Sciarpa

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Spesso, incrociando gli sguardi increduli degli altri, a Murichim veniva posta la stessa, identica domanda. Era diventata talmente palese che ormai la conosceva a memoria, ed a volte riusciva anche ad anticiparla prima che gli venisse posta.


«Perché quella sciarpa rossa?»


Sembrava un colpo nell'occhio, considerato il suo modo di vivere e quello di vestire. Nessun guerriero al mondo avrebbe mai sognato di andare in giro a torso nudo... indossando una sciarpa vistosa.
Nemmeno un foulard: proprio una sciarpa.


«Oh, si vede che hai del buon gusto! Notare un dettaglio del genere non è da tutti, eheheh!»


Bugia.
Ormai Murichim era abituato a rispondere così a tutti. In realtà, dopo aver ascoltato tante domande di quel genere, si era un po' stufato: al posto di chiedere qualcosa relativa alla sua muscolatura, lo sguardo di chiunque si posava sempre e solo su quella - maledetta - sciarpa.
Come se la presenza di quella sciarpa avesse dato fastidio all'intera comunità.
E, ogni volta, era sempre pronto a raccontare la stessa storia.




«Uff... che seccatura.»
Murichim aveva appena congedato due giovani monaci ai quali aveva offerto delle indicazioni e, se non fosse stato per l'argomento "sciarpa", per lui sarebbero stati anche abbastanza simpatici.
Sbuffando, stava per andarsene anche lui da quel luogo, quando una voce femminile richiamò la sua attenzione.
«Ciao, sembri molto forte.»
Nel voltarsi, il guerriero notò la presenza di una persona più bassa di lui che reggeva in mano uno scettro e, accanto a lei, uno strano individuo della sua stessa altezza e meno muscoloso di lui.
Ok: sicuramente questi sono turisti - aveva pensato, dato che (a suo dire) quella coppia gli sembrava così... diversa dal suo popolo: la ragazza bassina aveva la pelle blu e un cerchio intorno al suo collo; invece l'altro era, in poche parole, un elefante bipede.
Soddisfatto, Murichim si mise in posa e mostrò loro i muscoli dei quali andava fiero. «Certo che sono forte. Tutto merito delle bevande proteiche... e tanto, tanto allenamento!»
A quell'affermazione la fanciulla gli si avvicinò e, rivolgendosi al suo partner, gli disse: «Per me lui è dentro!»
«In effetti coi muscoli ci siamo...»
Il guerriero si incuriosì a quel breve scambio di battute. «Dentro... per cosa, scusate?»
«Per il Torneo del Potere!» rispose la ragazza. «Il vincitore potrà esaudire qualunque desiderio, anche quello che sembra impossibile!»
Qualunque?
Era un'occasione da non perdere. Dato che il desiderare un corpo perfetto era un obiettivo già raggiunto, l'unica cosa che voleva era il far smettere alle persone di chiedergli del perché di quella sciarpa che a loro sembrava fuori posto.
Sarebbe stata la fine di una tortura.
«Volentieri!»
La fanciulla sorrise, mentre il suo compagno si avvicinò al guerriero e iniziò ad osservare la sciarpa con uno sguardo piuttosto sospetto.
«Una domanda, prima che mi dimostri di che pasta sei fatto. Ma quella sciarpa... la stai indossando per pura estetica personale?»


Per fortuna Murichim riuscì a trattenersi.
Solo per quella fastidiosa domanda... fu ad un passo dal spaccare la faccia a quello strano essere.

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