamente quattro figure. Per chi se ne intende dell'arte le riesce di certo a riconoscere, mentre uno come lei...- la sua voce si fece più pungente - ne vede solo tre. Vede la grande donna senza volto che tiene le quattro code di animale in mano con al suo fianco due volpi insanguinate? Se lei guarda bene i lineamenti delle due volpi può benissimo capire che non sono affatto volpi ma bensì persone. Sono due Kitsune e la quarta figura è tutto l'intero del quadro che forma uno yokai ovvero uno spirito volpe...-
Harry Dalton sembrò terrorizzato e confuso dalla spiegazione della ragazza.Zora si avvicinò al dipinto ridendo. La luce del lampadario illuminava l'immensa stanza dato che fuori aveva cominciato a calare il sole, l'uomo riuscì a notare una strana ombra dietro di lei che si muoveva, una sorte di animale con delle piccole orecchie e una lunga coda... Provò ad avvertire la ragazza quando si girò nella stessa direzione del suo sguardo, ma l'ombra era scomparsa e la luce creatasi mise in risalto le bellissime curve della donna. Il sorriso non le aveva abbandonato la faccia, ma i lineamenti del suo viso si erano fatti più marcati, gli zigomi più sporgenti del solito e i denti più appuntiti.
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Occhi Di Volpe
RomanceZora, Malachai e Blake sono tre fratelli che vivono in Scozia. Li lega un segreto che non possono rilevare a nessuno. All'ordine del giorno ci sono le loro litigate, ma tutto si complicherà quando Zora conoscerà un ragazzo di città, non mancheranno...