L'amore ha il tuo nome. Capitolo 79

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Capitolo 79

Dalila.

I colori sono più intensi, brillanti ed ogni cosa che guardo con i miei occhi da Vampiro hanno sfumature che prima con la mia vista umana non avrei mai potuto notare. Guardo ogni cosa con la curiosità di scoprire nuove bellezze. Alzo il volto al cielo lasciando che la neve mi cada sul viso riuscendo a distinguere anche i particolari di ogni ficco che cade. Ognuno ha forme diverse ma dai bordi spigolosi e luccicanti, che spettacolo la natura. Allargo le braccia felice di essere ancora su questa terra spettacolare e vicino al mio amore che è fermo a pochi passi dietro di me. Mi giro, gli sorrido e con un salto mi butto tra le sue braccia. Il mio Alexander, il mio grande amore, l'uomo per la quale accetto la condizione di essere Vampiro e che mi ama più di se stesso. Sono così felice stando tra le sue braccia che sembra volermi scoppiare il cuore dalla gioia. Con lui ho trovato l'amore, un confidente e un'amante oltre che un maestro paziente. Lo guardo, la sua pelle è perfetta, le labbra sono carnose, gli zigomi delineati e gli occhi azzurri hanno delle pagliuzze scure visibili solo a occhi soprannaturali. I suoi occhi sono meravigliosi mi hanno sempre catturato ma adesso hanno un effetto in più, riescono a mozzarmi il respiro. Il profumo che emana la sua pelle è ritornato quello di prima, ambra con una nota di mirra e incenso, non c'è più quello di terra fresca. Alex mi ha detto che adesso anche io emano lo stesso suo odore perché in tutta me scorre il suo sangue. Sono una sua creazione, una parte di lui, l'unica a cui ha dato l'immortalità. <<Ehi! Ti sei incantata. Cosa stai pensando?>> mi domanda Alex accarezzandomi il viso. <<Tu m'incanti e stavo pensando a te. Ti amo tantissimo Alex>> <<io di più Dalila>> e mi stringe al suo petto possente con tale forza che se avessi ancora un corpo umano mi frantumerebbe le ossa, ed è qui che voglio restare in eterno, non al suo fianco ma fusa con il suo corpo. Purtroppo la gola inizia a bruciarmi per la sete e Alex percependolo, mi dice <<è ora di nutrirti>> ed entriamo in casa. Trascorro le successive ore della giornata tra Alex e Felicia che mi istruiscono sulle regole e su come celare il mio essere Vampiro al mondo e principalmente ai bambini della famiglia che con grande stupore scopro che sono totalmente umani e sui loro legami. <<Tom e Tanya hanno adottato Letizia che era figlia della defunta gemella di Emy. Lei ed Eric hanno adottato Fabia di cui non sappiamo le origini ma che è stata trovata da Rose dopo essere stata attaccata da un Vampiro. Michael è il loro figlio naturale. Una nascita miracolosa poiché noi non possiamo avere figli>> mi dice Felicia. E chi se ne importa di non poter avere figli. L'avessi saputo prima avrei risparmiato di prendere la pillola anticoncezionale. Annuisco mentre succhio il mio quarto brik di zero negativo. <<Eric non vuole assolutamente che in presenza dei bambini si parli di cose brutte, tipo Ludovic. Devi obbligatoriamente avere atteggiamenti umani e principalmente pretende che non si abbiano atti sessuali di alcun tipo perché vuole che i bambini vivano la loro infanzia con serenità e spensieratezza>> mi spiega Alex. Questo lo posso capire ed annuisco ancora. Poi mi bacia la fronte e raggiunge Eric. La litania di Felicia sulle regole continua per altri diversi minuti, la ascolto ma improvvisamente la mia attenzione viene catturata dall'ingresso di Barbie Vampira che si dirige direttamente da Alex. Gli sorride accarezzandogli un braccio e questo gesto confidenziale mi scatena una rabbia incontenibile. Come osa toccarlo! Scatto dal divano per staccarle la testa dal collo, ma incontro lo sguardo di Felicia che fissa la Barbie Vampira e percepisco chiaramente il suo stato d'animo. Tra lei e Felicia sembra che ci sia una finta amicizia affettuosa ma percepisco chiaramente che tra loro c'è dell'odio. Interessante! Adesso sono davvero curiosa. Devo chiedere ad Alex se anche loro percepiscono la stessa cosa. Invece da Felicia mi farò raccontare il motivo. Faccio un passo verso Alex per togliere le grinfie di quella donna dal mio uomo quando avverto un terribile crampo allo stomaco. Mi piego in due mentre il crampo diventa un dolore insopportabile che mi attraversa il petto fino ad arrivare alle tempie.

Alex.

Vedo Dalila accasciarsi e sbattere le ginocchia sul duro pavimento mentre è scossa da conati di sangue. La raggiungo, mentre si contorce dal dolore e la giro verso di me. Perde sangue da ogni orifizio persino dagli occhi. Scioccato la fisso senza comprendere cosa le stia accadendo. <<Sacrament>> esclama Rose e lei usa questa espressione solo quando le situazioni sono veramente gravi. Nei secondi che seguono è tutto un caos. Accorrono tutti e nessuno sembra comprendere, tanto meno io, cosa stia accadendo a Dalila che continua a soffrire e a perdere sangue. Carl prende in mano la situazione, me la strappa dalle braccia e corre nei sotterranei portandosi il mio amore. Lo seguiamo tutti. Dalila è distesa sul lettino del suo laboratorio medico e mentre gli altri cercano di aiutarla in qualche modo io resto immobile a fissarla con occhi spalancati. Dalila continua a perdere sangue e a vomitarlo senza distogliere gli occhi da me che m'implorano di aiutarla ed io non sopportando più la sua sofferenza dico <<cosa sta succedendo?>>. Per tenerla in forza Felicia le somministra sangue in ogni modo ma lei continua rigettarlo in dosi massicce. <<Cosa le sta succedendo?>> urlo stringendo i pugni. <<Sembra sia stata avvelenata>> mi spiega Carl facendo un prelievo a Dalila e dicendomi <<adesso ne sapremo di più>>. Avvelenata! Chi ha avvelenato il sangue che Dalila ha bevuto? Chi vuole uccidere la donna che amo più della mia stessa vita! <<Se Dalila è stata avvelenata vuol dire che c'è qualcuno che sta sabotando il sangue che abbiamo di scorta per ucciderci tutti>> sbraita Albert. Questa conclusione mi altera ancora di più del nostro Supremo, voglio il nome del traditore per distruggerlo con le mie mani e stringo i pugni sempre incapace di muovere le gambe. Carl scatta dalla sedia dicendo <<non c'è traccia di alcun tipo di veleno nel suo sangue>> <<allora cosa le succede ?>> gli domanda Rose. Gli occhi intristiti di Carl si poggiano su di me <<succede qualcosa di mai visto. Dalila ha il rigetto alla trasformazione. Il sangue non le sarà di alcun aiuto. In pratica sta morendo>>. Rose si copre la bocca con le mani e nella stanza cala il silenzio. Fisso la mia Dalila priva di forze non credendo a quello che ho appena udito. Lei non può morire. Lei non mi lascerà mai! Scatto sulla faccia di Carl minacciandolo <<trova un modo. Trova una cura, subito!>> <<non c'è nulla che io possa fare>>. Eric mi sposta da suo fratello e girandomi verso Dalila <<calmati! Lei adesso ha bisogno di te. Ti prometto che faremo tutto quello che è in nostro potere per aiutarla>>. A passi lenti mi avvicino al lettino dov'è distesa il mio amore soffrente sentendo Rose che esclama <<Sacrament!>>. Odio sentirle dire questa parola più di ogni altra cosa perché non porta a nulla di buono. <<E questo cos'è?>> mi domanda fissando il petto nudo di Dalila che lei stava pulendo. Fisso la macchia rossa a forma di trifoglio sotto ad un seno che Rose le tiene sollevato e scuoto la testa incredulo. Lei da umana lì teneva una cicatrice dovuta ad una scottatura che si era fatta, grazie ad un bullo che l'aveva spinta sulla torta con le candeline accese, l'ultima volta che da bambina aveva festeggiato il compleanno. <<Perché non hai detto nulla>> mi domanda Rose fissandomi con le lacrime agli occhi. <<Perché da umana lì aveva una cicatrice che è scomparsa con la trasformazione e fino a poche ore fa non aveva quel trifoglio>> le spiego capendo il suo dolore. <<Oh, cherie! Mia adorata, non temere non ti lascerò andare>> le promette Rose accarezzando il volto di Dalila, poi volgendosi verso tutta la famiglia con la furia stampata sul volto <<portatemi ogni tipo di guaritore. Trovatemi ogni sorta di cura che possa tenere in vita la mia discendente>>.

Alpi, confine italo-austriaco.

Ludovic.

Eccola la furia causata ogni volta dal clan de Fornier, mi sta salendo a gradi smisurati. Sento ogni cellula di me che sta per esplodere. Afferro per il petto il Vampiro che ho di fronte chiedendogli tra i denti e diritto sulla sua faccia <<perché sei sempre portatore di notizie nefaste>> <<io ti riporto solo come stanno realmente i fatti>>. Lo scaglio via e puntandogli il dito <<siete un'eterna delusione. Sparisci letteralmente dalla mia vista e portati dietro anche la strega>>. Se ne vanno al tempo di un battito di ciglia ed io urlo <<Isse>> appare all'istante <<eccomi signore>> <<preparati e organizza le risorse per una guerra>>. Auriane appare dal nulla avanzando verso di me nella sua veste bianca fluttuante, bella come una Dea greca, mi poggia una mano delicata sul braccio e con il suo tono pacato mi dice <<l'ho visto, una visione precisa. Io sarò con te>> <<questo mi rincuora>>. Infilo due stiletti nella cintura e faccio cenno a Isse di seguirmi. Accenno un sorriso malvagio pensando: de Fornier sto arrivando dalla figlia della luna di sangue. Dalila compierà il suo destino nelle mie mani.

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