P R E F A Z I O N E

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"Voglio il divorzio

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"Voglio il divorzio."

Quelle tre parole distruggono Aurelia Bristow. Le lacrime le solcano le guance per quello che il marito ha appena detto. Sapeva che prima o poi sarebbe accaduto, l'aveva intuito. Il tornare a casa tardi la notte, le macchie di rossetto sul colletto delle camicie, il profumo floreale di un'altra donna; la lista non avrebbe fine. Ha sperato quasi stupidamente che chiunque avesse attratto l'attenzione del marito, fosse solo una piccola scappatella. È chiaro ormai che non sia così.

"Come si chiama?" chiede Aurelia in modo sommesso. "Chi è, Harry?" chiede mentre si asciuga le lacrime con le maniche della sua maglia.

"Celia Stephens," risponde freddamente. Lui non prova nulla mentre osserva la moglie scoppiare di nuovo a piangere. È da tanto che non la ama più come un tempo. L'unica emozione che riesce a provare mentre la guarda in questo momento è pietà. Non si sente in colpa, almeno non ancora. È sicuro che accadrà più avanti, con il vero divorzio.

"La tua segretaria?" chiede Aurelia, con le sopracciglia aggrottate per la confusione. "Ma pensavo fosse stata licenziata anni fa. Pensavo non la vedessi da allora."

"Dove diavolo hai preso questa informazione?" la deride Harry. "È la mia segretaria da anni ed è anche venuta a trovare Fynn diverse volte. Come puoi non ricordarlo? Quanto stupida sei?" Aurelia trasale alle dure parole del marito e si allontana di qualche passo da lui.

"Io-io-" Non voleva che la serata andasse così. Voleva dire a Harry qualcosa di importante, una cosa che non riesce a ricordare e che ormai si è completamente dimenticata. "E Fynn?"

"Cosa c'entra lui?" chiede Harry, con la fronte corrucciata.

"N-nostro figlio, Harry. Cosa succederà a lui? Pensavi a lui mentre ti scopavi quella Cecilia?" chiede Aurelia arrabbiata.

"Si chiama Celia," Harry ribolle dalla rabbia, sembra che sua moglie faccia di proposito a sbagliare il nome della sua segretaria.

"È la stessa cosa cazzo," sbotta Aurelia.

"Chiaramente non riesci a discuterne in modo civile adesso, ne riparliamo domani mattina," dice secco Harry. Sua moglie non ribatte mentre lui le passa affianco, uscendo velocemente di casa sbattendo la porta. Lei si lascia andare sulla sedia dove era stata seduta fino a quel momento e si copre il volto con le mani. Non ha nemmeno più la forza di piangere ormai, rimane lì seduta, intorpidita.

"Mamma," Aurelia solleva il capo e vede Fynn in piedi vicino alla porta della cucina. Si era svegliato per via delle urla e della porta sbattuta, ed era sceso per vedere cosa stesse succedendo. Non si aspettava di vedere sua madre seduta da sola, distrutta. Dov'è suo padre e perché non è lì per confortarla?

"Non dovresti essere a letto?" chiede Aurelia mentre si asciuga le lacrime ormai secche.

"Ho sentito delle grida e volevo sapere se fosse tutto ok," dice Fynn nervoso. Ha forse appena iniziato il liceo, ma sa perfettamente cosa grida e porte sbattute vogliano dire. Un'inspiegabile ondata di paura lo attraversa e corre immediatamente dalla madre.

"Va tutto bene, tesoro," dice Aurelia dolcemente. "Io e tuo padre abbiamo solo discusso. Puoi tornare a dormire."

"Starai bene?" chiede Fynn, senza muoversi di un centimetro.

"Certo," risponde Aurelia, cercando di ignorare il senso di colpa che la sta mangiando viva, per colpa di quella bugia. "Ti va se ci beviamo una bella cioccolata calda prima di tornare a letto?" Fynn annuisce lentamente e osserva la madre con ansia, mentre questa pensa agli ingredienti. Dopo averla guardata afferrare le cose sbagliate per diversi minuti, decide di aiutarla. Deve ricordarle anche dove siano le tazze e sente l'ansia aumentargli in corpo mentre la osserva sciogliere la cioccolata con il latte.

"Grazie, mamma," dice quando lei gli porge una tazza. I due si siedono al tavolo in cucina e Aurelia sente il cuore a pezzi mentre pensa a come la sua famiglia si stia distruggendo. Come era arrivata a questo punto? Quando Harry aveva iniziato a provare interesse per qualcun altro? Perché era ancora innamorata di quell'uomo, nonostante il modo in cui l'aveva trattata quell'ultimo anno?"


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Cast:

Nathalie Emmanuel - Aurelia Bristow

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Harry Styles - se stesso

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