Capitolo 89.

491 41 3
                                    

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

💘💘💘

Dakota's pov.

"Eccoti! Stavo iniziando a preoccuparmi.." Esclama Jamie, con la schiena appoggiata contro lo sportello della macchina. Stavamo per entrare in auto quando mi sono accorta di aver dimenticato il cellulare in casa, quindi sono entrata di nuovo per prenderlo. "Tutto okay?" Mi chiede, sorridendo.

"Tutto okay. Avevo dimenticato il cellulare." Rispondo, rassicurandolo. Lui annuisce e mi apre lo sportello della macchina, invitandomi a salire sul sedile del passeggero. Un gesto galante che ho sempre ammirato e che, nonostante il tempo che passa, non smette mai di compiere nei miei confronti. Mi metto al mio posto e sistemo la cintura di sicurezza. Vorrei guidare io, ma preferisco guardare Jamie che guida e canticchia vecchie canzoni per tutto il tempo. "Allora, sei pronto a conoscere la piccola?" Chiedo, quando sale anche lui.

"Certo. Amo i bambini." Mi stringe una mano tra le sue. "Ma amo di più la sua madrina." Aggiunge, facendomi l'occhiolino. Io alzo gli occhi al cielo, soffocando una risata, e lui poi mette in moto. "Ho paura di tutte le idee strambe che ha Addison in testa nei confronti di quella povera creatura." Dice.

"Non solo lei!!" Ribatto. "Anche la sua madrina ha molte idee su come farla divertire.. per esempio, per Halloween ho deciso di farla vestire da baby Banana." Lo informo. Lui ridacchia e abbassa il viso.

"E adesso ho sentito davvero tutto." Aggiunge, ironicamente. Ridacchio anche io ed alzo il volume dello stereo, sperando che conosca il pezzo e che cominci a canticchiare. Adoro sentirlo cantare. Non vedo l'ora di vederlo col nostro bambino tra le braccia, che gli canta una ninnananna per farlo addormentare. Riesco ad immaginarlo benissimo.

"Posso chiederti una cosa?" Chiedo, e lui annuisce. "Ti sembrerà stupido, ma in realtà ci penso spesso. Hai mai pensato di scrivere una canzone originale.. tua? Insomma, so che le scrivevi in passato, ma hai mai pensato di farlo adesso? Parlando di ciò che stai vivendo in questo momento?" Gli domando.

"Sinceramente no." Scrolla le spalle. "Sai.. prima scrivevo per buttare fuori il mio dolore, era un modo per andare avanti. Il più efficace che conoscessi. Poi ho cominciato a lavorare e non ci ho più pensato. E anche quando sono nate le bambine.. Insomma, ci sono momenti in cui mi sento ispirato e mi piacerebbe buttare giù un testo, ma non ho proprio il tempo materiale di dedicarmi a questa cosa." Mi spiega. "Credo di aver perso l'abitudine." Aggiunge.

"Non devi per forza associare la musica agli eventi negativi della tua vita. Potrebbe anche rappresentare qualcosa di positivo..." Gli faccio notare. "Comunque, era solo una mia curiosità.. ogni tanto mi chiedo cosa butteresti giù parlando di noi due, o del bambino.. tutto qua." Gli accarezzo i capelli. "Anche se non lo ammetterai mai, sei parecchio bravo con le parole, sai?" Abbassa il viso e sorride.

"Quando si tratta di te, sono capace di fare qualsiasi cosa." Replica, girandosi verso di me. "È proprio per questo motivo che ti ho amata da subito. Mi hai dato tutta la forza e le energie di cui avevo bisogno, la voglia di andare avanti e di mettermi alla prova, mettermi in gioco. Mi hai catapultato il mondo." Dice. "E continui e farlo ogni giorno." Aggiunge, accarezzandomi la pancia con una mano.

"Smettila di dire così o finirò per saltarti addosso mentre sei al volante, Dornan." Lo prendo in giro.

"Tu sei pazza... queste cose dovrebbero essere commoventi, per quanto io sia credibile, non dovrebbero farti eccitare." Scuote la testa, divertito.

"Lo sono, ma al tempo stesso la visione di te al volante prevale e..." Scrollo le spalle, fingendomi innocente. "Che posso farci, mi viene voglia di saltarti addosso... Sei esageratamente illegale."

"Woooah!" Ridacchia. "Ce li hai eccome gli effetti della gravidanza, i tuoi ormoni si fanno sentire di sicuro. Ma non mi lamento: preferisco che mi salti addosso mentre guido, piuttosto che vederti rimettere in ogni momento della giornata." Mi dice.

"Quindi posso saltarti addosso?" Lo prendo in giro.

"Lascia almeno che accosti." Ribatte, ridacchiando. Io scuoto la testa e ascolto il resto della canzone, sperando che Jamie cominci a canticchiarla... ma a quanto pare non la conosce. Dopo qualche minuto, arriviamo a casa di Addison e Jeremy. Jamie parcheggia e fa il giro dell'auto per aprirmi lo sportello, mi aiuta a scendere e mi prende per mano. Bussiamo alla porta ed ad aprirci è proprio Addison, che stringe tra le braccia la piccola Ezer. La mia amica ha una faccia stanchissima, sembra davvero esausta. Entrambi l'abbracciamo e lei ci invita ed entrare, così vediamo Jeremy che cerca di rimettere in ordine il salotto in fretta e furia, poi ci rinuncia del tutto e viene a salutarci anche lui.

"Forse abbiamo sbagliato momento?" Chiedo.

"No, no.. accomodatevi." Dice Addison, sorridendo. "Anzi.." Si avvicina a me. "Prendi il mostro, io ho bisogno di una pausa. Non mi sento più le braccia." Si lamenta. Io ridacchio e prendo in braccio la piccola. Jamie nel frattempo si è seduto sul divano, di fronte a Jeremy. Sento i suoi occhi su di me.

"Allora..." Sempre tenendo la piccola tra le braccia, vado a sedermi accanto a lui. "Jamie, ti presento la piccola Ezer." Sorrido. "Ezer, ti presento Jamie." Dico, come se lei potesse capirmi. Jamie sorride e Ezer gli avvolge una manina intorno ad un dito. È adorabile. "Mi sa che le stai molto simpatico." Dico.

"Anche lei ha una faccia simpatica." Replica Jamie.

"Dakota moriva dalla voglia di fartela conoscere." Dice Addison, rannicchiata accanto a Jeremy. "Anzi, fate amicizia il più possibile. Ve la offriamo per fare pratica per il vostro bambino. Ve la regaliamo." Ci dice Addison, scherzando. È sfinita, ma sappiamo tutti che non si separerebbe mai dalla sua piccola.

"Già. Fate tutta la pratica che volete." Aggiunge Jeremy. "Qui non si dorme già da un po'." Dice lui.

"Credetemi, è un periodo complicato anche per noi." Ribatto. "Non di certo come il vostro, ma abbiamo parecchi impegni di qua e di là.. praticamente le promozioni dei nostri film si sono accavallate." Dico.

"Giusto.. a proposito, mi dispiace di non poter venire stasera. Blake mi ha detto che verranno tutti alla Premiere con te. Mi dispiace davvero tanto." Mi dice.

"Ma scherzi?? Non preoccuparti." Le sorrido. "Hai cose più importanti a cui pensare. Verranno i ragazzi, andrà più che bene. E ci sarà anche la mia famiglia. Probabilmente convincerò anche mia nonna a venire. Andrà tutto bene." L'informo. "Anche perché Jamie ha la premiere del suo film stasera, quindi non potremmo stare insieme." Dico.

"Per fortuna stiamo per finire questa pazzia." Mormora Jamie, alzando gli occhi al cielo. "Posso prenderla anche io per qualche minuto?" Chiede, riferendosi ad Ezer. Addison annuisce immediatamente ed io mi sposto per permettergli di prenderla in braccio. "Oh, eccola..." Mormora, stringendola a sè. Sembra ancora più piccola tra le sue braccia. "Ciao, piccolina." Sussurra. Mi si stringe il cuore se penso che tra qualche mese stringerà proprio così il nostro bambino. Mi tocco istintivamente la pancia e sento già le lacrime agli occhi. Sarà la cosa più bella del mondo. Jamie si gira verso di me e mi sorride, quasi come se potesse leggermi nel pensiero. Lo è già, la cosa più bella.

💘💘💘

Buonanotte a tutti! ✌🏻

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora