Si parte:

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Cinque giorni passarono in fretta.

Il grande giorno era ormai arrivato.

Av sarebbe venuta a casa mia verso le cinque di pomeriggio, non vedevo l'ora di rivederla.

Ero agitatissima

Non riuscii a mangiare nulla per l'agitazione

Avevo bisogno di tranquillizzarmi, così andai in camera mia, chiusi la porta, misi le cuffiette nelle orecchie, e ascoltai "Little Things" degli One direction.

Quanto amo quel gruppo.

Dovrei informarmi se nel periodo in cui sono a Londra con Av, ci sono anche loro!

Oddio spero di sì

La musica mi rilassa così tanto da farmi cadere in un sonno profondo.

Sentii un qualcosa di freddo che mi toccava il viso

Aprii poco poco gli occhi, e vidi mia mamma che mi accarezzava il viso dicendomi: "Jess, sveglia, sono le cinque emmezza, Av è giù che ti aspetta in salotto."

Le sorrisi

Mi alzai piano e una volta sveglia, corsi giù per le scale urlando: "Ciao Av!"

Si alzó dal divano e mi corse incontro saltandomi in braccio.

Era bello rivederla.

Il momento della partenza era quasi arrivato.

Dovevamo essere in aereoporto alle sette per l'imbarco delle sette emmezza.

Incominciarono le raccomandazioni dei miei genitori: "Miraccomando non bere alle feste, attenta a non perderti per la città, non fare cavolate, modera l'utilizzo dei soldi, cerca di andare a dormire a una certa ora, sii gentile con tutti, e sopratutto ripeto NON FARE CAVOLATE, sai cosa intendo.." dissero

"Sì, state tranquilli, vi fidate di me o no?" sorrisi facendomi scappare una piccola risata

Ci avviammo verso l'aereoporto

Una volta arrivati imbarcammo i bagagli e aspettammo mezzora prima di entrare nell'aereo che ci avrebbe portati a Londra.

Il grande momento era arrivato.

Salutai per bene i miei genitori e quelli di Av.

Vidi che a mio padre scese una lacrima, ma non volevo farglielo notare, altrimenti avrei pianto anche io.

Mi mancheranno

"Vi scriveró e chiameró tutti i giorni" dissi

Salimmo sull'aereo

Guardai Av sorridendo e dissi: "Non ci posso credere Av!Siamo su un aereo da sole!"

Mi sorrise annuendo e ridendo di gioia

Ci sedemmo e presto fummo in volo.

Per un'ora emmezza fantasticammo su come sarebbe stata la vacanza, e incominciammo a programmare le cose da visitare, le cose da prendere e tanto altro ancora.

Arrivammo a Londra finalmente

Faceva abbastanza caldo, o meglio, si stava bene.

Prendemmo un pullman che ci portó al nostro hotel.

Da fuori sembrava bellissimo.

Entrammo e ci consegnarono le chiavi

La stanza era gigante, ci buttammo sul letto e tra una chiaccera e l'altra decidemmo che avremmo fatto le valigie il giorno dopo.

Era tardi ormai

Spegnemmo la luce e ci addormentammo così, senza nemmeno cambiarci.

Finché non ci svegliammo con il sole che filtrava dalla finestra

Era caldo, ma non troppo

Un viaggio a LondraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora