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Jaemin non è sicuro del motivo per cui ha pensato che fosse una buona idea rispondere alla porta a mezzanotte, soprattutto dal momento che fuori stava piovendo e chissà quale pazzo ci sarebbe stato . Invece, vestito con il suo pigiama preferito di Spiderman, si trova faccia a faccia con il suo migliore amico, Lee Jeno. I capelli bagnati e neri di Jeno erano appiccicati alla sua fronte e gli occhi  rossi, bagnati dalle lacrime. Tira su con il naso pateticamente e avvolge il cappotto attorno al suo corpo.

"Hey" dice, dopo che Jaemin sbattè le palpebre, stupefatto.

Jaemin fa un passo avanti. "Santo cielo, Jeno. Cosa ti è successo? Stai bene?"

Poi sente un piccolo miagolio, e il suo sguardo cade su un cospicuo  gonfiore sulla pancia di Jeno. Con un sorriso dispiaciuto, Jeno si toglie lentamente il cappotto per rivelare una palla di pelo arancione. Occhi blu diffidenti sbirciano verso Jaemin.

"Ovviamente" Jaemin solleva le mani, ma si fa da parte per far entrare Jeno. Osserva attentamente la scia d'acqua che Jeno lascia indietro. Sua madre lo ucciderà se lo vede. "Ti presenti nel cuore della notte, sembrando che tu stia attraversando un crollo emotivo, ma no, è un soltanto un gatto. Sei allergico ai gatti, Jeno. "

"Shhh," Jeno lo zittisce. "Sveglierai i tuoi genitori."

"Allora perché sei qui con un gatto?"

"Non potevo lasciare il gattino alle spalle. È stato abbandonato sul ciglio della strada" Jeno sembrava sinceramente offeso. "Voglio dire, guardalo! Che tipo di anima senza cuore sarei stato se lo avessi lasciato?"

Al momento giusto, il gatto miagola, un suono triste, e Jaemin sente il suo cuore vacillare. Fa un respiro profondo. "Beh, certo. Tieni quel maledetto gatto se vuoi, ma perché sei venuto a casa mia? Vivi letteralmente alla porta accanto. "

"Ho già tre gatti in casa mia. E come hai detto, sono allergico, quindi mia madre non mi lascerebbe mai tenerne un altro. Per favore, Jaemin, sei il mio migliore amico"

Starnutisce subito dopo e Jaemin sospira arrendendosi. Aiuta Jeno con il suo cappotto e lo appende su un gancio vicino all'ingresso. Quando si gira vede Jeno stringersi a sé con il gatto sussurrandogli parole confortanti come "Qui, gattino" e "Ti ho preso". Il cuore di Jaemin si trasforma in una pozza di sentimenti pungenti e confusi. Lui li scaccia.

"Vai a farti una doccia calda prima che ti prenda un raffreddore, idiota", borbotta. "Mi prenderò cura del gatto."

Jaemin cerca di non pensare a Jeno nella doccia. Veramente, ci prova, perché Jeno è il suo migliore amico e i migliori amici non pensano ai corpi nudi l'uno dell'altro. Merda. Jaemin cancella l'immagine dal suo cervello appena ci pensa. Invece, rivolge la sua attenzione al gatto - un tabby rosso secondo Jeno.

"Quindi a Jeno piaci davvero. Beh, è ovvio dato che sei un gatto e Jeno ama i gatti ", sogghigna. "E anche tu sei carino, immagino."

Il gatto giace ai piedi del suo letto, le pupille dilatate si restringono. Jaemin deglutisce. Se l'aspetto potesse uccidere, sarebbe morto proprio ora. Per una creatura così piccola, il gattino ha un'enorme presenza. Allunga la mano per accarezzare la sua testa, ma il gattino salta all'indietro e soffia, poi si nasconde sotto i cuscini con i suoi occhi blu che lo fissano sospettosi.

"Vedo che voi due andate d'accordo" Scherza Jeno, uscendo dal bagno. Goccioline d'acqua scivolano lungo le ciocche dei suoi capelli e sulle sue clavicole. Indossa una camicia di Jaemin e un paio dei suoi vecchi pantaloni della tuta. Lui e Jaemin sono circa della stessa altezza, ma i suoi muscoli sono più tonici, più definiti, e Jaemin riesce a vedere il contorno dei suoi addominali e la forma dei suoi bicipiti.

LA PIOGGIA CADE PER TE. ➶nominDove le storie prendono vita. Scoprilo ora