L'attesa aumenta il desiderio.

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Louis era sdraiato sul letto, nudo come era abituato a stare, anche se quella sera sentiva quel letto gelido, erano settimane ormai che Harry non dormiva a casa, era ancora impegnato con il set di Gucci e a Louis questa situazione stava stancando.

Lui non poteva lasciare Londra, doveva registrare le puntate di X-Factor, un programma che lo stava tenendo lontano da suo marito.

Pensò che quando non erano ancora in pausa tutto era più semplice, loro erano sempre insieme, gli impegni erano uguali, ora riuscivano a vedersi, si e no, due volte a settimana.

Harry l'aveva chiamato poche ore fa dicendogli che l'indomani non sarebbe rientrato, che lo spot per Gucci si stava prolungando e Louis per esasperazione l'aveva mandato a fanculo, rinfacciandoli che per il suo amato spot non si vedevano più, che non stava più pensando a loro, che non gli interessava più stare insieme a lui, che metteva sempre le altre cose prima di lui.

Harry cercò di calmato, ma invano.

La verità era che Louis era troppo sotto pressione da parte di Simon, gli obbligava sempre a fare cose che non voleva, a presenziare ad eventi che toglievano del tempo alla sua relazione.

L'unica cosa che veramente voleva era avere suo marito vicino almeno dentro casa loro, almeno lì voleva che nulla fosse cambiato.

Invece sembra che tutto andasse storto, sembrava che la sua relazione dovesse naufragare da un momento all'altro.

Con questo pensiero è il cuore pesante si addormentò, abbracciato al cuscino del suo amato, sperando solo che le cose si sarebbero sistemate.

Mugugnò nel sonno, una piacevole sensazione attraversò il suo corpo.

Certo si stava sognando di avere Harry li vicino a lui, ma quella sensazione era così reale che gli venne la pelle d'oca.

Quando però sentì delle labbra baciarlo le natiche spalancò gli occhi e si girò di scatto.

Non poteva crederci.

Harry era lì, difronte a lui con solo un paio di boxer rossi di Calvin Klein che lo osservava.

"Harry?"

Solo questo uscì dalla bocca di Louis, non poteva crederci, Harry era lì difronte a lui, era tornato.

"Ciao amore, hai visto? Sono tornato."

Harry non perse tempo e si catapultò sulle labbra di suo marito, gli era Mancato, non vedeva l'ora di rivederlo, di toccarlo, di farci l'amore.

Louis si staccò per riprendere fiato, le loro erezioni si sfioravano tra loro, ma prima di perdere il controllo doveva sapere.

"Sei tornato solo perché mi sono arrabbiato?"

Harry sorrise, gli mordicchiò il lobo e poi parlò.

"Veramente quando ti ho chiamato ero già in aeroporto, ti ho detto che per domani non sarei venuto, infatti è vero sono solo le 11PM, volevo farti una sorpresa."

Dopo quelle parole Louis decise di chiudere lì l'argomento, voleva baciarlo, voleva toccarlo e parlare al momento non rientrava nelle opzioni.

Invertì le posizioni e si mise a cavalcioni su di Harry, iniziò a leccarlo partendo dalla base del collo scendendo fino ai peli pubici, sentiva l'altro fremere si impazienza, ma Louis voleva giocare un altro Po, voleva vedere quanto gli fosse mancato.

Iniziò ad ondeggiare facendo toccare le due erezioni già del tutto formate.

Gemevano entrambi, entrambi volevano di più, ma Louis voleva sentirglielo dire, amava quando Harry lo supplicava.

Smut LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora