Run for your life!

17 1 0
                                    


L'aria frizzante della sera mi colpisce il volto, è piacevole quasi quanto l'odore di erba appena tagliata che proviene dal parco.
Amo scrivere all'ombra degli alberi di questo luogo, i fiori colorati disposti ordinatamente nelle aiuole hanno ispirato molti dei miei racconti.
Dover tornare a casa mi riempie di tristezza ogni volta.
Sospiro sconsolata: ormai da diversi anni i bambini non giocano più su quel prato verde, i genitori troppo apprensivi non si siedono più sulle panchine rosse fingendo di apprezzare le chiacchiere degli anziani egli abbai dei cani. Per i ragazzini questo è diventato "Il Parco Maledetto". Probabilmente l'unica che ha il coraggio divenire qui non per lavoro è la sottoscritta. E, in estate, i turisti attirati qui dalle leggende che girano su posto dopo l'assassino di quel bambino. Una brutta storia, già. E un'orribile pubblicità anche per la città.
Sono così persa tra i miei pensieri che non sento i passi pesanti di un uomo che corre e l'impatto con lui mi coglie completamente impreparata.
Scivolo a terra battendo la testa, cerco di sedermi frastornata. Mi aspetto almeno che si scusi, invece scatta verso un gruppo di querce.
Con il cuore a mille mi accorgo che ha preso il mio zaino.
Non ci penso due volte: rinvigorita di colpo salto in piedi e gli corro dietro, cercando di raggiungerlo.
Si sta portando via il progetto di scrittura creativa che devo consegnare entro domani! Quel lavoro vale più della mia stessa vita,diamine!
Accelero il passo. I polmoni cercano spasmodicamente l'ossigeno, non sono mai stata un'atleta brillante. I polpacci sembra che mi stiano andando a fuoco, tanto mi bruciano. Eppure non mi fermo.
Vorrei cercare aiuto, magari gridare, ma perderei solo tempo prezioso e fiato.
Improvvisamente sento la camminata di qualcuno dietro di me.
Rallento il minimo indispensabile per girarmi senza sbattere contro qualcosa.
Una figura incappucciata ci insegue.
Una lama brilla tra le pieghe del mantello color pece in cui è avvolta.
Urla qualcosa in una lingua a me sconosciuta, ma suona comunque agghiacciante.
Quel tizio mi sta usando come diversivo, ora capisco tutto! Stava scappando da quella persona sin dall'inizio. Ha preso il mio zaino per farsi ricorrere e farle pensare che io fossi una sua complice.
Come ho potuto essere così stupida? Come ho fatto a non capire il suo piano fin dall'inizio? Proprio io, che mi sento tanto intelligente e preparata a ogni evenienza grazie a tutti i libri che leggo!
Mi sono andata a cacciare in qualcosa di più grande di me.
Ora, sicuramente, non mi posso più fermare.

Run for your life!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora