8. Qualunque posto è meglio di qui

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Tengo le mani sulla pancia che mi fa male per le troppe risate «Sul serio?» chiedo a Justin continuando a ridere e a camminare «Si, giuro» fa lui. Almeno ha una bella risata, io sembro più una gallina che vomita piume.

Dopo questo mio sfogo-di-risate torno un attimo seria e perplessa chiedo «Dove stiamo andando esattamente?»

Lui, quando mi ha chiesto se volevo uscire DA AMICI, non mi ha mai detto dove saremmo andati di preciso, anche perché mi era passato di mente chiederglielo.

«Proprio... qui» e indica il bar alla mia destra. È quello in cui lavora Penny.

«E perché siamo venuti fino a qui per disturbare la tua ragazza?» «Non è disturbare, si chiama cortesia» fa lui con un sorriso.

«Va bene, se lo dici tu» dico indecisa entrando dopo di lui. Secondo me non è una buona idea far vedere a Penny che io e il suo ragazzo siamo usciti insieme per tutto questo tempo e non averglielo mai detto prima.

Nel caso una cosa a lei dovesse andare bene è perfetto, ma altrimenti... potrebbe scatenare l'inferno.

Il suono di un campanello segna il nostro arrivo, il che fa voltare una ragazza di mezza età verso di noi.

Con pochi passi ci raggiunge e chiede con sorriso «Avevate prenotato un tavolo?» «Oh no no, siamo qui per Penelope» risponde Justin al posto mio. Sono troppo impegnata a guardarmi intorno.

In questo posto non c'è praticamente nessuno, anche se ci sono molti tavoli vuoti.

«Ehm forse ha sbagliato posto, qui non lavora nessuno che si chiama così, a meno che non sia nuova». Io e Justin ci guardiamo perplessi e in coro diciamo «Abbiamo sbagliato bar».

Dopo due secondi ci mettiamo a ridere. È confermato: ci leggiamo nel pensiero. «Ok allora grazie mille comunque, magari torneremo un altro giorno» fa Justin indietreggiando e aprendo la porta d'ingresso «Arrivederci» «Si, buonasera» dico io sorridendole.

Di sfuggita vedo una ragazza seduta al tavolo in fondo che assomiglia molto a Penny, anzi penso proprio sia lei.

«Ci scusi un attimo» cammino spedita verso la ragazza afferrando Justin per la maglietta. Confuso mi segue senza dire parola. Quando capisce il perché di questo mio strano comportamento chiede rivolto alla ragazza «Che ci fai qui?»

Penny si accorge di noi solo in questo momento e si volta per guardarci «Ehi, ciao! Da quant'è che non vi vedo!»

Si alza in piedi e ci abbraccia, una di quelle strette che non sentivo da così tanto tempo. Mi è mancata davvero molto.

«Ma aspetta che ci fai qui?» chiedo ancora stritolata come una sardina riprendendo la domanda di Jus.
«Io lavoro qui».

Mi sciolgo dalle loro braccia e Justin parla al posto mio «Ma la signora ci ha detto che non c'è nessuna Penelope che lavora qui» «Oh no no, è che sono nuova e di sicuro si sarà sbagliata».

«E come mai sei ferma?» fa lui con aria curiosa «Sono in pausa, ogni tre ore c'è una pausa di un quarto d'ora, quindi ora ho il tempo di mangiare».

Prende la sua ultima fetta di pizza «Volete?» «No tranquilla siamo a posto» «In verità... lei dice il contrario» faccio io indicandomi la pancia. Scoppiamo tutti a ridere «Tieni»

Avevamo solo questo in comuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora